(RENATA SCIELZO)- Anche la
quarta di campionato, dopo il tour
de force di tre gare nel giro di una
settimana, è andata. Il Napoli non
vince e non convince. La Juventus
macina punti in vista di una
pressoché certa maxiriduzione, il
Genoa dimostra di essere una delle
favorite per la promozione in A, le
altre non stanno di certo a
guardare. Tutt’altro. Il campionato
gode di un certo interesse,
nonostante si continui a giocare al
sabato pomeriggio contro l’opinione
della stragrande maggioranza dei
tifosi. Sono in molti a seguire con
passione questa serie cadetta di
lusso,
A2 come l’ha chiamata qualcuno,
visto il blasone della squadre
impegnate.
La giornata odierna in particolare
ha offerto conferme e parecchi
spunti di discussione.
Partiamo dal nostro Napoli. Calaiò
convince sempre più ed è forse
davvero quel giocatore su cui
investire anche in vista di un
eventuale prossimo futuro (ma non
andiamo troppo in là per
scaramanzia…). Giovane, dai piedi
buoni,oggi in partita e
particolarmente ispirato, si è
rivelato l’unica nota positiva in
una partita in cui il Napoli non ha
espresso granché e a tratti ha
subito, dopo la rete dell’1-0, il
ritorno della compagine allenata
dall’ex Agostinelli. Ritorno in
partita che si è puntualmente
concretizzato con la rete, dubbia ma
meritata, dell’1 – 1 del greco
Kyriazis.
L’undici azzurro, attacco a parte,
mostra gravi pecche, emerse forse
sin dalla prima partita, quando quel
4 – 2 sigillato e impacchettato
dalla rete super di Dalla Bona, ci
aveva a torto fatto ben sperare.
Il centrocampo è inesistente e
l’allenatore insiste con scelte che,
più che opinabili, si rivelano
suicide. Bogliacino è incapace di
costruire la manovra azzurra, Grava
non spinge abbastanza sulla fascia
di competenza, il gioco si rivela
prevedibile e il capitano (e che ci
subissino pure di critiche e
improperi) non ci sembra all’altezza
della situazione. Nervoso, falloso,
fatica ad essere convincente.
BOCCIATI!
E' una situazione che comincia a
farsi preoccupante e che, alla
lunga, visti certi avversari e visti
i poco brillanti risultati ottenuti
dal Napoli in esterna, potrebbe
rivelarsi davvero pericolosa per una
squadra che senza nascondersi troppo
ha palesato in più di un’occasione
l’obiettivo numero uno: la
promozione nel massimo campionato.
Anche perché bisogna considerare un
elemento non da poco: gli avversari.
E che avversari! Avversari che
renderanno tutt’altro che facile il
cammino degli azzurri.
La Juve, blasone e campioni a parte,
dopo una partenza incerta, ha tirato
fuori il meglio di sé, e in vista di
una pressoché certa maxiriduzione,
ha già macinato punti su punti. Ha
calato gli assi, vedi alla voce Del
Piero e Trezeguet e difficilmente,
quali che siano le scelte di mercato
a gennaio per quel che riguarda il
franco – argentino, sarà disposta a
perder terreno. Nonostante la
penalizzazione è in agguato, è vero
fiato sul collo per tutte le dirette
concorrenti. E il 4-0 inflitto al
Modena è probabilmente, nonostante
le difficoltà della prima mezz’ora
di gioco, solo un antipastino…
Il Genoa, dopo il passo falso
infrasettimanale, ha inanellato una
bella vittoria contro quel Piacenza,
che ci ha visto soccombere in una
partita a dir poco imbarazzante, e
si candida tra le favorite per
centrare l’obiettivo A.
Il Brescia ha avuto la meglio di
misura sul Verona e dall’alto della
classifica ci ribadisce e ci ricorda
che la lotta sarà dura.
Netto successo anche per il Mantova,
che ha avuto la meglio senza
particolari difficoltà del Crotone
per 3-0, grazie alle reti messe a
segno da Caridi su rigore, Bernacci
e Noselli.
Per il resto molti pareggi, conclusi
anche a reti inviolate. Vedi alla
voce Albinoleffe - Arezzo 0-0; Bari
- Vicenza 0-0 e poi Cesena - Pescara
3-3 e Frosinone - Spezia 2-2.
Cesena – Pescara in particolare si è
rivelato un match scoppiettante e il
Cesena dall’alto dei suoi 9 punti
sembra inserirsi nel novero delle
contendenti alla lotta per la
promozione.
Lecce e Bologna giocheranno i
posticipi. Al Bologna toccherà il
derby con quel Rimini che ha
bloccato alla prima la vecchia
signora e forse ne vedremo delle
belle. Il Lecce di Zeman invece
dovrà vedersela con il Treviso.
Qualora le due squadre dovessero
vincere sarebbe un problema in più
per Mister Reja.
Il Napoli infatti avrebbe già un bel
po’ di punti da recuperare. Punti
che non ci si può permettere di
buttare al vento nel proprio stadio,
dinanzi ai propri tifosi, giocando
una partita sterile e peccando oltre
che nel gioco, nell’agonismo e nella
personalità.
Eddy Reia nell’ultima conferenza
stampa ha rilevato che Brescia,
Atalanta e Cagliari, vale a dire le
tre squadre che ha portato in A,
partirono male e non espressero bel
gioco, ma poi alla fine centrarono
l’obiettivo. C’è da augurarsi che il
mister abbia la meglio e che Napoli
e il Napoli possano festeggiare. I
tifosi intanto, scontenti e
diffidenti, stanno a guardare, ma
soprattutto ad aspettare, ribadendo
che sebbene siano i risultati quelli
che contano,un po’ di bel gioco non
guasterebbe.
Ci avevano promesso faville, attacco
super e soddisfazioni per ora
andiamo avanti punticino dopo
punticino, accontentandoci delle
briciole. E così, lor signori,
proprio non va. C’è il rischio che
questa agognata serie A sia più di
una chimera.
Questa la classifica completa della
serie B dopo la 4/a giornata:
Brescia 10 punti; Genoa 9; Cesena 8;
Lecce e Mantova 7; Bologna e
Piacenza 6; Napoli, Spezia, Bari e
Albinoleffe 5; Rimini, Triestina,
Verona e Modena 4; Crotone 3;
Frosinone 2; Pescara, Treviso e
Vicenza 1; Arezzo -2; Juventus -7.
Bologna, Lecce, Rimini e Treviso una
partita in meno. Penalizzazioni:
Triestina un punto, Arezzo 6 punti,
Juventus 17 punti.