29/4/2007
(L'inviato VINCENZO LETIZIA/
foto di Felice De Martino) - Quando
è stato il tempo di muovere qualche
critica costruttiva al Napoli,
PianetAzzurro lo ha fatto; e con un
pizzico di orgoglio riscontriamo che
la rivalutazione di alcuni giocatori
che invocavamo in campo da tempo,
troppo presto accantonati da Reja
(vedi Sosa e Montervino), ora si
stanno rivelando preziosissimi per
le fortune del club azzurro. Anche
ieri il “Pampa”, al di là del gol,
con la sua mole e la sua esperienza,
è risultato un costante punto di
riferimento per le azioni d’attacco
del Napoli, mentre Montervino, con
la sua grinta e la sua
determinazione ha immesso nel motore
azzurro quella verve e linfa vitale,
fattori che risulteranno
preziosissimi per lo sprint finale
che potrà portare una città intera
che sogna alla serie A. Ci
dissociamo qui, pertanto, da qualche
inopportuna critica mossa anche ieri
alla squadra da qualche voce fuori
dal coro. Il Napoli contro il Cesena
ha giocato bene, sciorinando anche
piacevoli trame e, pur soffrendo un
po’ nel secondo tempo il ritorno
degli avversari, ha comunque saputo
ripartire e rispondere colpo su
colpo, non ripetendo ad esempio la
pessima prova disputata col Pescara.
E se questa squadra, oltre ai
risultati, alla convinzione ormai
cimentata, dovesse confermare contro
l’Albinoleffe di aver trovato anche
un gioco accettabile allora potremmo
davvero dire di aver riscoperto il
Napoli che piace ai tifosi. Insomma,
il Napoli che ha giocato contro il
Cesena a noi è piaciuto, e a parte
il ritardo nella sostituzione di Pià/Sosa,
con il ‘Pampa’ che ad inizio ripresa
era ormai senza più forze, anche
Reja ha dimostrato a noi critici di
essere comunque allenatore di
esperienza che sa tenere il gruppo
ben saldo e ha saputo soprattutto
correggere in corsa i pure tanti
errori che sono stati commessi sul
piano tattico in questo campionato.
Il tecnico goriziano finisca la sua
grande missione in santa pace,
quella di accompagnare il Napoli
nella massima serie, poi si penserà
al suo successore.
Ora, però, è venuto il momento anche
per gli opinionisti, soprattutto a
quelli che tengono alle sorti del
club azzurro come noi, di stare
vicini alla squadra e di aiutarla a
centrare un traguardo che non può
più essere rimandato. Sono troppi
gli anni in cui in questa città non
si respira più aria di grande
calcio, è ora giunto il momento di
andarci a prendere tutti quello che
ci manca da troppo tempo: veder
giocare il Napoli in serie A. Un
invito anche a Marino e al
presidentissimo De Laurentiis. Basta
parlare dei “sapientoni”, almeno per
ora, poi a fine campionato si
faranno i conti, magari anche e,
diremmo soprattutto, con i nomi e
cognomi di coloro che
criticherebbero solo per
risentimento velenoso contro questa
società. L’invito al presidente è
invece un altro. Il tifoso vuole la
A e possibilmente anche un grande
Napoli. Parlare di pirotecnici
tornei internazionali con dentro
incluse realtà come la Cina,
l’Arabia, o la Russia è allo stato,
pur rispettandolo, un discorso molto
estemporaneo: questo è un calcio che
se mai verrà un giorno, certo non
sarà subito. Esiste un modo per
poter catapultare di nuovo il Napoli
nel calcio mondiale, c’è un torneo
la Champions che sarebbe la vetrina
che De Laurentiis auspica, ma per
far questo innanzitutto bisogna
vincere questo campionato di B, e
poi, senza più indugi, costruire la
grande squadra che tutti noi
vogliamo. Ma adesso l’imperativo per
chi tiene alle sorti della squadra
partenopea è restare uniti, il resto
verrà…
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