• L’AVVERSARIO: SCOPRIAMO L’AREZZO •

18/9/2006

(ALESSANDRO CARADOLFO) - Il prossimo avversario del Napoli è uno dei sei club coinvolti nel maxi processo su Calciopoli: l’Arezzo. La società del presidente Mancini si è vista infliggere una penalizzazione di "ben" sei punti (in attesa dei grandi sconti in sede di arbitrato) che ne ridimensionano le ambizioni, costringendo la compagine toscana a lottare con ogni mezzo per raggiungere una tranquilla promozione. Il mercato ha detto poco o nulla, se si eccettua la “forzata” conferma del gioiellino napoletano Antonio Floro Flores.
Una prima novità la troviamo, però, tra i pali, che saranno difesi dall’estremo spagnolo Nicolas Bremec, atleta con ben 3 anni di esperienza in categorie inferiori (C1 e C2, con la Carrarese). Non il massimo per sicurezza e stile. In difesa l’unico volto nuovo è quello di Ernesto Terra, centrale di forte temperamento, bravissimo nel gioco aereo (5 goal per lui 2 stagioni or sono col Pescara), un po’ meno nell’impostare la manovra. A destra troviamo il vecchio Galeoto, terzino con spiccate attitudini offensive acquistato lo scorso Gennaio dal Treviso; un elemento da tenere d’occhio per la sua capacità di trasformarsi in vero e proprio attaccante aggiunto. L’altro centrale è un ex (non molto rimpianto): Mirko Conte. Grande esperienza in cadetteria e grandissima personalità, il “rosso” ex pupillo di Mutti, è senz’altro il vero leader del reparto. A sinistra, c’è un altro ex, Stefano Lombardi (a Napoli nella stagione della promozione in A con Novellino), con caratteristiche analoghe all’omologo Savini: poche concessioni in fase di spinta e tanta sostanza a presidio dell’out mancino.

A protezione del pacchetto arretrato agisce Di Donato. Calciatore dalle indiscusse qualità tecniche e tattiche, è il vero fulcro della squadra amaranto, un punto di riferimento importantissimo per i compagni e per il tecnico Antonio Conte. Dieci metri più avanti, il debuttante tecnico leccese ed ex mediano della Juve gioca con un quartetto (a ridosso dell’unica punta). A destra, troviamo il brasiliano Bondi (ex Messina, Teramo e Salernitana), tutto mancino e buona tecnica; il 25enne di Sao Joao è uomo dell’ultimo passaggio che spesso si accentra per favorire le scorribande del sempreverde Galeoto; nel mezzo agiscono Bricca e Roselli, giovani elementi di qualità e (soprattutto) quantità, dotati di corsa e fisico ma senza grossa esperienza; a sinistra, il nostro Grava dovrà vedersela con l’esterno Croce, ex Pescara, cui non difettano corsa e tecnica. Occhio ai possibili innesti dell’esterno Chiappara e del centrale Goretti (un altro ex!).
In avanti il solo Floro Flores a far il bello ed il cattivo tempo. Deluso dal mancato salto in serie A, il talentino del Rione Traiano sta dimostrando grandissima personalità, oltre che qualità da bomber navigato, sobbarcandosi il peso dell’intero reparto con incredibile disinvoltura e maturità. Il presidente Mancini (si dice!) gli avrebbe promesso di cederlo a Gennaio; intanto, l’ex pupillo di Zemam non si scoraggia né si distrae: resta lui il pericolo numero uno dei toscani.
 

INDIETRO