8/5/2008
Così come all’andata, anche questa volta il
Napoli avrà la sfortuna di incontrare il
Milan in un uno stato di forma invidiabile.
La stagione dei rossoneri è stata tutt’altro
che entusiasmante, i loro periodi migliori
sono però coincisi proprio con i due momenti
in cui dovevano incontrare gli azzurri .
Quest’inverno il Napoli ha incontrato un
Milan sull’onda dell’entusiasmo per
l’approdo alla corte di Ancelotti del
brasiliano Pato, l’ennesimo ritorno di
Ronaldo e l’attesa di tutti per vedere
all’opera quello che venne definito il trio
Ka-Pa-Ro. Questo terzetto ebbe giusto il
tempo di fare il suo exploit contro i
partenopei per poi dissolversi, tra
infortuni e vicende personali di Ronaldo,
cali di forma di Kaka e l’accantonamento di
Pato in panchina. Il Milan di oggi è
probabilmente ancora più forte di quello
dell’andata. Innanzitutto può contare su
l’attaccante attualmente più in forma del
campionato, Pippo Inzaghi, che da qualche
settimana è tornato in campo come nuovo, ha
iniziato a segnare con una continuità
impressionante e sembra non voler fermarsi
più. Anche Kaka, che tra infortuni e
prestazioni poco convincenti sembrava, ad un
certo punto del torneo, aver smarrito la
verve, è tornato a vivere uno stato di
grazia e le sue accelerazioni paiono ad oggi
irrefrenabili come mai.
Ma non solo su Kaka ed Inzaghi si fondano i
successi di questo Milan. La squadra di
Ancelotti sembra aver trovato finalmente la
giusta quadratura tattica, anche a costo di
esclusioni importanti. Il cosiddetto modulo
ad albero di Natale ha infatti lasciato il
solo Inzaghi davanti in attacco, assistito
alle sue spalle da Kaka e Seedorf, con il
baby fenomeno Pato rilegato in panchina.
Questo modulo consente all’ex punta di
Atalanta e Juventus di esprimere al meglio
le sue qualità di rapinatore d’area,
sfruttando nel migliore dei modi le giocate
dei due estrosi rifinitori alle sue spalle.
Per lasciare la massima libertà ai tre
davanti Ancelotti ha dovuto rinfoltire
centrocampo e difesa con elementi dediti
maggiormente alla fase di copertura. Si
adattano perfettamente a tale scopo i due
interni di centrocampo Gattuso ed Ambrosini.
I due centrocampisti della nazionale sono
coloro che si sobbarcano tutto il lavoro
pesante nel reparto centrale della squadra,
pur senza disprezzare le sortite offensive
senza palla, soprattutto per quanto concerne
Ambrosini, che spesso diventa una vera e
propria punta aggiunta grazie alle sue note
qualità aeree e di inserimento. Solitamente
tra questi due motorini agisce il cervello
dei diavoli rossoneri, Andrea Pirlo, che
però contro il Napoli sarà assente. Il suo
posto verrà preso con tutta probabilità da
Christian Brocchi, giocatore sicuramente più
dedito alla corsa ed alla fase di rottura,
rispetto a Pirlo, che tuttavia, nel corso
della sua carriere ha saputo anche palesare
discrete doti tecniche. È molto difficile
che in una partita così delicata Ancelotti
decida di affidare la cabina di regia ad un
giocatore più dotato dal punto di vista
tecnico come il francese Gourcuff, che ama
per lo più esprimersi in una posizione di
trequartista, o di inserire Pato, arretrando
la posizione di Seedorf, stravolgendo il
modulo tattico consueto.
Una novità ulteriore nell’atteggiamento
tattico del Milan è riscontrabile nelle
caratteristiche dei difensori che vengono
scelti come titolari nell’ultimo periodo. I
due “vecchi” titolari Oddo e Jankulovski
sono stati infatti scavalcati nelle
gerarchie da Bonera e Favalli. La
motivazione di ciò va ricercata, oltre che
nelle prestazioni ultimamente poco
soddisfacenti dei primi due, soprattutto
nella volontà di dare maggiore equilibrio
alla squadra con due terzini dalle
caratteristiche difensive più rimarcate, che
possano dare maggior assistenza ai due
centrali Nesta e Kaladze, davanti al
portiere australiano Kalac. In settimana
sono però stati riscontrati dei problemi
fisici per l’ex terzino sinistro della
Lazio, successivi allo scontro con Tyson
Rivas nel derby, così che al posto di
Favalli potrebbe esserci in campo, dal primo
minuto, l’ex azzurro Marek Jankulovski.
Ancora una volta a questo Milan in grande
spolvero il Napoli dovrà rispondere con una
rosa decimata dalle assenze di tre dei suoi
migliori elementi, Santacroce, Blasi e
Zalayeta. Sarà dunque ancora più difficile
per gli uomini di Reja cercare di mettere il
bastone tra le ruote ad un Milan ormai
sempre più proiettato in zona Champions. Ma,
si sa, in queste gare gli azzurri spesso
sono riusciti a trovare degli stimoli
inimmaginabili, soprattutto al San Paolo, di
fronte al proprio pubblico. Un risultato
positivo contro i rossoneri sarebbe davvero
il modo migliore per congedarsi dai propri
tifosi, un punto esclamativo alla fine di
una stagione comunque molto positiva.
Eduardo Letizia
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