15/6/2005
(Vincenzo
Letizia) - Dopo la gara di ANDATA della
finale play-off tra Napoli ed Avellino abbiamo
ascoltato dalla sponda partenopea dichiarazioni
che francamente non possono piacere ai tifosi.
Il Presidente De Laurentiis, quasi mettendo le
mani avanti, ha detto che per lui un altro anno
di C1 non sarebbe drammatico, piuttosto gli
dispiacerebbe per i tifosi. Anche diverse
fanfare vicine all’ambiente azzurro, iniziano a
“farsi la bocca”, prima di giocare, ad un
eventuale sconfitta in quel di Avellino. Si sta
parlando anche della possibilità del
ripescaggio, legittimo quanto si vuole (e ci
mancherebbe), ma francamente è inopportuno
riesumare ora quest’ipotesi a poche ore dalla
finalissima. Un po’ tutti, stampa, squadra e
tifosi, delusi dal risultato ad occhiali della
prima partita, forse non hanno ben compreso che
ad Avellino il Napoli si giocherà la serie B con
le medesime possibilità dei Lupi irpini. Certo,
perché se in campo si gioca 11 contro 11, e con
un risultato di parità di partenza per entrambe
le formazioni, il Napoli dovrà pensare solo a
fare un gol più dell’avversario. Le pressioni
psicologiche che ha dovuto subire in casa il
Napoli, le subirà ora l’Avellino. La squadra di
Oddo ha fra l’altro palesato tra le mura amiche
sempre notevoli difficoltà. Facciamo riferimento
alla gara con il Benevento, con il Rimini e la
stessa Reggiana, per cui non è detto che il
Napoli sia destinato a fare da vittima
sacrificale. Piuttosto, i giocatori,
l’allenatore e la dirigenza, mettano da parte
gli alibi che stanno preconfezionando ad hoc per
il match di ritorno al Partenio e dimostrino,
finalmente una volta per tutte, in questo torneo
di meritare l’affetto ed il seguito di tifosi ed
opinione pubblica che hanno avuto quest’anno.
Fallire quest’occasione che la storia riserva al
Napoli di De Laurentiis sarebbe delittuoso.
Sarebbe infatti, al di là delle dichiarazioni di
circostanza, il secondo FALLIMENTO in un anno
che la città e la tifoseria napoletana
dovrebbero subire. Davvero troppo per iniziare a
fasciarsi il capo prima di giocare...
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