(ALESSANDRO CARADOLFO) - Il
prossimo avversario del Napoli è
reduce da una disastrosa stagione in
massima serie, culminata con una
retrocessione in serie B che sembra
aver lasciato il segno. I tifosi non
hanno dimenticato le umiliazioni del
recente passato, il presidente
Setten aveva lanciato propositi di
abbandono ed il Calciomercato è
stato tutt'altro che esaltante. In
panchina, l'ex calciatore e capitano
biancoceleste Bortoluzzi conosce
benissimo l'ambiente, ma la scarsa
esperienza, alla lunga, potrebbe
risultare decisiva per le sorti del
club. In campo l'undici trevigiano
dovrebbe schierarsi con Avramov
(appena prelevato dalla Fiorentina)
tra i pali, ed un quartetto
difensivo composto dall'uruguagio
Valdez, Viali, Cottafava e dal
giovane Giuliatto. La velocità non
sembra essere il punto di forza dei
due centrali: Viali e Cottafava. Due
giganti dai piedi non proprio dolci,
abili nel gioco aereo ma fortemente
vulnerabili nelle giocate in
velocità e negli uno-contro-uno. I
due esterni hanno caratteristiche
piuttosto offensive, accompagnando
sovente la manovra d'attacco alla
ricerca di quella superiorità
numerica sulle corsie esterne che il
Napoli potrebbe soffrire.
Sulla mediana agiranno, da destra a
sinistra, lo slovacco Vascak (un
vero e
proprio attaccante aggiunto), il
belga Baseggio (dal cuore
napoletano), Gissi (deputato al
lavoro sporco) e Quadrini (uno
specialista della fascia con tanta
serie C alle spalle). Gli esterni
giocano abbastanza alti, combianando
spesso interessanti giocate con i
laterali difensivi. L'ordine,
infatti, è categorico: arrivare al
cross per i due specialisti
dell'area di rigore: Fava (un ex) e
Beghetto. La coppia d'attacco veneta
è da seguire con particolare
attenzione. Si tratta di due prime
punte bravissime di testa, forti
fisicamente ma abbastanza mobili.
Beghetto riesce a giocare di più per
i compagni mentre Fava "vive" solo
per il Gol. Un Napoli concentrato ed
in buona condizione fisica saprà
giocarsela al meglio contro un
avversario che non verrà al San
Paolo per fare barricate. La serie
C, fortunamatamente, è solo un
ricordo.