(Carmine
Casella) - Le deliberazioni della
Co.vi.soc. relative ai bilanci delle società
di calcio di A e B non lasciano dubbi ad
interpretazioni: il Napoli, secondo i
regolamenti vigenti nel calcio
professionistico italiano, anche l’anno
prossimo dovrà rimanere nell’inferno della
serie C.
E’ inutile confidare in ripescaggi alla
“Fiorentina” da persone (tipo Carraro) che
la scorsa stagione si sono prodigati
all’inverosimile per cancellare dalla
geografia della pedata nazionale la squadra
azzurra.
In merito alle società bocciate dalla
commissione di controllo dei bilanci delle
compagini calcistiche, da mal di pancia ci è
sembrato l’intervento di qualche
parlamentare il quale vorrebbe costituire un
organismo che dovrebbe salvaguardare i
diritti sportivi acquisiti sul campo,
sconfessando cose tipo Lodo Petrucci. Cari
signori, che dovreste occuparvi di tutt’altro
della vita pubblica, dove eravate l’anno
scorso quando avete fatto marcire il Napoli
senza muovere un dito?
Doveroso chiamare alla mobilitazione la
tifoseria partenopea. Evitando gesti
inconsulti, che giustificherebbero la
manovre ghettizzanti del Palazzo, è il caso
di ripudiare totalmente tutto quello che è
calcio nella nostra città. Non è possibile
che si vada in 80000 al S.Paolo per una gara
di serie C, nemmeno per una finale playoff,
premiando di fatto chi ha voluto espellere
Napoli dal campionato cadetto. E
rabbrividiamo quando leggiamo sondaggi dove
l’80% della tifoseria continuerebbe a
seguire gli azzurri nella terza serie.
E inoltre non è possibile essere anche
l’anno prossimo la “cassaforte” di gente
come Macalli, presidente Lega di C, che
continua a prendere per i fondelli 6 milioni
di fan napoletani quando dice che non vede
nulla di male in una partita tra azzurri e
Pizzighettone (ci scusiamo fin d’ora con i
tifosi di questa simpatica compagine,
crediamo che sia chiaro che non abbiamo
nulla contro).
E’ imminente al S.Paolo un importante
appuntamento calcistico che verrà irradiato
anche in diretta TV: disertiamolo! Vediamo
se qualcuno a Roma e a Milano finalmente
recepisce il messaggio.