1/5/2008
Domenica prossima il Napoli si troverà di
fronte il Torino, una squadra che, dopo
l’ambiziosa campagna acquisti estiva ed i
buoni propositi del suo presidente Cairo,
può senza dubbio considerarsi una delle
delusioni più forti di questo campionato.
I granata si trovano, a sole tre giornate
dalla fine, pienamente coinvolti nella lotta
per non retrocedere, con appena un punto di
vantaggio sulle terzultime. A poco è servito
l’esonero di Novellino ed il ritorno di De
Biasi, che ha collezionato due sconfitte
consecutive dal suo arrivo, seppur contro
avversarie del calibro di Inter e Roma.
È evidente come il Torino abbia pagato a
caro prezzo lo scotto di una campagna
acquisti volta alla sfrenata acquisizione di
giocatori, pur tecnicamente molto validi, ma
che non avevano alcuna possibilità di
sposare il progetto tattico di Novellino, da
sempre profeta del 4-4-2. L’impresa dell’ex
allenatore di Napoli e Sampdoria doveva
essere titanica: far coesistere nella stessa
squadra elementi come Di Michele, Rosina,
Recoba, Ventola, Bjelanovic, i quali certo
non passeranno alla storia per la loro
duttilità tattica. Tale compito si è
dimostrato, sin dalle prime giornate,
impossibile, tanto che la maggior parte dei
giocatori sopraccitati è stata messa da
parte e a portare avanti la baracca nei
granata è stato un uomo finito nel
dimenticatoio, rilegato inizialmente al
ruolo di ultima punta dietro addirittura
Malonga e Oguro: Roberto Stellone. Nemmeno
gli innesti di Diana e Pisano, nel mercato
di riparazione, sono stati utili per
Novellino a risanare le sorti della squadra,
é stato lui a pagare per tutti con
l’esonero.
Al suo ritorno in granata De Biasi sta
portando avanti un progetto tattico fondato
sul 4-1-4-1 che però non ha ancora reso i
frutti sperati. Tuttavia sarà ancora con
questo sistema tattico che i granata
affronteranno domenica prossima gli azzurri.
Le problematiche principali per De Biasi
sono legati alla difesa. Le indisponibilità
di Comotto e Natali e la squalifica di Della
Fiore, lasciano il tecnico granata
praticamente con gli uomini contati. La nota
positiva è rappresentata dal ritorno di
Sereni tra i pali, uno dei migliori portieri
italiani in circolazione. Davanti a lui ci
saranno Motta sulla destra, a sostituire
capitan Comotto, e Pisano sulla sinistra. Al
centro Di Loreto sarà affiancato da Lanna,
che vista l’emergenza accentrerà il suo
raggio d’azione.
Nonostante l’assenza di Paolo Zanetti, a
centrocampo la situazione appare più
florida. De Biasi dovrà scegliere se
affidare il ruolo di unico uomo davanti alla
difesa ad un regista puro o ad un
incontrista che possa garantire una maggiore
copertura alle spalle del quartetto che
sostiene l’unica punta. Nel primo caso, il
più probabile, la maglia da titolare
dovrebbe essere affidata all’esperto Eugenio
Corini, che rientra dalla squalifica. In
questo caso più che di un 4-1-4-1 la squadra
dovrebbe assumere più le sembianze di un
4-4-1-1, visto che a fianco dell’ex regista
palermitano agirebbe l’italo-australiano
Vince Grella. Il secondo caso potrebbe
portare proprio quest’ultimo ad assumere le
vesti del frangiflutti davanti al reparto
difensivo, come contro la Roma, propiziando
in questo modo l’inserimento del campione
del mondo Barone nei 4 “rifinitori”, per
valorizzare le sue discrete qualità in fase
d’inserimento.
Sono però le corsie laterali la parte del
campo da dove dovrebbe dipanarsi
maggiormente il gioco dei granata. Qui,
davanti a Motta e Pisano, bravi anche loro
in fase di spinta, agiranno sulla destra
Diana e sulla sinistra Lazetic, a meno che
De Biasi non voglia preferirgli il più
offensivo Di Michele. Il gioco sugli esterni
sarà fondamentale per aprire le maglie della
difesa napoletana, all’interno delle quali
cercheranno di insinuarsi i centrocampisti
torinesi, favoriti dalle sponde della prima
punta che dovrebbe essere l’ex capitano
partenopeo Roberto Stellone, anche se
potrebbe essere premiato, in sua vece,
l’attuale buono stato di forma dell’ex
interista Nicola Ventola, che comunque
potrebbe trovare spazio nel corso della
gara. Ad accendere le giocate offensive
della squadra ci sarà il talento di Rosina,
che agirà nella linea dei quattro alle
spalle della punta oppure potrebbe avere più
spazio e libertà di manovra in un ipotetico
4-4-1-1, in cui fungerebbe in pratica da
seconda punta.
Sono quasi nulle le possibilità di vedere in
campo dall’inizio l’ex pupillo di Moratti,
Alvaro Recoba. Anche per il fantasista
uruguayano potrebbe esserci spazio nel corso
della gara, per sfruttare, magari nei minuti
finali, la sua classe indubbiamente eccelsa,
ma tremendamente incostante nelle sue
manifestazioni.
EDUARDO LETIZIA
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