• GLI AVVERSARI: AL 'MIRAMARE' UN MANFREDONIA CON IL COLTELLO TRA I DENTI •

3/3/2006

(VINCENZO CIMMINO)- Allo stadio ‘Miramare’ andrà in scena domenica la sfida tra i padroni di casa del Manfredonia e il Napoli. Entrambe le squadre hanno bisogno di punti: i partenopei per continuare la loro corsa verso la B, i pugliesi per provare la disperata impresa di agguantare i play-off. Il Donia viene da una vittoria in trasferta ai danni del Chieti ed è caricatissimo in vista della partita di domenica come si evince dalle parole del mister D’Adderio: “Nel calcio non vincono sempre i più forti, a volte Davide batte Golia. Noi ci teniamo a fare bene, daremo il 120% perché vogliamo affrontare il Napoli a testa alta e dare soddisfazioni ai nostri supporters. Loro già sono una squadra da serie B e noi li affronteremo come se fosse la partita della vita, abbiamo bisogno di far punti, magari anche con il Napoli. Mi auguro che il ‘Miramare ‘ sia un catino di gente”. Proprio il ‘Miramare’ è uno dei vanti di questa società: uno stadio costruito nella roccia con delle strutture all’avanguardia che rappresentano il fiore all’occhiello del club pugliese.
Per quanto riguarda la formazione che scenderà in campo mister D’Adderio dovrà valutare l’eventuale impiego di Antonio Calabro che solo questa settimana è tornato a disposizione dopo un’operazione al setto nasale. Inoltre dovrà scegliere chi sostituirà lo squalificato De Giosa.
In porta ci sarà sicuramente l’esperto Sassanelli, pugliese di Bari. Nella difesa a quattro al centro dovrebbero agire Trinchera e uno tra i due Di Bari, Francesco o Giuseppe. Sulla destra se Calabro non dovesse essere impiegato agirebbe Pierotti mentre sulla sinistra ci sarà Di Simone.
A centrocampo spazio a Mariniello e Piccioni sulle fasce mentre la coppia di centrocampo sarà formata da Togni e Barusso.
In attacco spazio a Vadacca, il migliore della squadra, e Ascenzi, con Tarantino pronto a subentrare ad uno dei due.
Il capitano della squadra, Giuseppe Trinchera, parla di questa imminente partita come ‘un match storico’, loro hanno un organico che può mettere sotto chiunque ma il calcio fortunatamente è una scienza inesatta e a volte accade l’inaspettato. Conosco molto bene il loro allenatore, l’ho avuto ai tempi del Lecce: è un tipo che sa «caricare» i giocatori al punto giusto e quindi, per quanto ci riguarda, ci dobbiamo preoccupare di quegli aspetti strettamente legati in chiave tecnicotattica alla partita. Comunque dopo la vittoria a Chieti siamo fiduciosi».
 

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