• L’AVVERSARIO – SCOPRIAMO IL CESENA •

26/4/2007

(MAURIZIO LONGHI) - Per il Cesena il sogno di arrivare ai play off appare una chimera, sembra che per questa stagione si dovrà accantonare l’ambizioso obiettivo, nonostante la squadra esprima un buon calcio, sono troppi gli alti e i bassi che non permettono di centrare un bel filotto di vittorie consecutive. Mister Castori è da quattro anni che allena i bianconeri, però in ogni stagione l’organico viene rivoluzionato, questo non giova alla squadra e non permette di poter creare un ciclo con obiettivi ben precisi. I romagnoli, in fondo non perdono la speranza di risalire posizioni importanti in classifica, ma guardando all’attuale situazione, bisogna dire che la stagione si è ormai incanalata verso una posizione di centro-alta classifica, ora si deve fare il possibile per finire in bellezza in modo da gettare le basi per un futuro roseo. La squadra è molto pericolosa, presenta delle insidie da tenere in seria considerazione, finora i romagnoli hanno creato innumerevoli difficoltà anche alle big del campionato. È soprattutto al “Manuzzi” che l’ispirazione si trova facilmente, infatti, il Cesena, dinanzi al pubblico amico, si trasforma completamente diventando una grande squadra con molte frecce al proprio arco. Nell’andata, il Napoli è uscito dalla Romagna con un punto in una partita avvincente, il Genoa, invece, ha dovuto soccombere nella tana cesenate. Lontano dalle mura amiche non è che le cose vadano bene, perciò in vista della gara di sabato il Napoli potrebbe approfittare di questo fattore, anche se al “San Paolo” bisogna stare sempre in guardia perché le avversarie fanno la cosiddetta “partita della vita”. Il Cesena, cercherà di ricavare il massimo in questo rush finale, anche per portare un po’ di entusiasmo tra i tifosi, l’obiettivo di questa stagione era quello di restare affacciati alla zona play off dal momento che l’anno scorso la tifoseria ha vissuto un sogno nell’arco di un’intera stagione, però dopo il sogno è arrivato il brutto risveglio nella semifinale della post season contro il Torino, in cui i romagnoli sono usciti sconfitti ma con la testa più che alta. La rosa del Cesena è di buon livello, ci sono giocatori di categoria superiore.
DIFESA – Chi ha il compito di proteggere la porta del Cesena è Sarti che si sta dimostrando un buon portiere e sta rimpiazzando al meglio l’esperto Turci, tormentato da numerosi acciacchi fisici. Castori predilige la difesa formata da quattro uomini: a destra c’è Biserni che conosce a menadito la piazza cesenate ed è un punto fermo per i bianconeri. Sul versante opposto si può notare la vivacità di Rocco Sabato, una vera e propria freccia sulla sinistra. A comporre la zona centrale di difesa ci sono Doudou e Vignati, mentre non si conoscono bene i tempi di recupero del ghanese Ola, lui che nell’ultimo periodo aveva preso in mano le chiavi della retroguardia cesenate. Ma per quanto riguarda il reparto centrale, Castori gode dell’imbarazzo della scelta visto che ci sono Lauro, Tonucci e Ficagna (al rientro da un infortunio) che scalpitano per una maglia da titolare, mentre resta indisponibile Zaninelli.
CENTROCAMPO – La luce della zona mediana del Cesena è rappresentata dal capitano Emiliano Salvetti (in dubbio per la gara di sabato), una bandiera del “Manuzzi” che, nonostante l’età (33 anni), sembra avere la brillantezza di un ragazzino e le sue geometrie non possono mancare a questa squadra. Il centrocampista romagnolo è il faro di una mediana composta da tre elementi, perchè a portare freschezza al reparto ci pensano Maurizio Anastasi e Luigi Pagliuca, ma bisogna dire che in ogni partita ci sono rivoluzionamenti. Nel caso in cui si dovesse presentare l’occasione di rimpiazzare Salvetti, il compito verrebbe affidato al 23enne De Feudis, un mingherlino che sa destreggiarsi molto bene in mezzo al campo. Poi a mettere in difficoltà l’allenatore c’è anche il brasiliano, Mezavilla (classe ’83) eclettico mediano messosi in evidenza con la maglia del Perugia.
ATTACCO – Con il reparto avanzato che presenta il Cesena la prima idea che salta in mente, sicuramente non è quella di una squadra di serie B. Il perno dell’attacco è Graziano Pellè, un talento cristallino che è destinato a diventare un grande bomber. Ma il centravanti della nazionale italiana Under 21 non è in perfette condizioni fisiche e non si è certi del suo utilizzo nella gara del “San Paolo”. L’attacco bianconero forma un tridente dai mille pericoli, Pellè è il terminale offensivo, le ali che devono dare profondità alla squadra rispondono ai nomi di Papa Waigo e Del Core, anche se c’è da dire che al momento c’è una piena emergenza. La freccia senegalese sta accusando qualche problemino ed è in forse per sabato (ma dovrebbe recuperare), mentre Del Core sicuramente non sarà della partita in quanto squalificato. A sostituire l’ex attaccate del Catania il prescelto è un giovane di belle speranze come Bracaletti, ma anche il riccioluto esterno offensivo di Orvieto non è al meglio della condizione fisica. Con questa situazione spiacevole non sono pochi i problemi che dovrà risolvere mister Castori, anche Pellicori non sembra recuperabile, non resta che lanciare nella mischia due giovani attaccanti come Andrea Moretti e l’argentino Villar Rodriguez (entrambi 17enni). Comunque la situazione degli attaccanti bianconeri non sembra gravissima, nessuno è al top della condizione, ma qualcuno dovrebbe recuperare per la gara di Napoli.
Le tre vittorie consecutive hanno portato grande entusiasmo tra i tifosi partenopei che sabato affolleranno gli spalti del “San Paolo”, è arrivato il momento di stringersi tutti per cercare di raggiungere l’obiettivo della serie A e i supporters di fede napoletana non vogliono far mancare il loro apporto. Gli azzurri non dovranno cedere il passo proprio adesso, il secondo posto è stato conquistato, l’importante è non mollare la presa.
 
