• CONFALONE: GRINTA E DINAMISMO PER LO SPEZIA •

1/3/2007

(MAURIZIO LONGHI) - La vittoria di Trieste ha riportato l’entusiasmo nell’ambiente del Napoli, perché dopo il pareggio con l’Arezzo si era avuta un po’ di tensione. Ma tutto questo ha stimolato l’orgoglio degli azzurri che sono riusciti a sbancare l’ostico campo della Triestina, con una prestazione da grande squadra. Ora che è tornato l’entusiasmo, bisognerà fare il possibile perché tutto rimanga così e migliori sempre di più. La partita di sabato prossimo contro lo Spezia è un importante banco di prova, si giocherà ancora a porte chiuse, non si sa per quanto tempo durerà questa infausta situazione (si prevede la riapertura agli abbonati in occasione della gara col Vicenza), ma il Napoli ha il compito di ripetere la bella prova che ha asfaltato la compagine friulana. Un’altra vittoria darebbe ancora più fiducia ad una squadra che punta alla promozione diretta, e anche se la Juve arriverà quasi sicuramente al primo posto, è d’obbligo provare a raggiungerla fin quando le forze lo concederanno. Con lo Spezia sarà dura, tra gli aquilotti di mister Soda, c’è un centrocampista del quale conoscendone le doti, è meglio che non gli si conceda molto spazio, perché con le sue caratteristiche potrebbe risultare un elemento di grande disturbo. Il giocatore a cui va la nostra attenzione è Simone Confalone, mediano di rottura emulo di Gattuso per la sua grande bravura nel recuperare un’infinità di palloni. Il 33enne riminese è un centrocampista completo, in campo diventa un leone, mostra una grinta innaturale alla quale riesce ad abbinare una buona qualità che gli permette di essere pericoloso anche in zona gol. Proprio quando si tratta di buttarsi in avanti alla ricerca della rete, non si tira mai indietro, anzi, la sua caparbietà fa in modo che possa colpire con una certa continuità, non a caso gli avversari hanno capito quanto dia fastidio e ritengono sia giusto limitarne le incursioni. Quest’anno si sta confermando ad alti livelli, ha il vizietto del gol, adesso è a quota 3 reti, ed è un elemento imprescindibile per i bianconeri. Inoltre è entrato nella storia dello Spezia per aver segnato un gol alla Juventus battendo il portiere campione del mondo, Gigi Buffon. Quella bella rete avrebbe potuto essere condita con una vittoria altrettanto storica, ma, proprio quando il pubblico del “Picco” stava già sognando ad occhi aperti, nei minuti finali del match quella rete di Nedved ha gelato un intero stadio. Ma comunque di quella partita resta la grandissima festa, una giornata indimenticabile, come lo sarà sicuramente per Confalone, che difficilmente dimenticherà la scena in cui ha trafitto Buffon con in sottofondo l’urlo di gioia di uno stadio letteralmente pieno di passione. Ma la squadra che lo ha portato alla ribalta è stata il Cesena, con cui ha trascorso degli anni fantastici. In Romagna ha mosso i primi passi, poi negli ultimi anni è esploso fino a diventare un pezzo pregiato. Nell’ultima stagione passata a Cesena (2004/2005) formava un centrocampo inossidabile composto da Salvetti, Ciaramitaro e Pestrin. Lui era il capitano della zona mediana cesenate, era diventato la bandiera del “Manuzzi”, rappresentava la grinta e la forza della squadra romagnola. Poi, l’anno scorso si è trasferito all’Arezzo, ma è rimasto sempre molto legato al Cesena, squadra che lo ha fatto sentire un giocatore vero. Con gli aretini ha vissuto un anno molto importante sfiorando l’impresa di centrare i play off, in un’altra stagione in cui si è esaltato, firmando, tra l’altro, anche 2 gol. Ora, però, è un giocatore dello Spezia e spera di togliersi tante soddisfazioni anche con la casacca dei liguri, finora il suo rendimento è ottimo. La formazione di Soda, punta alla salvezza, questo è anche l’obiettivo primario di Confalone, che vuole mettere tutta la sua esperienza a favore dei bianconeri. Il Napoli dovrà prestare attenzione alle sue penetrazioni in area, perché serve un successo e non ci si può distrarre, la voglia di restare nei primi due posti della classifica vale più di ogni altra cosa.
 

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