• SI RICOMINCIA... •

28/8/2006

(RENATA SCIELZO / foto di Felice De Martino) - Ultimo lunedì di agosto, primo giorno di lavoro per molti dopo le sospirate, agognate, volate via in un battibaleno, vacanze.
Ricominciare è difficile. Alle spalle il mare, il sole, la montagna, le autostrade affollate, gli aeroporti, le stazioni, di fronte un lungo anno di lavoro, scandito dalle feste di prassi (poche) e dalle piccole grandi gioie quotidiane.
Ma ricominciare stamane per chi ama i colori azzurri, quelli del Napoli, è sicuramente più facile. Ci si è svegliati magari un po’ stanchi, ma col sorriso sulle labbra, con il cuore pieno di gioia e con tanta voglia di fare. E’ l’effetto Napoli – Vecchia Signora, è l’effetto di una sfida dal sapore antico, che ha riportato il nostro Napoli indietro nel tempo, ai fasti di una volta e ha fatto sì che il San Paolo si gremisse fino quasi a scoppiare e ad esplodere in un grande boato all’ultimo calcio di rigore.
E non si tratta di un torneo estivo, ma del terzo turno di Coppa Italia.
Sembra una favola raccontata dai “vecchi” (quelli che hanno visto giocare Maradona) ai più giovani o un mezzo miracolo di San Gennaro, insomma ci pare quasi incredibile e fatichiamo ancora a crederci, ma è accaduto, dopo 120 minuti di spettacolo e di palpitanti emozioni: il Napoli di Reja ha buttato fuori, con orgoglio, grinta e determinazione, la Vecchia Signora, fulcro degli scandali estivi e non, compagine che annovera tra i suoi signori che hanno cognomi altisonanti. Buffon, Del Piero, Camoranesi, tanto per citarne tre: insomma, signori, TRE CAMPIONI DEL MONDO.
La morale della favola non può che essere una: noi che abbiamo toccato l’inferno, noi che l’abbiamo vissuto per due anni, ieri sera abbiamo meritatamente toccato il cielo (azzurro) con un dito, conquistato il paradiso, dopo sacrifici e umiliazioni.
Sconfiggere la nemica di sempre, la rivale storica, quella contro la quale si giocava il match dell’anno, quella che era ed è sempre stata la squadra della partita di cartello (non avendo noi un derby cittadino) è stato ENTUSIASMANTE, ECCEZIONALE, SENSAZIONALE…no, signori, è stato ed è INEFFABILE, perché le parole, come Dante diceva una volta raggiunti i cieli del Paradiso, non possono spiegare ed esprimere cosa hanno provato ieri i tanti tifosi accorsi al San Paolo e quelli attaccati alle radioline nei bar, nelle loro case o in automobile. E’ sembrato il 9 luglio, e scusate se è poco.
Non vorremmo tediare i nostri lettori, ma la nostra storia personale, ha poi dell’incredibile.
Ci eravamo appena lasciati alle spalle le vacanze estive in terra gallica (e un po’ ci siamo divertiti con “sfottò” ai danni dei cugini transalpini), il mare, le spiagge e le città d’arte piene di turisti, le code al casello e l’autostrada della vacanza ci consegnava, incoscienti e increduli, all’evento sportivo dell’anno, un evento che speriamo possa segnare una stagione di risultati e soddisfazioni.
La passata stagione tornavamo da paesi caldi e lontani e apprendemmo che il Napoli avrebbe sfidato la Roma, quest’anno poi…
Avevamo volutamente staccato la spina, non letto i giornali italiani, non viste le nostre tv. Ci informavamo solo sulla situazione in medioriente, per il resto solo vacanza. E’ stata l’autoradio a catapultarci con la mente al giorno successivo in quel San Paolo che ne ha viste di cotte e di crude, di grandi gioie e di terribili, spesso incolpevoli, delusioni. Si giocava la Supercoppa italiana tra Inter e Roma, quando il cronista dice: domani altro evento di inizio stagione, ci sarà il big match Napoli – Juventus per il terzo turno di coppa Italia…
Sospiro (nostro), imprecazione (nostra), risolino ironico del cronista (convinto che il risultato fosse scontato.:J)
In un attimo si sono avvicendate la Paura di non farcela e la gioia di avere la possibilità di eliminare chi ha contribuito a rovinare il nostro calcio, chi per noi ha pagato sempre troppo poco.
E allora cosa ci rimane da fare oggi, in questo lunedì mattina di agosto non troppo caldo, ma in cui il lavoro ci attende e ci richiama ai nostri doveri: gioire solo gioire, e sorridere, perché la paura di non farcela è finita al paese di cuccagna, gli azzurri hanno lottato alla pari con madama vecchia signora, conquistando, dopo un match che sa di epico, una grande vittoria e regalando a noi tifosi la più bella delle soddisfazioni: affossare la vecchia Signora, affossare chi dopo, anni di magheggi, pastette e partite taroccate ha il coraggio di ricorrere al TAR e di contrattare con la FIGC pene più lievi di quelle già lievi ricevute.
DIGNITA’, signori, è la parola d’ordine, e il NAPOLI ne ha tanta e oggi come oggi, in questo bellissimo ultimo lunedì di agosto, camminiamo a testa alta, fieri di una vittoria meritata sul campo, fieri di una serie B conquistata con le unghie e con i denti, tra sacrifici e umiliazioni, fieri di essere onesti e puliti, ORGOGLIOSI DI ESSERE NAPOLETANI.
Buon lavoro a tutti
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