• LA SERIE B AI RAGGI X •

4/9/2006

(ALESSANDRO CARADOLFO) - Sta per concludersi l'ennesima tribolata estate, fatta di scandali, sentenze, ricorsi e "pericolose" conciliazioni, e, per grazia divina, entra nel vivo il caro vecchio (e rispettabilissimo!) calcio giocato. Il campionato di serie B, in particolare, si presenta come un torneo dai contenuti tecnici notevoli, accompagnato da un prestigio di poco inferiore a quello della massima serie e ricco di Campioni (o presunti tali!) più o meno preparati all'inedita esperienza della cadetteria. Che campionato sarà? Beh, impossibile decifrarne l'esatto andamento, ma alcuni segnali è possibile raccoglierli a margine di un ricchissimo Calciomercato, e di un pre-campionato come al solito entusiasmante. In un'ipotetica griglia di partenza, appare d'obbligo posizionare la madre delle nobili decadute in primissima fila: la Juventus. Squadra ricca di fuoriclasse, caduti dall'Olimpo del calcio, e, a detta di tutti, capaci di condurre la Vecchia Signora ad un facile Trionfo (?)nonostante i 17 punti di penalizzazione. I vari Buffon, Del Piero, Trezeguet, Nedved, Camoranesi, Bojinov, rappresentano un patrimonio tecnico indiscutibile anche se in difesa l'organico sembra accusare qualche preoccupante carenza. Vedremo! C'è però un'incognita che potrebbe minare il cammino della Corazzata, rendendolo un tormento da girone Dantesco: la mancanza di motivazioni in alcuni calciatori di spicco (Camoranesi docet!). La B ci insegna che la fame di arrivare è componente fondamentale per il successo finale ed aver trattenuto atleti scontenti, anziché rimpiazzarli con gente motivata, può essere il vero nemico dell'armata bianconera.
Appena dietro la Juve c'è il Napoli. Pier Paolo Marino è stato di parola: pochi rinforzi, ma di grandissima qualità. L'innesto di calciatori come Bucchi, De Zerbi, Cannavaro, Domizzi, Dalla Bona (in attesa di verificare le qualità del talentino Garics) hanno notevolmente innalzato il livello tecnico della compagine partenopea, già preparata da un campionato di C vinto con largo margine. Certo, qualche preoccupazione nasce dalla batteria delle "seconde linee", in particolare a centrocampo. Ma se gli uomini di Reja metabolizzeranno bene ed in fretta il nuovo modulo, il team del patron De Laurentiis, reciterà un ruolo importante in un campionato lungo e faticoso come quello di B. Il messaggio che pre-campionato e Coppa Italia hanno tracciato è chiaro: difesa solida ed attacco devastante. Al campo, dunque, l'arduo responso.
In seconda fila, troviamo un gruppetto di pretendenti, tra cui Genoa e Bologna (altre nobili in disgrazia), Rimini, Mantova e Piacenza. In casa dei felsinei l'entusiasmo non è tantissimo, vuoi per l'esito dei tormentoni giudiziari estivi che non hanno restituito al club di Cazzola la serie A scippata due anni or sono, vuoi per una campagna acquisti tutt'altro che esaltante. Il vero colpo è la conferma di Bellucci, anche se non vanno trascurati gli acquisti dei figliol prodighi Castellini ed Antonioli. Occhio comunque al genietto Meghni, che se accetta la B può diventare determinante.
Il Genoa si è assicurato calciatori di indubbio valore, come Adailton, Bega, De Rosa e Milanetto. Lo stesso Figueroa è calciatore dalle indiscusse qualità, ma è reduce da un grave infortunio, e non sarà disponibile prima di Dicembre; dunque, un'incognita.
Il Rimini, si è mossa benissimo sul mercato, dando l'impressione di poter seriamente insidiare i candidati principi alla promozione. Talvolta, un mix di classe(Jeda, Ricchiuti, Regonesi, Vitiello e Pagano) temperamento (Cristiano, Barusso) ed entusiasmo (in riviera non manca di certo!) può risultare quello giusto.
Il Mantova ed il Piacenza nel segno della continuità. Stessi tecnici, stessa parola d'ordine: disciplina tattica, agonismo e solidità. Occhio a Cacia e Bernacci, che i gol ce l'hanno nel sangue.
Più defilate troviamo il Brescia (mercato in entrata davvero scarno) affidato alle cure del talentuoso Mister Somma, il Treviso, il Bari (Di Vicino può essere l'uomo giusto nel posto giusto) il Modena, il Lecce (c'è l'incognita Zeman) ed il Crotone di Mister Gustinetti dalle grandissime potenzialità offensive.
Le altre lotteranno per conservare un posto al sole. Duro il compito per le neo-promosse Spezia e Frosinone (ottimo il colpo Lodi), per l'Albinoleffe di Mondonico, per l'Arezzo penalizzato di Antonio Conte (anche se è da applausi la riconferma di Floro Flores) per Triestina, Verona, Vicenza, Cesena e Pescara, compagini uscite indebolite (chi più e chi meno) dalla sessione estiva di Mercato. Forse sbaglieremo, ma per loro sarà dura tener testa a squadre attrezzatissime, costruite per calarsi in quello che sarà, probabilmente, il torneo di B più vincente, seguito ed interessante della storia.

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