• L’AVVERSARIO – SCOPRIAMO IL RIMINI •

8/3/2007

(MAURIZIO LONGHI) - Già da prima che incominciasse la stagione molti additavano il Rimini come la sorpresa del campionato, ora è passato un intero girone d’andata e siamo entrati nella fase più importante, quella in cui non si può sbagliare, ma la domanda è la seguente: come sono stati finora i risultati della compagine romagnola? Ad inizio anno sono state rispettate le aspettative, il Rimini ha viaggiato da grande squadra e già alla prima giornata è riuscito a fare un’impresa memorabile bloccando la Juventus sul pari. Poi una sequela di risultati positivi conditi da superbe prestazioni, hanno “catapultato” il Rimini al primo posto al momento delle festività natalizie. Però, soprattutto dopo la lunga pausa invernale, la squadra di Acori si è un po’ disorientata perdendo posizioni importanti. Adesso la situazione non è delle migliori, se fino a qualche settimana fa la zona play off sembrava in pugno, da ora in avanti bisognerà guardarsi alle spalle perchè ci sono molte squadre che puntano a giocarsi le proprie carte. In quanto a gioco il Rimini è davvero bello da vedere, mister Acori allena da ben 5 anni questa squadra ed è riuscito a darle una quadratura ben precisa facendo in modo che esprima un gran calcio. La partita d’andata giocata al “San Paolo”, è stata molto intensa, ed ha visto il Napoli vittorioso di misura in virtù della rete di De Zerbi. Comunque, l’obiettivo del Rimini è quello di entrare nei play off, con questo organico si può essere più che ottimisti, bisognerà trovare lo smalto giusto, solo così si potrà continuare a sognare. La trasferta riminese sarà da prendere con le molle per gli azzurri, i biancorossi vorranno ritornare a mietere punti, hanno dei giocatori che in cadetteria fanno la differenza.
DIFESA – Il padrone della porta del Rimini è Handanovic. Il 23enne portiere sloveno, dopo aver passato una stagione non esaltante l’anno scorso con la maglia del Treviso, si sta riscattando con i biancorossi. Mister Acori sembra che voglia restare fedele al suo tanto caro 4-2-3-1, ed in difesa punta molto sulla spinta dei terzini. A destra agisce Vitiello, fluidificante nativo di Scafati, seguito a lungo dal Napoli, che si è messo in luce con la maglia del Vicenza. Sulla corsia mancina, invece, c’è un altro giocatore che non disdegna la fase offensiva, ossia Regonesi. L’ex terzino dell’AlbinoLeffe, possiede un sinistro fulminante ed il suo pezzo forte sono i calci di punizioni per i quali diventa un pericolo costante. Nella zona centrale non ci sono titolari inamovibili, in ogni turno c’è qualche ballottaggio: chi dà la sensazione di prendere in mano le redini della difesa riminese è Peccarisi che sta disputando un buon campionato al cui fianco sembra che si stia facendo largo l’ex crotonese Porchia. Gli altri centrali a disposizione del Rimini sono out per infortunio, è il caso di Digao, fratellino del fantasista del Milan Kaka, e dell’esperto Milone.
CENTROCAMPO – La zona mediana del Rimini è composta da due mediani di rottura, per poi avere tre mezze punte in grado di svariare sul fronte offensivo non dando punti di riferimento. Per quanto riguarda i due “mastini”, bisogna ricordare che con l’infortunio occorso a Barusso, la società nel mercato di gennaio non è stata a guardare e si è aggiudicata le prestazioni di Alfredo Cardinale, un regista che dà ampie garanzie. A completare i due di centrocampo insieme al mediano avellinese, anche qui Acori decide spesso all’ultimo istante chi mandare in campo dal momento che c’è l’ex napoletano Cristiano che offre quantità e qualità al centrocampo, mentre, Cascione è molto pericoloso per essere un giocatore eclettico, e Tasso è quel classico “rubapalloni” adatto a spezzare il gioco, chi sarà il prescelto? Una cosa è certa, formare il duo in mezzo al campo richiede un grande dispendio di energie, perché c’è sempre un gran lavoro da fare in quanto bisogna ricoprire ma nello stesso tempo anche far ripartire le azioni. Però è un lavoro che vale tanto, perché poi a dare maestria alla squadra ci pensa il terzetto delle meraviglie a supporto di un unico bomber. Questo trio presenta giocatori che in cadetteria possono scollinare, si dovrà vedere chi scenderà dal primo minuto in vista della gara contro il Napoli, ma chiunque partirà sarà difficile da contenere. A destra dovrebbe fare capolino un’altra vecchia conoscenza del Napoli vale a dire Baccin (cognato di Trotta), che ad inizio di stagione giocava spesso e volentieri come terzino destro, mentre adesso ha avanzato di qualche metro il suo raggio d’azione operando da esterno d’attacco. Centralmente a creare scompigli nelle difese avversarie, c’è quel peperino di Ricchiuti, il quale è un fantasista da temere particolarmente per la sua vivacità e la grande attitudine al gol. Sulla sinistra, invece, c’è una vera e propria sorpresa che risponde al nome di Valiani, un esterno molto rapido capace di poter seminare panico a qualunque retroguardia. Però ad insistere per avere un posto da titolare c’è Pagano, che non ci sta a guardare i suoi compagni dalla panchina ed ha l’intenzione di ritornare a vestire la maglia da titolare. Occhio anche a Bischeri, che il Napoli già ha avuto modo di affrontare lo scorso anno, in quanto il grossetano prima di approdare in Romagna ha trascorso anni importanti con la Massese.
ATTACCO – Tutto ruota tra i piedi del bomber che avrà il privilegio di beneficiare degli assist e delle invenzioni dei fantasisti alle sue spalle. Anche in questo caso sono da verificare le scelte che adotterà Acori. Solitamente a prendere in mano la squadra ci pensa il brasiliano Jeda, ma lui non è proprio una punta di peso e viene spesso arretrato di qualche metro facendolo agire tra i fantasisti. Se questo dovesse avvenire anche sabato contro il Napoli, a caricarsi la squadra sulle spalle sarà Moscardelli, un asso nella manica del Rimini. L’ex centravanti della Triestina è un bomber di razza, quando scende in campo sa essere fatale per la sua incredibile progressione, questo è il motivo per cui viene spesso risparmiato inizialmente per poi farlo entrare quando gli avversari sono a corto di fiato. Lì davanti non è assolutamente da sottovalutare il giovane Matri (classe ’84), attaccante scuola Milan sul quale si punta molto per il futuro.
Il Napoli dovrà tenere gli occhi bene aperti perché il Rimini, soprattutto quando gioca tra le mura amiche, è una squadra che non fa sconti, per sperare di agganciare il famigerato primo posto bisogna provare a fare il colpo grosso in Romagna, non sarà facile, ma per conquistare la promozione è giusto che si facciano i salti mortali.

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