22/11/2006
(ALESSANDRO CARADOLFO) – C’era da
aspettarselo. Il Pescara del patron Paterna
(contestatissimo della tifoseria) stenta, e
le situazione di classifica inizia a
diventare estremamente preoccupante. Dopo
l’avvicendamento in panchina, col
subentrante Ammazzalorso a raccogliere la
scomoda eredità di Ballardini, non è
arrivata l’auspicata scossa, e il team
biancoazzurro sembra aver imboccato una
strada senza vie d’uscita. L’organico è
abbastanza modesto, eccezion fatta per il
promettentissimo centrocampista Andrea
Carozza.
DIFESA – Il vulnerabile reparto presenta
subito un semi-deb: il portiere Spadavecchia,
cresciuto nel settore giovanile del Bari. Il
ragazzo ha indubbie qualità, ma qualcuno,
tra i dirigenti abruzzesi, si è spinto
oltre, definendolo un piccolo Buffon. Miopia
acuta!Fatto sta che di lui ricordiamo solo
alcune papere clamorose, come quella di
Modena che provocò una pesantissima
sconfitta. Davanti all’estremo pugliese
dovrebbero agire tre centrali di ruolo:
Gonnella, Delli Carri e De Martis, il cui
passo pachidermico ha acuito le enormi
lacune difensive dell’undici di Ammazzalorso,
costretto, di recfente, a ricorrere alle
prestazioni del giovane Olivieri.
CENTROCAMPO – Assente Luci, promettente
mediano ex Torres, scuola Juve, la squadra è
affidata al talento di Andrea Carozza,
l’elemento di spicco dei modesti abruzzesi,
temibile sui calci da fermo ed in possesso
di ottimi fondamentali. Al suo fianco
dovrebbe trovare posto la grinta
dell’espertissimo Moscardi, mentre a destra
agirà Antonelli, esterno ex Chievo,in
predicato di passare al Napoli due stagioni
or sono. I giovani Papini, sull’out mancino,
e De Falco (scuola Fiorentina) completano il
reparto.
ATTACCO - Marco Ferrante avrebbe dovuto
rappresentare l’elemento ideale guarire il
mal di gol dell’endemico reparto offensivo.
Così non è stato (almeno ad ora!). Il bomber
di Velletri, cresciuto all’ombra di Careca,
"accusa" il peso di un’età non verde, e non
ci sorprenderemmo se il tecnico
italo-argentino gli preferisse lo sgusciante
Martini, ex Frosinone, la cui velocità
potrebbe creare qualche grattacapo in più
agli uomini di Reja. A supporto dell’unica
punta agirà Rigoni, mediano puro dai piedi
discreti e dal buon passo. Basterà?
Un avversario, dunque, abbastanza modesto,
almeno sulla carta, cui non bisognerà dar
modo di esprimere le poche qualità che
possiede, aggredendolo sin dai primi minuti.
Il destino della squadra affidata a Mister
Ammazzalorso sembra segnato, a meno di
clamorose svolte; e dire che siamo solo ad
un quarto di campionato!
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