14/10/2005
(Vincenzo Cimmino)- Il Manfredonia di
Leonardo Bitetto è una squadra atipica sotto
molti aspetti e questo contribuisce a
renderla una delle compagini più simpatiche
d’Italia. Partiamo dall’assetto societario
del club: se a Napoli abbiamo un uomo solo
al comando, un certo Aurelio De Laurentiis,
i pugliesi possono contare sull’apporto di
ben 55 soci che hanno intrapreso questa
avventura calcistica quando la squadra era
ancore in serie D. Altra caratteristica che
distingue il Manfredonia dagli altri è il ‘Miramare’,
il campo dove disputa le partite casalinghe:
questo impianto presenta un manto erboso
completamente sintetico.
Il direttore generale del Manfredonia Gianni
Francavilla, colui che ha potere decisionale
totale sulla squadra, spiega: “ Parecchi
pensano che siamo favoriti dal fatto di
giocare sul sintetico ma ricordo che solo da
un mese ci è stato consegnato il ‘Miramare’
e già prima abbiamo raccolto molti punti in
casa. La nostra società ha 55 soci e questo
ci permette di progettare a lungo termine in
quanto se pure qualche socio abbandona ce ne
sono altri a coprire le spalle al club.
Quando la squadra era tra i dilettanti ci
eravamo posto l’obiettivo massimo di
arrivare in C1, adesso dobbiamo confermarci
in questa categoria, non credo che abbiamo
la forza sufficiente per poter puntare
ancora più in alto. Se siamo riusciti ad
arrivare fino a qui è anche grazie al nostro
allenatore.”
Francavilla sulla partita contro il Napoli:
“E’ la squadra da battere, la Sangiovannese
è prima ma le squadre di Braglia partono a
razzo e poi hanno un calo atletico con il
passare dei mesi. Mi auguro di vedere una
bella partita, dalla Puglia arriveranno un
migliaio di tifosi”.
Il Manfredonia sotto il profilo
dell’organizzazione tattica è una squadra
molto compatta e camaleontica: se in fase
difensiva gli uomini di Bitetto si schierano
con un classico 4-4-2 in fase di possesso
palla gli esterni di centrocampo diventano
veri e propri attaccanti aggiunti.
A difendere i pali l’esperto Sassanelli è
una garanzia con i suoi tanti campionati
sulle spalle. I quattro di difesa dovrebbero
essere, partendo da destra: Di Bari, Lonardo,
il capitano-goleador Trinchera e Terracciano
che dovrebbe prendere il posto dello
squalificato De Simone.
Proprio Mario Terracciano, nativo di
Pozzuoli con 5 anni di militanza nel club
granata e uno nel Giugliano, confessa: “ Era
un mio sogno giocare al San Paolo essendo
napoletano ma domenica mi comporterò da
professionista cercando di giocare bene per
far vincere la mia squadra. Noi abbiamo un
gioco offensivo e tante buone individualità
e quindi non aspetteremo il Napoli nella
nostra metà campo, faremo il nostro gioco”.
A centrocampo sulle fasce il Manfredonia si
affida a due giocatori dal rendimento sempre
positivo, Brutto e Piccioni, mentre la
coppia di centrali è formata da Menolascina
e Mariniello, napoletano di Cercola.
In attacco spazio a Vadacca e Ascenzi con un
Caracciolese segnalato in grande forma
pronto a subentrare in qualsiasi momento.
Massimiliano Vadacca ci racconta lo stato
d’animo della squadra prima di affrontare il
Napoli: “Sappiamo tutti che i partenopei
hanno un organico fortissimo, non è vero che
hanno problemi in attacco,è solo un momento
sfortunato. Dopo la partita mi piacerebbe
avere la maglia di Montervino, un giocatore
che dà davvero l’anima in campo. Noi siamo
partiti bene ma sarà difficile reggere
questi ritmi, puntiamo a rimanere in questa
serie”.
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