(MAURIZIO
LONGHI) - La vittoria di Trieste ha
riportato l’entusiasmo nell’ambiente del
Napoli, perché dopo il pareggio con l’Arezzo
si era avuta un po’ di tensione. Ma tutto
questo ha stimolato l’orgoglio degli azzurri
che sono riusciti a sbancare l’ostico campo
della Triestina, con una prestazione da
grande squadra. Ora che è tornato
l’entusiasmo, bisognerà fare il possibile
perché tutto rimanga così e migliori sempre
di più. La partita di sabato prossimo contro
lo Spezia è un importante banco di prova, si
giocherà ancora a porte chiuse, non si sa
per quanto tempo durerà questa infausta
situazione (si prevede la riapertura agli
abbonati in occasione della gara col
Vicenza), ma il Napoli ha il compito di
ripetere la bella prova che ha asfaltato la
compagine friulana. Un’altra vittoria
darebbe ancora più fiducia ad una squadra
che punta alla promozione diretta, e anche
se la Juve arriverà quasi sicuramente al
primo posto, è d’obbligo provare a
raggiungerla fin quando le forze lo
concederanno. Con lo Spezia sarà dura, tra
gli aquilotti di mister Soda, c’è un
centrocampista del quale conoscendone le
doti, è meglio che non gli si conceda molto
spazio, perché con le sue caratteristiche
potrebbe risultare un elemento di grande
disturbo. Il giocatore a cui va la nostra
attenzione è Simone Confalone, mediano di
rottura emulo di Gattuso per la sua grande
bravura nel recuperare un’infinità di
palloni. Il 33enne riminese è un
centrocampista completo, in campo diventa un
leone, mostra una grinta innaturale alla
quale riesce ad abbinare una buona qualità
che gli permette di essere pericoloso anche
in zona gol. Proprio quando si tratta di
buttarsi in avanti alla ricerca della rete,
non si tira mai indietro, anzi, la sua
caparbietà fa in modo che possa colpire con
una certa continuità, non a caso gli
avversari hanno capito quanto dia fastidio e
ritengono sia giusto limitarne le
incursioni. Quest’anno si sta confermando ad
alti livelli, ha il vizietto del gol, adesso
è a quota 3 reti, ed è un elemento
imprescindibile per i bianconeri. Inoltre è
entrato nella storia dello Spezia per aver
segnato un gol alla Juventus battendo il
portiere campione del mondo, Gigi Buffon.
Quella bella rete avrebbe potuto essere
condita con una vittoria altrettanto
storica, ma, proprio quando il pubblico del
“Picco” stava già sognando ad occhi aperti,
nei minuti finali del match quella rete di
Nedved ha gelato un intero stadio. Ma
comunque di quella partita resta la
grandissima festa, una giornata
indimenticabile, come lo sarà sicuramente
per Confalone, che difficilmente
dimenticherà la scena in cui ha trafitto
Buffon con in sottofondo l’urlo di gioia di
uno stadio letteralmente pieno di passione.
Ma la squadra che lo ha portato alla ribalta
è stata il Cesena, con cui ha trascorso
degli anni fantastici. In Romagna ha mosso i
primi passi, poi negli ultimi anni è esploso
fino a diventare un pezzo pregiato.
Nell’ultima stagione passata a Cesena
(2004/2005) formava un centrocampo
inossidabile composto da Salvetti,
Ciaramitaro e Pestrin. Lui era il capitano
della zona mediana cesenate, era diventato
la bandiera del “Manuzzi”, rappresentava la
grinta e la forza della squadra romagnola.
Poi, l’anno scorso si è trasferito
all’Arezzo, ma è rimasto sempre molto legato
al Cesena, squadra che lo ha fatto sentire
un giocatore vero. Con gli aretini ha
vissuto un anno molto importante sfiorando
l’impresa di centrare i play off, in
un’altra stagione in cui si è esaltato,
firmando, tra l’altro, anche 2 gol. Ora,
però, è un giocatore dello Spezia e spera di
togliersi tante soddisfazioni anche con la
casacca dei liguri, finora il suo rendimento
è ottimo. La formazione di Soda, punta alla
salvezza, questo è anche l’obiettivo
primario di Confalone, che vuole mettere
tutta la sua esperienza a favore dei
bianconeri. Il Napoli dovrà prestare
attenzione alle sue penetrazioni in area,
perché serve un successo e non ci si può
distrarre, la voglia di restare nei primi
due posti della classifica vale più di ogni
altra cosa.