• EDITORIALE - UNO SPETTACOLO INDECOROSO •

8/12/2004
Il benefattore Napoli ha resuscitato anche il Foggia. Dopo aver fatto diventare grandi, molto più grandi del dovuto, la Reggiana ed il Padova, adesso il caritatevole undici di San Ventura ha tirato fuori dai guai anche l’ex principe giallorosso Giuseppe Giannini e la sua ciurma.
Povero De Laurentiis! Siamo sicuri che anche lui è rosso di vergogna come i tanti tifosi azzurri, che non ne possono più di questo brodino che ad ogni giornata di campionato Ventura propina loro.
L’errore più grande del tecnico azzurro, a nostro avviso, è quello di ostinarsi a pensare che abbia a disposizione dei giocatori all’altezza delle aspirazioni del Napoli, così come va ripetendo dall’inizio della stagione, raccontando di meraviglie che i suoi compiono durante gli allenamenti.
Il maestro Antonio Corbo lo aveva detto chiaramente subito dopo la gara con il Sora: in questa squadra ci sono tanti, troppi giocatori mediocri, che non possono che assegnare il Napoli alla posizione di classifica attuale.
Un altro allenatore avrebbe fatto buon viso a cattivo gioco ed avrebbe trovato delle soluzioni adatte, evitando di presentarsi presuntosamente ad ogni partita come la squadra favorita che vuole fare di un sol boccone dell’avversario di turno.
Se hai una squadra mediocre ti comporti di conseguenza, proteggendo il risultato e sperando, se ti va bene, di portare a casa qualcosa di più che il pareggio.
Possibile che una squadra che segna con il contagocce, che deve ricorrere ai difensori per supplire all’inconsistenza degli attaccanti, venga schierata in campo con la velleità di voler imporre il proprio gioco, un gioco che dovrebbe svilupparsi in particolare sulle fasce ma che non si sviluppa mai, con la conseguenza di lasciare, al centro, gli azzurri in inferiorità numerica?
Se poi aggiungiamo che oggi mancava l’uomo più forte, checché se ne dica, cioè Gennaro Scarlato, che ad Alberto Savino, dopo i disastri di Reggio Emilia, è stata data la possibilità di fare il bis anche a Foggia ed infine che era assente anche quello che avrebbe dovuto essere il bomber principe dell’attacco azzurro, Roberto Sosa, il risultato non poteva che essere quello scempio che abbiamo visto.
A tutto ciò bisogna aggiungere l’atteggiamento incivile dei tifosi (?) al seguito della squadra, che non fa che aumentare la vergogna dei napoletani.
Ancora una volta questa gentaglia ha dato dimostrazione di quanto sia violenta e lontana anni luce dai veri tifosi napoletani. La contestazione si può esprimere in tanti modi ma non certo con la violenza ed il teppismo.
A questo punto ci si aspetterebbe l’esonero di Ventura. Noi non saremmo assolutamente d’accordo. Non è la sconfitta di Foggia, per quanto brutta e pesante, che può far precipitare una situazione che si conosceva già da tempo. Prendere provvedimenti sull’onda della protesta popolare non è da grande società, come pure il club di De Laurentiis ci tiene a presentarsi. Di cambi di panchina fatti in questo modo ne abbiamo visto fin troppi in questi anni ed i risultati sono stati pessimi.
Se la società di De Laurentiis vuole segnare davvero un’inversione di tendenza rispetto al recente passato deve continuare con la sua programmazione e giungere con Ventura almeno fino al termine della stagione.
Naturalmente c’è una postilla, crediamo condivisa da tutto il popolo azzurro: la preghiera a mani giunte al direttore generale Marino di non costringerci ancora a lungo a sorbirci questi indecorosi spettacoli.



Rino Scialò

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