• NAPOLI, SQUADRA-TIFOSI: TRE METRI SOPRA IL CIELO • 

12/6/2007

(MAURIZIO LONGHI) - "Azzurro il pomeriggio è troppo azzurro è lungo". Ascoltando il ritornello della canzone di Adriano Celentano si può racchiudere quella che è stata la straordinaria gioia dei tifosi del Napoli che a Genova hanno vissuto davvero un pomeriggio "azzurro e lungo", ma questa volta il famoso "treno dei desideri" invece di andare all'incontrario è andato dritto dritto in serie A mettendo in mostra tutta la felicità della Napoli calcistica. Che gioia, che soddisfazione per la gente napoletana che aspettava da tanto tempo questo momento, ora, è ormai passata la settimana di fermento e i festeggiamenti possono prendere inizio. Questa è la vittoria di una città intera che ha sempre creduto nella squadra, l'ha seguita con tanta passione ovunque sia andata, poi quando arrivano questi successi l'urlo di gioia sale davvero il più in alto possibile. La straordinaria gara del "Marassi" ha sancito la promozione in serie A di Napoli e Genoa, due squadre neopromosse dai bassifondi della serie C1 che hanno dominato in lungo e in largo questa cadetteria risalendo dalle ceneri e ritornando nel Paradiso che compete a queste due grandi piazze. È stato ancora più bello e significativo il gemellaggio tra queste due tifoserie che si sono strette forte, e come non mai, si sono unite ed abbracciate al grido di una sola lettera: A. Inoltre, bisogna aggiungere e rimarcare un fatto importantissimo, perché è andata in scena una festa di sport da ricordare per sempre. Nel momento in cui è arrivata la notizia del pareggio della Triestina a Piacenza sia in campo che sugli spalti c'è stato il delirio più assoluto, poi alla fine tutti erano ubriachi dalla felicità, finalmente era arrivato il grande momento di dare inizio ai tanto attesi festeggiamenti promozione. Genova si è praticamente colorata di azzurro e rossoblu per una festa indimenticabile per due città che hanno stretto ulteriormente il loro legame di fratellanza. A Napoli, poi, nella giornata di domenica ci sono state celebrazioni alla squadra fino all'alba, la città era impazzita dal grande trionfo, dopo anni di sofferenze e reiterate ingiustizie, è arrivato il momento di godersi una risalita che ha dell'incredibile e del favoloso. Conquistarsi qualcosa di importante con le proprie forze senza chiedere aiuti, ha sempre un sapore particolare, e il Napoli ha lottato contro tutto e tutti per guadagnarsi quello che gli è stato tolto. I giocatori, appena arrivati all'aeroporto di Capodichino dopo la partita più bella della stagione, sono stati assaliti dalla folla in preda all'entusiasmo. La squadra ha effettuato nella nottata di domenica la passerella trionfale nell'ormai famoso bus scoperto (una consuetudine di molte squadre) che è stato preso d'assalto dalla gente napoletana che ha cantato a squarciagola la storica canzone "o' surdato nnammurato" in una giornata che non verrà più dimenticata. C'è stato un susseguirsi di emozioni da brividi, a bordo del bus vi era anche il presidentissimo degli azzurri, Aurelio De Laurentiis, che dopo tante soddisfazioni ottenute nel mondo del cinema, ne ha avuta una grandissima anche nel calcio e, come lui stesso ha dichiarato, una festa nel calcio è un qualcosa di meraviglioso. Ancora adesso Napoli non vuole cessare i festeggiamenti, la città si è stretta in un unico abbraccio, quello più intenso, quello che ha portato via con sé tutte le ansie e tutte le difficoltà a cui è andato incontro il Napoli per cause di forza maggiore (vedere le partite a porte chiuse). Niente è riuscito a fermare questa squadra, che ha dimostrato sempre grande carattere fino a raggiungere una meritata promozione che è stata festeggiata nella maniera più bella. È stato un finale di campionato da batticuore, ma questa festa è come un film, o meglio la conclusione di un thriller dal lieto fine. È il caso di dirlo, finalmente il sogno è diventato realtà. Adesso la squadra del Napoli, insieme a tutti i tifosi, si trova lì, tre metri sopra il cielo, dove solo gli innamorati prendono posto, ed ecco, bussate pure alla porta, tanto ad aprire c'è una città in festa.

Nella foto di Felice De Martino, i tifosi Francesco e Massimo
 

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