• CIO' CHE AVVIENE OGNI DOMENICA FUORI ALLO STADIO •

26/12/2005

(VINCENZO LETIZIA / foto di Felice De Martino) - In tema di disordini all’interno e all’esterno degli stadi spesso si è dibattuto, puntando l’indice inquisitore, diremmo giustamente, verso i delinquenti tifosi. Però, in questo scritto, vorremmo mettere in evidenza alcuni aspetti, secondo chi scrive inquietanti, del lungo libro ancora tutto da sfogliare che spesso trascuriamo. Delinquenti tifosi o tifosi delinquenti, è vero, assiepano i nostri stadi ma come fare a non rimarcare, anche a costo di essere impopolari, l’assoluta inadeguatezza, o peggio ancora, la meschina arroganza di certi elementi delle forze dell’ordine? Non parliamo per sentito dire, Dio ci scanzi da chi espone fatti per bocca di terzi, ma per esperienze personali. Andiamo a leggere qui alcuni passi di chi ci scrive quotidianamente in redazione circa questo raccapricciante fenomeno.
Un nostro caro lettore, Raffaele Giordano, facendo alcune considerazioni su quanto avviene al San Paolo ogni domenica in occasione delle partite del Napoli rivela: “Quando io entro allo stadio i poliziotti mi perquisiscono e mi tolgono sistematicamente il tappo dalla bottiglia d'acqua, non capisco come è possibile che consentano a qualcuno di portare all'interno dello stadio una trentina di BOMBE CARTA! Allora per me ciò significa che le forze dell'ordine come al solito alzano la voce solo con gli onesti ed al cospetto dei delinquenti abbassano la cresta",
Nella sua lunga lettera anche il dottor Sepe aveva evidenziato un aspetto amaro: “Sul percorso lungo lo stadio vedo tifosi scavalcare le transenne, ed addirittura un gruppo di tifosi entrare a volto coperto da sciarpe, senza essere minimamente ostacolati dalle Forze dell'Ordine. Chiedo ad un poliziotto dietro le transenne: "Non li vedete? Fate qualcosa!". Lui mi dice che non sta capendo più niente…”.
Un tutore dell’ ”0rdine” recentemente su un noto quotidiano cittadino ha dichiarato che i controlli per ‘certe persone’ sono pressocchè fasulli: “Nel novanta per cento facciamo passare tutti, mica ci vogliamo trovare nei casini. Magari poi la domenica successiva ci riconoscono e si vendicano. A pochi minuti dall’inizio della partita poi succede che passa di tutto: la folla pressa per entrare e nello stadio entra qualsiasi cosa, oltre ovviamente a parsone senza biglietto”.
Un fotografo scrive a PianetAzzurro: “Incredibile, alcuni poliziotti mi hanno tenuto un’ora al varco per l’accesso allo stadio, perquisendomi il mio zaino e gettandomi via una bottiglina di caffè Borghetti; mentre, dinanzi a me nessun ostacolo era portato verso tanti personaggi che entravano con volto coperto e muniti di aste di bandiera ben visibili. Addirittura ho visto entrare un tizio con un coniglio in mano... Il fatto è che la polizia fa la voce grossa contro le persone per bene e invece inveisce contro i bravi ragazzi”. Non è l’unica testimonianza su questo argomento, tante e-mails simili intasano letteralmente la nostra casella di posta dopo le gare al San Paolo del Napoli.
Anche chi scrive è stato più volte vittima della stupidità o dell’impreparazione di certi elementi. Ricordo a Ferragosto, in occasione della gara di Coppa Italia tra Napoli-Piacenza, il lungo giro che alcuni poliziotti mi costrinsero a fare con la mia auto per raggiungere il parcheggio stampa; ed una volta raggiunto lo stesso tra mille peripezie, mi rimandarono indietro perché non sapevano neanche riconoscere un tesserino di giornalista!
Per concludere il nostro dossier sulla totale inadeguatezza del servizio d’ordine è poi da comiche “fantozziane” quanto ci scrive Giuseppe Persico: “Incredibile, mercoledì ho parcheggiato la mia auto a via Terracina con tanto di parchimetro esposto ben visibile davanti al cruscotto. Dopo la partita Napoli-Lanciano ho trovato una bella multa, nonostante avessi il regolare documento per la sosta coperta per quelle due ore e due auto ad ostruirmi il passaggio dinanzi a me quasi in mezzo alla strada, senza parchimetro e senza la multa…”.
Quanto documentato avviene regolarmente anche nel quotidiano delle nostre giornate, la verità è che se ci sono così tante teste calde in giro è anche perché molti rappresentanti delle forze dell’ordine non sanno svolgere in maniera opportuna il loro compito. Addestriamo questi signori, che tra l’altro contribuiamo a pagare noi, in maniera adeguata; facciamo loro presente che non si fa i gradassi con le persone per bene e gli agnellini con i delinquenti. Questo sia un chiaro invito a chi è deputato a mettere certe persone per strada (che dovrebbero tutelarci), a volte, peggiori di alcuni teppisti che giustamente deploriamo.

 

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