• L'EDITORIALE - RIDATECI IL NOSTRO CALCIO •

16/7/2005

(Vincenzo Letizia) - Per chi avesse ancora dei dubbi circa la benevolenza o meno che suscita il Napoli presso i capi clan della FIGC, bastava guardare ieri le espressioni del rag. Macalli e di Carraro allorquando è stato posto loro il problema su un possibile “ripescaggio” del club azzurro. Il primo, che più che un presidente di Lega sarebbe più attendibile come folcloristico organizzatore di una sagra paesana, quando l’interlocutore gli ha chiesto del club di De Laurentiis è letteralmente naufragato in un bieco razzismo antimeridionale, proprio di chi, come lui, ha frequentato più le nebbie della campagna padana che non i banchi di scuola. Le casse della sua disastrata Lega, la C, sono state ingrossate copiosamente quest’anno dai tifosi azzurri, ma è intollerabile che Macalli, quando parla, non perda occasione di sputar veleno su Napoli e soprattutto che stia facendo del tutto, insieme ai suoi compagni di merende, per trattenere il club di De Laurentiis nell’inferno della terza serie. Un inferno governato da un diavolo senza scrupoli, e forse ora meglio vengono alla luce i perché dei tanti torti che quest’anno ha dovuto subire il Napoli dai vari arbitri, espressione della Lega di Macalli, che l’hanno in pratica impedito più volte in campionato di spiccare il volo in classifica. In questo contesto, preoccuperebbe davvero dover disputare un altro torneo di terza serie, sapendo di essere diventati la spina vitale della C, un torneo verso il quale Napoli non ha nulla da spartire. Egregio rag. Macalli, lei che parla sempre dei risultati del campo, si ricordi che il Napoli in C non ci è mai finito, sportivamente parlando.

Inutile aspettarsi riscontri positivi da Macalli e Carraro, ormai è chiaro: il Napoli fa bene, ora, ad incaricare i propri legali per adire le vie legali. Il calcio, quello di Carraro e del ragioniere che tanto somiglia a Bossi, è ormai completamente scoppiato, andrebbe ripulito alla radice, estirpando il male con un intervento senza precedenti. Eh si, perché nel dossier presentato dai legali di De Laurentiis, sarebbe dimostrato che non solo i quattro club finiti sotto il forcone della Coavisoc sono in difficoltà: a non essere in regola ci sarebbero, secondo spifferi sempre più attendibili, altri club professionistici. Se quest’ipotesi fosse confermata, è del tutto evidente che potrebbe esserci una rivoluzione nel pianeta del calcio italiano senza precedenti, che comunque, a questo punto, è del tutto auspicabile per chi ama questo sport. Non è più infatti possibile tollerare l’inadeguatezza di Carraro, che in tutti questi anni di Governo calcio ha collezionato solo scandali (passaporti falsi, doping, vari casi di combine, ecc., ecc.) ed insuccessi anche a livello internazionale (vedonsi le figure barbine della Nazionale agli Europei e ai Mondiali). Il tifoso, quello ruspante che un tempo, in estate, amava leggere e sognare all’ombra degli ombrelloni i vari movimenti di mercato non ne può più di questi personaggi. Ridateci il nostro calcio, che a forza di sentire parlare e soprattutto veder operare questi personaggi siamo diventati malati di stomaco.
 

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