• IL “GIOIELLINO” DEL PESCARA: CAROZZA •

22/11/2006

(MAURIZIO LONGHI) - Il Napoli contro il Pescara è chiamato a confermare quanto di buono prodotto in queste ultime partite che hanno fatto sì che la squadra di Reja conquistasse il primato in classifica. Sulla carta la trasferta abruzzese parrebbe una passeggiata, ma non è così, proprio queste piccole squadre in crisi sono le più pericolose, per cui gli azzurri dovranno comportarsi da grande squadra perché conquistare altri tre punti significherebbe restare saldamente in prima posizione. In questo momento il Pescara è in una crisi profonda dalla quale bisognerebbe fare i salti mortali per venirne fuori, ma tutte le squadre, nel momento in cui si ritrovano il Napoli di fronte, triplicano le forze e giocano la partita della vita. Gli adriatici avevano iniziato la stagione con l’obiettivo di restare il più lontano possibile dalle zone calde della classifica, missione fallita! Tutti puntavano sui gol degli attaccanti Ferrante e Martini. Il primo sembra la brutta copia dell’ariete ammirato qualche anno fa con la maglia del Torino, mentre per quanto riguarda l’ex attaccante del Frosinone bisogna dire che si sta dando molto da fare, ma da solo non può fare nulla. Chi sta stupendo un po’ tutta la cadetteria, è uno delle pochissime note positive di questo Pescara: Andrea Carozza, 21enne regista degli abruzzesi. I tifosi lo chiamano il “gioiellino” infatti è lui che infiamma il pubblico dell’Adriatico con le sue geometrie da grande giocatore. Nel suo repertorio ha grandi numeri da poter mostrare in qualsiasi circostanza, ma la sua arma letale è il tiro dalla distanza. Soprattutto diventa un pericolo ogni qualvolta c’è una punizione, perché è bravissimo sui calci da fermo, e li batte con una precisione da rimanere sbalorditi. Finora con suoi gol su punizione (ben 3) sta mostrando il lato positivo di un Pescara che a gennaio dovrà per forza di cose fare una mini-rivoluzione altrimenti si corre seriamente il rischio di retrocedere un’altra volta in serie C e stavolta è difficile che si venga ripescati. Carozza, ha una personalità invidiabile, e chissà che non diventi uno dei registi più forti del calcio italiano, le qualità ci sono tutte, forse in un futuro sentiremo parlare ancora un gran bene di questo ragazzo che è salito alla ribalta da un momento all’altro e continuando così vi resterà a lungo. Per il momento è molto attaccato alla maglia che indossa, visto che è un pescarese doc, sono già tanti anni che veste la casacca biancoazzurra (intervallati da un anno giocato nel Pisa) ma, benché fosse stato sempre inserito in prima squadra non ha mai avuto l’opportunità di mettersi in luce. Ora, sembrerebbe strano dire che se non ci fosse stato lui, il Pescara sarebbe posizionato davvero male in classifica. Non che ora la posizione degli abruzzesi sia tranquilla, tutt’altro, ma il metronomo della squadra di Amazzalorso è diventato l’indiscusso leader e ha preso in mano le redini del gioco. Sabato i partenopei dovranno fare molta attenzione e limitare al minimo indispensabile le sue giocate.
 

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