• L'AVVERSARIO: SCOPRIAMO IL TREVISO •

6/9/2006

(ALESSANDRO CARADOLFO) - Il prossimo avversario del Napoli è reduce da una disastrosa stagione in massima serie, culminata con una retrocessione in serie B che sembra aver lasciato il segno. I tifosi non hanno dimenticato le umiliazioni del recente passato, il presidente Setten aveva lanciato propositi di abbandono ed il Calciomercato è stato tutt'altro che esaltante. In panchina, l'ex calciatore e capitano biancoceleste Bortoluzzi conosce benissimo l'ambiente, ma la scarsa esperienza, alla lunga, potrebbe risultare decisiva per le sorti del club. In campo l'undici trevigiano dovrebbe schierarsi con Avramov (appena prelevato dalla Fiorentina) tra i pali, ed un quartetto difensivo composto dall'uruguagio Valdez, Viali, Cottafava e dal giovane Giuliatto. La velocità non sembra essere il punto di forza dei due centrali: Viali e Cottafava. Due giganti dai piedi non proprio dolci, abili nel gioco aereo ma fortemente vulnerabili nelle giocate in velocità e negli uno-contro-uno. I due esterni hanno caratteristiche piuttosto offensive, accompagnando sovente la manovra d'attacco alla ricerca di quella superiorità numerica sulle corsie esterne che il Napoli potrebbe soffrire.
Sulla mediana agiranno, da destra a sinistra, lo slovacco Vascak (un vero e
proprio attaccante aggiunto), il belga Baseggio (dal cuore napoletano), Gissi (deputato al lavoro sporco) e Quadrini (uno specialista della fascia con tanta serie C alle spalle). Gli esterni giocano abbastanza alti, combianando spesso interessanti giocate con i laterali difensivi. L'ordine, infatti, è categorico: arrivare al cross per i due specialisti dell'area di rigore: Fava (un ex) e Beghetto. La coppia d'attacco veneta è da seguire con particolare attenzione. Si tratta di due prime punte bravissime di testa, forti fisicamente ma abbastanza mobili. Beghetto riesce a giocare di più per i compagni mentre Fava "vive" solo per il Gol. Un Napoli concentrato ed in buona condizione fisica saprà giocarsela al meglio contro un avversario che non verrà al San Paolo per fare barricate. La serie C, fortunamatamente, è solo un ricordo.

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