(MAURIZIO LONGHI) - Già da prima che
incominciasse la stagione molti additavano
il Rimini come la sorpresa del campionato,
ora è passato un intero girone d’andata e
siamo entrati nella fase più importante,
quella in cui non si può sbagliare, ma la
domanda è la seguente: come sono stati
finora i risultati della compagine
romagnola? Ad inizio anno sono state
rispettate le aspettative, il Rimini ha
viaggiato da grande squadra e già alla prima
giornata è riuscito a fare un’impresa
memorabile bloccando la Juventus sul pari.
Poi una sequela di risultati positivi
conditi da superbe prestazioni, hanno
“catapultato” il Rimini al primo posto al
momento delle festività natalizie. Però,
soprattutto dopo la lunga pausa invernale,
la squadra di
Acori si è un po’ disorientata
perdendo posizioni importanti. Adesso la
situazione non è delle migliori, se fino a
qualche settimana fa la zona play off
sembrava in pugno, da ora in avanti
bisognerà guardarsi alle spalle perchè ci
sono molte squadre che puntano a giocarsi le
proprie carte. In quanto a gioco il Rimini è
davvero bello da vedere, mister Acori allena
da ben 5 anni questa squadra ed è riuscito a
darle una quadratura ben precisa facendo in
modo che esprima un gran calcio. La partita
d’andata giocata al “San Paolo”, è stata
molto intensa, ed ha visto il Napoli
vittorioso di misura in virtù della rete di
De Zerbi. Comunque, l’obiettivo del Rimini è
quello di entrare nei play off, con questo
organico si può essere più che ottimisti,
bisognerà trovare lo smalto giusto, solo
così si potrà continuare a sognare. La
trasferta riminese sarà da prendere con le
molle per gli azzurri, i biancorossi
vorranno ritornare a mietere punti, hanno
dei giocatori che in cadetteria fanno la
differenza.
DIFESA – Il padrone della porta del
Rimini è Handanovic. Il 23enne portiere
sloveno, dopo aver passato una stagione non
esaltante l’anno scorso con la maglia del
Treviso, si sta riscattando con i
biancorossi. Mister Acori sembra che voglia
restare fedele al suo tanto caro 4-2-3-1, ed
in difesa punta molto sulla spinta dei
terzini. A destra agisce Vitiello,
fluidificante nativo di Scafati, seguito a
lungo dal Napoli, che si è messo in luce con
la maglia del Vicenza. Sulla corsia mancina,
invece, c’è un altro giocatore che non
disdegna la fase offensiva, ossia Regonesi.
L’ex terzino dell’AlbinoLeffe, possiede un
sinistro fulminante ed il suo pezzo forte
sono i calci di punizioni per i quali
diventa un pericolo costante. Nella zona
centrale non ci sono titolari inamovibili,
in ogni turno c’è qualche ballottaggio: chi
dà la sensazione di prendere in mano le
redini della difesa riminese è Peccarisi che
sta disputando un buon campionato al cui
fianco sembra che si stia facendo largo l’ex
crotonese Porchia. Gli altri centrali a
disposizione del Rimini sono out per
infortunio, è il caso di Digao, fratellino
del fantasista del Milan Kaka, e
dell’esperto Milone.
CENTROCAMPO – La zona mediana del
Rimini è composta da due mediani di rottura,
per poi avere tre mezze punte in grado di
svariare sul fronte offensivo non dando
punti di riferimento. Per quanto riguarda i
due “mastini”, bisogna ricordare che con
l’infortunio occorso a Barusso, la società
nel mercato di gennaio non è stata a
guardare e si è aggiudicata le prestazioni
di Alfredo Cardinale, un regista che dà
ampie garanzie. A completare i due di
centrocampo insieme al mediano avellinese,
anche qui Acori decide spesso all’ultimo
istante chi mandare in campo dal momento che
c’è l’ex napoletano Cristiano che offre
quantità e qualità al centrocampo, mentre,
Cascione è molto pericoloso per essere un
giocatore eclettico, e Tasso è quel classico
“rubapalloni” adatto a spezzare il gioco,
chi sarà il prescelto? Una cosa è certa,
formare il duo in mezzo al campo richiede un
grande dispendio di energie, perché c’è
sempre un gran lavoro da fare in quanto
bisogna ricoprire ma nello stesso tempo
anche far ripartire le azioni. Però è un
lavoro che vale tanto, perché poi a dare
maestria alla squadra ci pensa il terzetto
delle meraviglie a supporto di un unico
bomber. Questo trio presenta giocatori che
in cadetteria possono scollinare, si dovrà
vedere chi scenderà dal primo minuto in
vista della gara contro il Napoli, ma
chiunque partirà sarà difficile da
contenere. A destra dovrebbe fare capolino
un’altra vecchia conoscenza del Napoli vale
a dire Baccin (cognato di Trotta), che ad
inizio di stagione giocava spesso e
volentieri come terzino destro, mentre
adesso ha avanzato di qualche metro il suo
raggio d’azione operando da esterno
d’attacco. Centralmente a creare scompigli
nelle difese avversarie, c’è quel peperino
di Ricchiuti, il quale è un fantasista da
temere particolarmente per la sua vivacità e
la grande attitudine al gol. Sulla sinistra,
invece, c’è una vera e propria sorpresa che
risponde al nome di Valiani, un esterno
molto rapido capace di poter seminare panico
a qualunque retroguardia. Però ad insistere
per avere un posto da titolare c’è Pagano,
che non ci sta a guardare i suoi compagni
dalla panchina ed ha l’intenzione di
ritornare a vestire la maglia da titolare.
Occhio anche a Bischeri, che il Napoli già
ha avuto modo di affrontare lo scorso anno,
in quanto il grossetano prima di approdare
in Romagna ha trascorso anni importanti con
la Massese.
ATTACCO – Tutto ruota tra i piedi del
bomber che avrà il privilegio di beneficiare
degli assist e delle invenzioni dei
fantasisti alle sue spalle. Anche in questo
caso sono da verificare le scelte che
adotterà Acori. Solitamente a prendere in
mano la squadra ci pensa il brasiliano Jeda,
ma lui non è proprio una punta di peso e
viene spesso arretrato di qualche metro
facendolo agire tra i fantasisti. Se questo
dovesse avvenire anche sabato contro il
Napoli, a caricarsi la squadra sulle spalle
sarà Moscardelli, un asso nella manica del
Rimini. L’ex centravanti della Triestina è
un bomber di razza, quando scende in campo
sa essere fatale per la sua incredibile
progressione, questo è il motivo per cui
viene spesso risparmiato inizialmente per
poi farlo entrare quando gli avversari sono
a corto di fiato. Lì davanti non è
assolutamente da sottovalutare il giovane
Matri (classe ’84), attaccante scuola Milan
sul quale si punta molto per il futuro.
Il Napoli dovrà tenere gli occhi bene aperti
perché il Rimini, soprattutto quando gioca
tra le mura amiche, è una squadra che non fa
sconti, per sperare di agganciare il
famigerato primo posto bisogna provare a
fare il colpo grosso in Romagna, non sarà
facile, ma per conquistare la promozione è
giusto che si facciano i salti mortali.