(ALESSANDRO CARADOLFO) - Il
prossimo avversario del Napoli è uno
dei sei club coinvolti nel maxi
processo su Calciopoli: l’Arezzo. La
società del presidente Mancini si è
vista infliggere una penalizzazione
di "ben" sei punti (in attesa dei
grandi sconti in sede di arbitrato)
che ne ridimensionano le ambizioni,
costringendo la compagine toscana a
lottare con ogni mezzo per
raggiungere una tranquilla
promozione. Il mercato ha detto poco
o nulla, se si eccettua la “forzata”
conferma del gioiellino napoletano
Antonio Floro Flores.
Una prima novità la troviamo, però,
tra i pali, che saranno difesi
dall’estremo spagnolo Nicolas Bremec,
atleta con ben 3 anni di esperienza
in categorie inferiori (C1 e C2, con
la Carrarese). Non il massimo per
sicurezza e stile. In difesa l’unico
volto nuovo è quello di Ernesto
Terra, centrale di forte
temperamento, bravissimo nel gioco
aereo (5 goal per lui 2 stagioni or
sono col Pescara), un po’ meno
nell’impostare la manovra. A destra
troviamo il vecchio Galeoto, terzino
con spiccate attitudini offensive
acquistato lo scorso Gennaio dal
Treviso; un elemento da tenere
d’occhio per la sua capacità di
trasformarsi in vero e proprio
attaccante aggiunto. L’altro
centrale è un ex (non molto
rimpianto): Mirko Conte. Grande
esperienza in cadetteria e
grandissima personalità, il “rosso”
ex pupillo di Mutti, è senz’altro il
vero leader del reparto. A sinistra,
c’è un altro ex, Stefano Lombardi (a
Napoli nella stagione della
promozione in A con Novellino), con
caratteristiche analoghe all’omologo
Savini: poche concessioni in fase di
spinta e tanta sostanza a presidio
dell’out mancino.
A protezione del pacchetto arretrato
agisce Di Donato. Calciatore dalle
indiscusse qualità tecniche e
tattiche, è il vero fulcro della
squadra amaranto, un punto di
riferimento importantissimo per i
compagni e per il tecnico Antonio
Conte. Dieci metri più avanti, il
debuttante tecnico leccese ed ex
mediano della Juve gioca con un
quartetto (a ridosso dell’unica
punta). A destra, troviamo il
brasiliano Bondi (ex Messina, Teramo
e Salernitana), tutto mancino e
buona tecnica; il 25enne di Sao Joao
è uomo dell’ultimo passaggio che
spesso si accentra per favorire le
scorribande del sempreverde Galeoto;
nel mezzo agiscono Bricca e Roselli,
giovani elementi di qualità e
(soprattutto) quantità, dotati di
corsa e fisico ma senza grossa
esperienza; a sinistra, il nostro
Grava dovrà vedersela con l’esterno
Croce, ex Pescara, cui non difettano
corsa e tecnica. Occhio ai possibili
innesti dell’esterno Chiappara e del
centrale Goretti (un altro ex!).
In avanti il solo Floro Flores a far
il bello ed il cattivo tempo. Deluso
dal mancato salto in serie A, il
talentino del Rione Traiano sta
dimostrando grandissima personalità,
oltre che qualità da bomber
navigato, sobbarcandosi il peso
dell’intero reparto con incredibile
disinvoltura e maturità. Il
presidente Mancini (si dice!) gli
avrebbe promesso di cederlo a
Gennaio; intanto, l’ex pupillo di
Zemam non si scoraggia né si
distrae: resta lui il pericolo
numero uno dei toscani.