• PAPA WAIGO: LA PANTERA SENEGALESE •

26/4/2007

(MAURIZIO LONGHI) - Bentornato secondo posto! Questa è la frase che urlano a ripetizione i tifosi del Napoli che hanno ritrovato il sorriso dopo le ultime apparizioni positive dei partenopei. Ora la squadra non vuole che questo entusiasmo che si è venuto a creare si perda così in fretta, nelle prossime due partite in casa contro Cesena e AlbinoLeffe bisogna fare bottino pieno. Le due trasferte vittoriose di Treviso e Frosinone hanno dato agli azzurri la consapevolezza della propria forza, si può fare risultato ovunque, basta avere grinta e spirito di sacrificio. Se al “Tenni” di Treviso il successo è arrivato grazie ad una prestazione maiuscola condita da tre gol, in Ciocaria si è sudato parecchio e i tre punti sono stati conquistati in virtù di una gemma di Trotta. Ma al di là di tutto, quel che conta sono le vittorie, due successi in trasferta alzano notevolmente il morale di una squadra, se poi ai risultati positivi si aggiungessero anche sprazzi di bel gioco sarebbe veramente l’optimum, però in questo momento servono solo i tre punti. Con l’entusiasmo ritrovato, c’è bisogno di ritornare a convincere al “San Paolo”, l’ultima volta non fu un bel vedere contro il Pescara, adesso ci si aspetta una super prestazione contro il Cesena. I romagnoli sono molto ostici, mister Castori ha dei problemi di formazione, comunque il fiore all’occhiello dei bianconeri porta il nome di N’Diaye Papa Waigo (alle prese con dei problemi muscolari), un attaccante che quest’anno sta mettendo in evidenza tutto il suo grande talento e sta incantando i tifosi bianconeri. È arrivata un’esplosione incredibile da parte sua, a Cesena ha trovato l’ambiente ideale per mostrare le sue qualità e adesso non vuole fermarsi ma la sua intenzione è quella di continuare a stupire. La sua caratteristica principale è la velocità, è dotato di uno scatto impressionante, è capace di fulminare qualsiasi difensore, quando parte diventa praticamente imprendibile. La pantera senegalese si sta annoverando tra i migliori attaccanti della cadetteria, molte squadre si stanno interessando a lui, sicuramente non gli mancano le offerte. Anche club prestigiosi hanno avanzato proposte per l’acquisto del suo cartellino, le maggiori interessate sembrano essere Roma, Palermo ed Empoli, poi per avere chiarezza bisogna aspettare la fine dei campionati in modo tale da poter parlare costantemente di calciomercato. Adesso il 23enne attaccante africano rivolge esclusivamente la sua attenzione a questo finale di stagione, finora ha siglato 14 gol, ma vuole incrementare il suo bottino anche per essere sempre utile alla squadra. Viene da una doppietta contro l’AlbinoLeffe, ma proprio nella gara contro i bergamaschi ha subito un lieve infortunio del quale bisogna valutare l’entità anche se non sembra nulla di grave. La sua carriera l’ha trascorsa prima indossando la maglia del Verona, con cui si è messo in luce fino all’esplosione avvenuta a Cesena. L’anno scorso, sempre con la maglia del Cesena, formava un attacco stellare in una squadra molto compatta che ha provato ad agguantare la serie A. C’era veramente di tutto in quel reparto offensivo in cui spiccavano le individualità di Bernacci e Ferreira Pinto, poi quest’estate l’attacco cesenate ha effettuato dei cambiamenti radicali. Negli anni precedenti ha avuto modo di dimostrare il suo grande potenziale con il Verona, e soprattutto nel suo ultimo anno veronese (2004/2005) ha dovuto combattere contro la concorrenza spietata di ottimi attaccanti come i vari Bogdani, Adailton, Myrtaj, Cossu e altri fior di giocatori, ma il suo spazio se l’è sempre ritagliato. Il suo nome è stato spesso accostato a quello del Napoli, sembrava che ci fosse un accordo per il suo passaggio in azzurro, poi puntualmente si è spenta l’intrigante voce di mercato. All’andata si è tolto la soddisfazione di segnare al Napoli, con un gol che è stato frutto della sua grande rapidità, sembra che abbia le ali al posto dei piedi, è una spina nel fianco per le difese avversarie. Non è certa la sua presenza in campo per la gara di sabato al “San Paolo”, ma alla fine dovrebbe farcela, i difensori del Napoli, memori anche della gara d’andata, dovranno stare molto attenti alle scorribande dell’attaccante senegalese cercando di limitarne le penetrazioni. Bisogna tenere sotto osservazione il numero 11 del Cesena a cui non dovranno essere concessi spazi, perché è lui l’elemento dal quale possono arrivare le maggiori insidie. Gli azzurri non possono rischiare, in casa è fondamentale conquistare i tre punti, perciò sabato si dovrà vincere per conservare il secondo posto, ora che la seconda piazza è stata riacciuffata non bisogna dilapidarla.
 


 

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