• L'AVVERSARIO - ALLA SCOPERTA DEL SIENA •

24/4/2008

È il Siena di Beretta l’avversario che questa settimana gli azzurri si troveranno ad affrontare al San Paolo, in una gara che, si prevede e si spera, molto più “tranquilla” rispetto a quella di Parma. I bianconeri arrivano a Napoli certamente con tutte le intenzioni di far bene ma, in virtù degli otto punti di vantaggio sulla zona retrocessione, non vivranno l’incontro di domenica come “la sfida della vita” da vincere a anche a costo di far male agli avversari (Gasbarroni docet). Sembrano esserci perciò tutti i presupposti per assistere ad una bella partita in cui sarà lo spettacolo ed il sano agonismo a farla da padrone. Questo sarà sicuramente favorito dal modo di giocare del Siena. L’allenatore Beretta ha infatti impresso alla sua squadra uno stile di gioco molto concreto ed allo stesso tempo arioso. A dimostrazione di ciò basti vedere il modulo schierato solitamente dalla sua squadra, che prevede la presenza di due punte più un trequartista. È dunque prevedibile che anche a Napoli i senesi verranno a giocarsela a viso aperto senza alzare barricate, adottando il consueto sistema tattico, il 4-3-1-2.
Quella di Beretta è una squadra dove coesistono al meglio giovani elementi di grandi prospettive e giocatori di maggiore esperienza. È stato questo un mix vincente che ha infuso alla squadra le forze necessari per tirarsi fuori anzitempo dalla lotta per non retrocedere. Questa “miscela generazionale” è evidente fin dal reparto difensivo, in cui, davanti al portiere austriaco Manninger, i due esterni De Ceglie e Rossettini (che dovrebbe prendere il posto che era di Bertotto prima dell’infortunio) rappresentano due giovani dalle ottime potenzialità, già ambiti da molti club ed entrambi nel giro nell’under 21. Soprattutto per il primo, De Ceglie sembra prospettarsi un ritorno, la prossima stagione alla società che ne detiene la metà del cartellino, la Juventus, dove, viste le sue qualità, potrà sicuramente contendere il posto da titolare a Molinaro, ex Siena a sua volta. Il reparto difensivo sarà completato dai due difensori centrali Loria e l’ex azzurro Portanova. Entrambi sono giocatori che fanno della potenza fisica e della abilità aerea il loro punto di forza. Sono inoltre elementi molto temibili anche in zona gol, in quanto esperti nel sfruttare le loro capacità fisiche sugli sviluppi di calci da fermo.
Il centrocampo dei bianconeri è un reparto in cui Beretta ha solo l’imbarazzo della scelta. Nelle ultime settimane infatti in sei si sono alternati nei tre ruoli da titolare nella linea mediana del campo. I tre titolari contro il Napoli dovrebbero essere Codrea, nella posizione di regista davanti alla difesa, l’esperto Vergassola nel ruolo di mezzo destro, ed il giovane ed interessantissimo Galloppa sul settore di centro sinistra. Non sono comunque da scartare le eventualità di vedere in campo Coppola e Kharja. L’ex genoano si proporrebbe come validissima alternativa ad uno dei due interni, mentre l’ex romanista Kharja potrebbe sia agire in posizione di regista, sia stazionare qualche metro più avanti in veste di rifinitore. Colui che dovrebbe essere il titolare dietro le punte è però Tomas Locatelli. L’ex rossonero è senza dubbio il giocatore tecnicamente più dotato della sua squadra di Beretta. Come tutti i giocatori dalle sue caratteristiche il suo rendimento manca spesso di costanza, ma quando è in giornata di grazia diventa un elemento fondamentale per le dinamiche di attacco bianconere. Davanti all’estroso Locatelli, anche il reparto di attacco offre una vasta gamma di elementi di ottima caratura tecnica. Su tutti l’ex punta di Empoli e Middlesbrough Maccarone che con le sue dieci reti è anche il capocannoniere della squadra. Al fianco di “Big Mac” dovrebbe esserci il liechtensteinese Mario Frick, ma è tuttavia probabile l’impiego, a match in corso, del bomber Riganò, tornato in Italia questo inverno dopo un esperienza non del tutto gratificante in Spagna, che non sembra però aver ritrovato finora lo stesso feeling con il gol messo in mostra nella sua esperienza al Messina. Un’alternativa ulteriore per l’attacco è rappresentata dall’interessantissimo giovane italo-argentino Forestieri. Seconda punta, o all’occorrenza trequartista, dotato di buon senso del gol ed eccellente tecnica individuale, potrà essere sicuramente un asso nella manica per Beretta che potrà, in caso di necessità, gettarlo nella mischia nell’arco della gara.

Eduardo Letizia

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