(Vincenzo
Letizia) - Per chi avesse ancora dei
dubbi circa la benevolenza o meno che
suscita il Napoli presso i capi clan della
FIGC, bastava guardare ieri le espressioni
del rag. Macalli e di Carraro allorquando è
stato posto loro il problema su un possibile
“ripescaggio” del club azzurro. Il primo,
che più che un presidente di Lega sarebbe
più attendibile come folcloristico
organizzatore di una sagra paesana, quando
l’interlocutore gli ha chiesto del club di
De Laurentiis è letteralmente naufragato in
un bieco razzismo antimeridionale, proprio
di chi, come lui, ha frequentato più le
nebbie della campagna padana che non i
banchi di scuola. Le casse della sua
disastrata Lega, la C, sono state ingrossate
copiosamente quest’anno dai tifosi azzurri,
ma è intollerabile che Macalli, quando
parla, non perda occasione di sputar veleno
su Napoli e soprattutto che stia facendo del
tutto, insieme ai suoi compagni di merende,
per trattenere il club di De Laurentiis
nell’inferno della terza serie. Un inferno
governato da un diavolo senza scrupoli, e
forse ora meglio vengono alla luce i perché
dei tanti torti che quest’anno ha dovuto
subire il Napoli dai vari arbitri,
espressione della Lega di Macalli, che
l’hanno in pratica impedito più volte in
campionato di spiccare il volo in
classifica. In questo contesto,
preoccuperebbe davvero dover disputare un
altro torneo di terza serie, sapendo di
essere diventati la spina vitale della C, un
torneo verso il quale Napoli non ha nulla da
spartire. Egregio rag. Macalli, lei che
parla sempre dei risultati del campo, si
ricordi che il Napoli in C non ci è mai
finito, sportivamente parlando.
Inutile aspettarsi riscontri positivi da
Macalli e Carraro, ormai è chiaro: il Napoli
fa bene, ora, ad incaricare i propri legali
per adire le vie legali. Il calcio, quello
di Carraro e del ragioniere che tanto
somiglia a Bossi, è ormai completamente
scoppiato, andrebbe ripulito alla radice,
estirpando il male con un intervento senza
precedenti. Eh si, perché nel dossier
presentato dai legali di De Laurentiis,
sarebbe dimostrato che non solo i quattro
club finiti sotto il forcone della Coavisoc
sono in difficoltà: a non essere in regola
ci sarebbero, secondo spifferi sempre più
attendibili, altri club professionistici. Se
quest’ipotesi fosse confermata, è del tutto
evidente che potrebbe esserci una
rivoluzione nel pianeta del calcio italiano
senza precedenti, che comunque, a questo
punto, è del tutto auspicabile per chi ama
questo sport. Non è più infatti possibile
tollerare l’inadeguatezza di Carraro, che in
tutti questi anni di Governo calcio ha
collezionato solo scandali (passaporti
falsi, doping, vari casi di combine, ecc.,
ecc.) ed insuccessi anche a livello
internazionale (vedonsi le figure barbine
della Nazionale agli Europei e ai Mondiali).
Il tifoso, quello ruspante che un tempo, in
estate, amava leggere e sognare all’ombra
degli ombrelloni i vari movimenti di mercato
non ne può più di questi personaggi.
Ridateci il nostro calcio, che a forza di
sentire parlare e soprattutto veder operare
questi personaggi siamo diventati malati di
stomaco.