(ALESSANDRO CARADOLFO) - Sta
per concludersi l'ennesima tribolata
estate, fatta di scandali, sentenze,
ricorsi e "pericolose"
conciliazioni, e, per grazia divina,
entra nel vivo il caro vecchio (e
rispettabilissimo!) calcio giocato.
Il campionato di serie B, in
particolare, si presenta come un
torneo dai contenuti tecnici
notevoli, accompagnato da un
prestigio di poco inferiore a quello
della massima serie e ricco di
Campioni (o presunti tali!) più o
meno preparati all'inedita
esperienza della cadetteria. Che
campionato sarà? Beh, impossibile
decifrarne l'esatto andamento, ma
alcuni segnali è possibile
raccoglierli a margine di un
ricchissimo Calciomercato, e di un
pre-campionato come al solito
entusiasmante. In un'ipotetica
griglia di partenza, appare
d'obbligo posizionare la madre delle
nobili decadute in primissima fila:
la Juventus. Squadra ricca di
fuoriclasse, caduti dall'Olimpo del
calcio, e, a detta di tutti, capaci
di condurre la Vecchia Signora ad un
facile Trionfo (?)nonostante i 17
punti di penalizzazione. I vari
Buffon, Del Piero, Trezeguet, Nedved,
Camoranesi, Bojinov, rappresentano
un patrimonio tecnico indiscutibile
anche se in difesa l'organico sembra
accusare qualche preoccupante
carenza. Vedremo! C'è però
un'incognita che potrebbe minare il
cammino della Corazzata, rendendolo
un tormento da girone Dantesco: la
mancanza di motivazioni in alcuni
calciatori di spicco (Camoranesi
docet!). La B ci insegna che la fame
di arrivare è componente
fondamentale per il successo finale
ed aver trattenuto atleti scontenti,
anziché rimpiazzarli con gente
motivata, può essere il vero nemico
dell'armata bianconera.
Appena dietro la Juve c'è il Napoli.
Pier Paolo Marino è stato di parola:
pochi rinforzi, ma di grandissima
qualità. L'innesto di calciatori
come Bucchi, De Zerbi, Cannavaro,
Domizzi, Dalla Bona (in attesa di
verificare le qualità del talentino
Garics) hanno notevolmente innalzato
il livello tecnico della compagine
partenopea, già preparata da un
campionato di C vinto con largo
margine. Certo, qualche
preoccupazione nasce dalla batteria
delle "seconde linee", in
particolare a centrocampo. Ma se gli
uomini di Reja metabolizzeranno bene
ed in fretta il nuovo modulo, il
team del patron De Laurentiis,
reciterà un ruolo importante in un
campionato lungo e faticoso come
quello di B. Il messaggio che
pre-campionato e Coppa Italia hanno
tracciato è chiaro: difesa solida ed
attacco devastante. Al campo,
dunque, l'arduo responso.
In seconda fila, troviamo un
gruppetto di pretendenti, tra cui
Genoa e Bologna (altre nobili in
disgrazia), Rimini, Mantova e
Piacenza. In casa dei felsinei
l'entusiasmo non è tantissimo, vuoi
per l'esito dei tormentoni
giudiziari estivi che non hanno
restituito al club di Cazzola la
serie A scippata due anni or sono,
vuoi per una campagna acquisti tutt'altro
che esaltante. Il vero colpo è la
conferma di Bellucci, anche se non
vanno trascurati gli acquisti dei
figliol prodighi Castellini ed
Antonioli. Occhio comunque al
genietto Meghni, che se accetta la B
può diventare determinante.
Il Genoa si è assicurato calciatori
di indubbio valore, come Adailton,
Bega, De Rosa e Milanetto. Lo stesso
Figueroa è calciatore dalle
indiscusse qualità, ma è reduce da
un grave infortunio, e non sarà
disponibile prima di Dicembre;
dunque, un'incognita.
Il Rimini, si è mossa benissimo sul
mercato, dando l'impressione di
poter seriamente insidiare i
candidati principi alla promozione.
Talvolta, un mix di classe(Jeda,
Ricchiuti, Regonesi, Vitiello e
Pagano) temperamento (Cristiano,
Barusso) ed entusiasmo (in riviera
non manca di certo!) può risultare
quello giusto.
Il Mantova ed il Piacenza nel segno
della continuità. Stessi tecnici,
stessa parola d'ordine: disciplina
tattica, agonismo e solidità. Occhio
a Cacia e Bernacci, che i gol ce
l'hanno nel sangue.
Più defilate troviamo il Brescia
(mercato in entrata davvero scarno)
affidato alle cure del talentuoso
Mister Somma, il Treviso, il Bari
(Di Vicino può essere l'uomo giusto
nel posto giusto) il Modena, il
Lecce (c'è l'incognita Zeman) ed il
Crotone di Mister Gustinetti dalle
grandissime potenzialità offensive.
Le altre lotteranno per conservare
un posto al sole. Duro il compito
per le neo-promosse Spezia e
Frosinone (ottimo il colpo Lodi),
per l'Albinoleffe di Mondonico, per
l'Arezzo penalizzato di Antonio
Conte (anche se è da applausi la
riconferma di Floro Flores) per
Triestina, Verona, Vicenza, Cesena e
Pescara, compagini uscite indebolite
(chi più e chi meno) dalla sessione
estiva di Mercato. Forse
sbaglieremo, ma per loro sarà dura
tener testa a squadre
attrezzatissime, costruite per
calarsi in quello che sarà,
probabilmente, il torneo di B più
vincente, seguito ed interessante
della storia.