• L'AVVERSARIO - SCOPRIAMO IL BARI •

29/3/2007

(MAURIZIO LONGHI) - Ormai è da tantissimi anni che il Bari è costretto a giocare nella cadetteria, il passato nella massima serie resta solo un piacevole ricordo, visto che in ogni stagione proprio non si riesce a soddisfare l'ambiente pugliese. Per rendersi conto dello scarso entusiasmo che si respira nello spogliatoio barese, basta guardare le partite casalinghe nelle quali è malinconico vedere uno stadio importante come il "San Nicola" quasi sempre deserto. Tutto questo è dovuto al fatto che non si riesce ad ingranare nella maniera migliore, in ogni pre-campionato si parla di grandi ambizioni, ma resta sempre l'illusione perché puntualmente i risultati non sono mai quelli sperati. Ad inizio stagione si era avuta la sensazione che i "galletti" avessero trovato la giusta quadratura di gioco e si pensava che potessero dire la loro in chiave promozione, poi sono arrivati inesorabili dei risultati negativi che hanno deturpato notevolmente la posizione di classifica. Per dare uno scossone alla squadra è stato deciso di cambiare anche l'allenatore, infatti con l'esonero di Rolando Maran è subentrato Beppe Materazzi, il quale sta facendo di tutto per risollevare il Bari dalle ceneri. Non è facile riuscire in un sol colpo a migliorare una classifica precaria, ma gli ultimi risultati deludenti sono stati in parte messi in secondo piano dalla vittoria ottenuta sul difficile campo di La Spezia che ha dato al tecnico sardo la gioia della prima vittoria sulla panchina biancorossa. L'organico del Bari è composto anche da molti giocatori della primavera, che nell'ultimo periodo stanno trovando molto spazio perché l'infermeria è piena, adesso andiamo a scoprire le caratteristiche di questa rosa.
DIFESA - Tra i pali c'è il belga Gillet, portiere di grande affidamento per la cadetteria e che conosce molto bene l'ambiente barese. Il reparto difensivo presenta quattro elementi, la maggior parte dei quali rappresentano il futuro della società. A destra c'è un pupillo dell'ormai ex allenatore del Bari, Rolando Maran che l'ha portato con sé dopo l'esperienza vissuta col Cittadella, lui è Milani che occupa ottimamente la sua corsia. A comandare la difesa ci pensa Wiliam Pianu che è un esperto della categoria e sa come dirigere la squadra. Al suo fianco dopo l'infortunio di Marco Esposito, si sta facendo valere il giovane Belmonte (classe '87) prodotto della primavera del Bari, al quale Materazzi ripone grande fiducia. Però, non è da sottovalutare la candidatura da titolare di Gervasoni, un corazziere di difesa che nelle ultime stagioni si è messo in mostra con la maglia del Verona. Sulla sinistra, spicca un altro giovane del vivaio barese, ossia Loseto, 18enne terzino che sa svolgere con grande autorità le proprie mansioni.
CENTROCAMPO - L'infortunio occorso a Carrus pesa molto relativamente al gioco della squadra, l'ex fiorentino è colui che detta i tempi, perciò la sua assenza si fa sentire. Ma il 27enne regista, viene spesso colpito da infortuni, per cui la società a gennaio ha deciso di prelevare dal Pescara il giovane Carozza che è una sorta di "doppione" del centrocampista cagliaritano. Il ruolo è sempre quello di play maker, ma sinora il pescarese non è entrato a pieno regime negli schemi di mister Materazzi. Nelle ultime partite chi sta occupando, e con risultati tutt'altro che deludenti, la zona mediana, sono altri due giovani della primavera quali Eramo e Fiorentino, 17 anni il primo, 18 il secondo. Ora in vista della gara di Napoli, dovrebbe rientrare Fusani, e questo probabilmente comporterà l'esclusione di uno dei due ragazzini, ma sarà tutto da vedere. Per ciò che riguarda le corsie laterali, sulla destra Tabbiani (da verificare le sue condizioni fisiche) è riuscito a vincere la concorrenza spietata di Cazzola, che quando è stato acquistato qualcuno lo considerava l'erede di Gianluca Zambrotta, ma finora l'ex esterno del Ravenna non ha saputo dare conferme a questo autorevole paragone. Sul versante mancino, invece, c'è Scaglia, laterale di sinistra dotato di un grande tiro dalla distanza. Chi ha il dovere di portare fantasia alla squadra è il croato Rajcic che il Napoli ha avuto modo di conoscere in serie C1 quando indossava la maglia del Chieti, squadra con cui si è tolto la soddisfazione di espugnare il "San Paolo". Ma restando sempre in tema di fantasia, bisogna tenere in forte considerazione il napoletano Giorgio Di Vicino, che non sta vivendo una stagione particolarmente esaltante, ma nel momento in cui viene chiamato in causa, cerca sempre di dare il massimo. Un altro acciaccato è Bellavista, che è diventato una bandiera del Bari visto che la sua carriera l'ha trascorsa principalmente nel capoluogo pugliese, ma non sarà disponibile per la gara di sabato.
ATTACCO - Nel reparto avanzato Materazzi dovrà fare di necessità virtù dal momento che gli infortuni stanno forzando le scelte da adottare. In quest'ultimo periodo la coppia d'attacco è formata dal duo Sgrigna-Vignaroli, il primo è arrivato a gennaio dal Vicenza, mentre il secondo è stato preso dopo il mercato di gennaio in quanto svincolato. Quasi sicuramente sarà proprio questa la coppia d'attacco che scenderà in campo al "San Paolo", anche perché Ganci, a patto che non ci siano sorprese, non dovrebbe farcela a recuperare e la sua assenza si farà sentire lì in avanti. Come si farà sentire l'altra illustre assenza, quella del bomber Santoruvo che è alle prese con un infortunio.
Il Napoli all'andata è riuscito a sbancare il "San Nicola" grazie alla rete di Calaiò, disputando una prestazione convincente e come si dice in questi casi "da trasferta", adesso si spera di poter riuscire a bissare il successo con i pugliesi nella delicata partita di sabato. Gli azzurri, avranno di fronte un Bari in cerca di punti, ma in casa non bisogna più sbagliare, da ora in poi occorrono solo vittorie.
 

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