24/5/2005
(Ferruccio
Fiorito) - La storia del calcio recente, e
per tale ci si vuol riferire agli ultimi 20
anni, mai avrebbe immaginato di annotare nei
propri archivi una partita come quella che il
Napoli e la Sambenedettese si apprestano ad
affrontare rispettivamente nei propri stadi,
cosi diversi fra loro.
Appunto, da un lato la storia ricca di trionfi e
di emozioni del Napoli moritifcata
dall’irresponsabilità delle istituzioni
napoletane che avrebbero dovuto tutelarne
l’immagine e la tradizione, e dall’altro la
storia avara di ricordi da menzionare per la
Samb, che proprio tra qualche anno racconterà di
questa doppia sfida con gli azzurri, come di un
evento sportivo da non dimenticare.
Per poter meglio comprendere la profonda
differenza che divide le due società, oggi in
campo alla pari con in palio un traguardo da
raggiungere che vale una vita per il Napoli,
chiediamo soccorso all’indimenticabile album
delle figurine Panini, vero e proprio “testo
sacro” per i meno giovani di un tempo, dove
l’unico modo per conoscere qualcosa in più dei
loro idoli, era quello di collezionare l’effige
sorridente dei loro campioni e di scambiarne i
doppioni con i tanti adepti.
Ebbene, ricorderete che le foto dei giocatori
della Sambenedettese, cosi come quelle di altre
società di serie C erano posizionae su di una
figurina da dividere in due, relegata nelle
ultime pagine del “testo sacro”; questa, oggi, è
la sifda che si prepara ad affrontare il Napoli,
su di un campo al lui sconosciuto che ci si
augura quanto prima di abbandonare, per calcare
nuovamente i templi del calcio vero, quello che
per intenderci compete ancor prima ai suoi
ineguagliabili tifosi. |