• NOI NON CADIAMO NELLE PROVOCAZIONI… • 

9/7/2007

(RENATA SCIELZO) - E nemmeno noi. Si chiama amore della verità il nostro, quello che dovrebbe muovere ogni giornalista.
Lungi da noi voler insegnare il mestiere a colleghi ben più ACCREDITATI o voler competere con l’esperienza decennale del foglio rosa – LA STORICA GAZZETTA – vogliamo solo che ci sia riconosciuto un piccolo merito, quello di aver rivelato per primi la possibilità dell’arrivo del 'Chino' Recoba a Napoli.
Non siamo alla ricerca di pubblicità, né tanto meno di facili sensazionalismi, vogliamo solo che sia fatta una piccola puntualizzazione, per amore della verità e ancor di più per chiarire il misunderstanding occorso quest’oggi durante la trasmissione 'Radio Goal', laddove i nostri intenti sono stati mal interpretati e ingiustamente annoverati nel solco della sterile polemica o peggio della provocazione fine a se stessa.
In osservanza all’adagio latino “Verba volant, scripta manent”, ci auguriamo che siano i lettori stessi, quanto meno quelli più distratti, a dare una scorsa al mensile PianetAzzurro di giugno (p.10) per trovare risposta a quella che – lo ribadiamo con veemenza – non vuole essere una provocazione, ma solo una richiesta di errata corrige.
Leggere per credere: “La platea di Napoli ricorda molto la mia gente. E’ calda, appassionata. Vedere tifosi così far festa è sempre bello. Napoli è una delle piazze più importanti d’Italia. Un giocatore non potrebbe mai non tener in considerazione un’offerta di tale portata”.
Sono queste le dichiarazioni rilasciate più di un mese fa dal 'Chino' Recoba ai nostri microfoni, sono queste le dichiarazioni che ci fanno sentire in diritto/dovere di puntualizzazione, con delle precisazioni.
Non saremo così ciechi e stolti da sostenere che Recoba abbia detto tout court: “Vengo a Napoli”, “Sono già del Napoli”, perché non lo ha fatto, ma nemmeno siamo così tordi da non prenderci il merito di aver subodorato un suo possibile arrivo all’ombra del Vesuvio, altrimenti perché intervistare Recoba piuttosto che Cassano o Bobo Vieri, tanto per citarne due a caso?
E nemmeno siamo così poco uomini di mondo da non comprendere che il Chino dal canto suo, mantenendosi abbottonato, come è d’uopo che sia in clima di calciomercato (esiste anche un qualcosa che si chiama potere contrattuale), non ha affatto negato l’eventualità di un trasferimento al Napoli, pur cercando, come è naturale che sia, di evitare domande “scomode” e di rispondere con frasi generiche.
A che tutto ciò? Perché sia dato a Cesare quel che è di Cesare. La Gazzetta ipotizza Recoba al Napoli, benissimo, siamo tutti d’accordo, ma non si dica che è una primizia, perché non lo è più, la notizia era nell’aria da tempo, e se una volta tanto non è stato il più grosso quotidiano sportivo nazionale a lanciare la bomba, ma una piccola (eppure molto seguita) agenzia di stampa faziosa e azzurra fin nel midollo, con il Napoli nel cuore, perché non riconoscerle questo merito, perché inalberarsi e cercare di ovviare alla dimenticanza dicendo “noi non cadiamo nelle provocazioni”?
La nostra diffusione non è certo pari a quella dello storico foglio rosa (quanto dobbiamo ancora camminare, quanto dobbiamo ancora imparare, quanto dobbiamo ancora sudare…), ma avremmo preferito che anziché bollarci come provocatori o sobillatori ci si fosse detto: “ci spiace, ma il vostro mensile non l’abbiamo letto o ancora “ci spiace ma questa notizia ci era sfuggita”. Sarebbe stato più corretto. Perché è vero che “Verba volant, scripta manent”, ma non è sempre altrettanto vero che “Ubi maior minor cessat”. Tanto di cappello alla Gazzetta per le sue innumerevoli dritte e imbeccate (e non ci permettiamo nemmeno di competere, ne usciremmo con le ossa rotte e frantumate), ma su Recoba ci spiace…siamo arrivati prima noi. E se una volta, una sola, l’allievo supera il maestro, anche se con una buona dose di intuito, perché non riconoscerglielo?
Questo naturalmente non significa né trofei, né premi – quelli si acquisiscono in ben altra maniera – significa solo puntualizzare la verità.
Forse i lettori si saranno un po’ stancati, molto rumore per nulla, ma contro rumours, marchi infamanti e dicerie solo la Verità e l’amore per essa, quello che ogni giorno ci spinge ad informare i nostri lettori.

P.S. Speriamo che la nostra “gittata” non sia stata troppo lunga e che il collega De Maggio abbia compreso i nostri intenti… del resto se siamo stati noi i primi o se lo è stata la Gazzetta poco conta per il nostro Napoli, speriamo solo che il Chino vesta azzurro e che soprattutto “gonfi la rete!”

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