(MAURIZIO
LONGHI) - All’inizio della stagione il
Vicenza sembrava destinato a disputare un
campionato da vittima sacrificale, i
risultati stentavano ad arrivare e si erano
aperte le porte di una crisi quasi
irreparabile. Tutto faceva pensare ad una
rivoluzione per poter rimettersi in
carreggiata, ma per riprendersi non è stato
necessario fare stravolgimenti, perché tutto
è migliorato con l’arrivo di Angelo Gregucci
sulla panchina berica. Il tecnico pugliese è
subentrato a Camolese, i risultati non sono
arrivati subito, si era detto che si sarebbe
dovuto aspettare, così l’attesa si è
tramutata in oro e il Vicenza si è ripreso a
vista d’occhio. La classifica è cambiata
radicalmente, se prima si era invischiati
nella zona calda, adesso ci si ritrova in
una posizione piuttosto tranquilla che può
far guardare con maggiore prudenza alle
prossime gare. Soprattutto da quando è
iniziato il 2007, i biancorossi stanno
viaggiando a ritmi elevatissimi. Lo
straordinario periodo psico-fisico della
squadra veneta è stato suggellato nella gara
contro la Juventus, nella quale sotto di due
gol si è riusciti a pareggiare con una
grande prova di carattere. Attualmente gli
uomini di Gregucci sono in uno stato di
forma stratosferico, in questo momento
possono dare fastidio a chiunque, bisognerà
stare attenti perché la squadra sta facendo
buone cose, principalmente nel reparto
offensivo. Il Napoli, nella gara d’andata
allo stadio “Menti”, mentre stava
assaporando la vittoria, ha subito una beffa
nel finale per il gol di Cavalli che ha
regalato ai suoi un pareggio insperato. Per
gli azzurri la gara del “San Paolo” contro i
vicentini sarà anche l’occasione per
riscattare l’amare boccone ingoiato in quel
di Vicenza. I biancorossi non vogliono
interrompere questo grande momento cercando
di conquistare quanti più punti possibili,
ma il Napoli sarà intenzionato a ritornare
al successo dopo il pareggio di Rimini.
L’organico dei veneti è basato soprattutto
su giovani di talento, andiamo ad
analizzarlo.
DIFESA – In estate era stato acquistato un
portiere di grande valore per difendere la
porta biancorossa, ossia Matteo Guardalben,
il cui grave infortunio ha spianato le porte
a Zancopè che si sta ben comportando. Il
pacchetto arretrato è composto da quattro
uomini. Al centro Scardina e Cudini hanno il
compito di guidare la difesa. Il primo,
cresciuto nelle giovanili della Juventus,
negli ultimi tempi sta fornendo ottime
prestazioni, mentre il secondo è stato
acquistato a gennaio dall’Ascoli e sta
mettendo la sua esperienza a disposizione
della squadra. Però c’è un altro centrale
che gode della fiducia di mister Gregucci,
lui è Fissore che indossa da ben sei anni
questa maglia e finora sta facendo un
campionato all’altezza della situazione.
Sulla destra c’è Daniele Martinelli, 25enne
terzino che si è messo in luce giovanissimo
con la maglia del Torino. Sul versante
opposto agisce il greco Nastos,
fluidificante di sinistra che sta disputando
una grande stagione condita anche da due
gol. Ma il Vicenza può contare anche su
Emanuele Pesoli, difensore centrale di
grande affidamento, e sullo sloveno Viskovic,
esterno di sinistra prelevato in estate
dall’Hapoel Petah Tikva (formazione
israeliana).
CENTROCAMPO – Il punto di forza del
centrocampo del Vicenza è la spinta che
arriva dalle corsie laterali dove a destra
opera Cristian Raimondi, mentre sul versante
opposto la verve di Simone Padoin può creare
molte difficoltà. Quest’ultimo è un giovane
di belle speranze, ha 23enne ed ha notevoli
margini di miglioramento, invece per quanto
riguarda l’ex esterno dell’Arezzo, bisogna
dire che dopo un inizio di campionato al
fulmicotone sta perdendo un po’ di lucidità
ma il suo apporto è sempre prezioso. Nella
zona nevralgica del campo c’è una coppia di
mediani ben affiatata composta da Helguera e
Luca Rigoni. I due si completano a vicenda
perché da una parte lo spagnolo ha le
mansioni di fare legna a centrocampo,
dall’altra l’ex piacentino è propenso ad
organizzare il gioco. Nella rosa biancorossa
c’è un altro Rigoni, di nome fa Nicola, ha
16 anni ed è considerato un gioiellino sul
quale fare affidamento. Poi c’è un mediano
come Crovari che rappresenta un’arma per
Gregucci, anche perché conosce come le sue
tasche l’ambiente vicentino dato che questo
è il suo settimo anno in maglia biancorossa.
Ma il pericolo può arrivare anche da un ex
che a Napoli ha giocato una sola stagione ma
è riuscito a lasciare un buon ricordo di sé.
Lui è Nicola Zanini, che tormentato da
numerosi infortuni, non riesce mai a giocare
con continuità ma bisogna prenderlo in seria
considerazione. Non si sa se Vailatti
scenderà in campo contro il Napoli, l’ex
fantasista del Torino non sta passando un
buon momento, ma se dovesse far parte della
gara non bisognerà concedergli spazi.
ATTACCO – Se è stata fatta una risalita così
evidente in classifica, la maggior parte del
merito va dato al reparto d’attacco in cui
stanno venendo fuori anche giovani
talentuosi dal futuro assicurato. Ma il
perno dell’attacco porta il nome di Stefan
Schwoch, che i napoletani non
dimenticheranno mai, le bellezze che ha
prodotto insieme a Bellucci e Stellone
nell’anno della risalita in serie A del
Napoli di Novellino, saranno per sempre
impresse nelle menti dei partenopei.
Nonostante abbia ormai 38 anni, ha ancora
l’agilità di un ragazzino, la velocità è
sempre la stessa e i gol non tardano ad
arrivare (8 le reti realizzate finora).
Comunque facendo riferimento a giovani di
belle speranze, non si può non notare la
classe di due ragazzini con un futuro roseo
davanti. Si tratta di Salvatore Foti e
Gabriele Paonessa. Quest’ultimo è un
trequartista di 19 anni con una classe
davvero sopraffina e gli attende sicuramente
una carriera brillante, mentre il primo vede
la porta in una maniera impressionante e con
i suoi 18 anni può già sognare ad occhi
aperti. Un altro bomber giovane (23 anni) è
Zeytulayev, arrivato a gennaio dal Genoa, ma
finora non si è ancora adattato negli schemi
di Gregucci. Attenzione, invece, a Cavalli,
l’ex bomber del Cesena all’andata segnò il
gol che bloccò il Napoli sul pari in quel di
Vicenza, ed è un attaccante che in area va
tenuto a bada come si deve.
Per il Napoli quella di martedì sarà
l’occasione per continuare la marcia
positiva, si cercherà di dare un’altra
soddisfazione ai fedelissimi partenopei che
si augurano di vedere la propria squadra
lanciarsi verso il primato. Il Vicenza verrà
al “San Paolo” sperando di uscire almeno con
un punticino in tasca, ma in questo momento
gli azzurri sono ben consci che non si potrà
sbagliare e servirà soltanto un risultato:
la vittoria.