• L'AVVERSARIO - ALLA SCOPERTA DEL CAGLIARI •

24/1/2008

(EDUARDO LETIZIA) - Dopo le bufere delle ultime giornate, in cui il caos e il nervosismo hanno trasformato lo spogliatoio del Napoli in un “Saloon” stile far west, in cui accenni di risse, minacce e schermaglie verbali ingombravano un campo che dovrebbe essere occupato da sole disquisizioni tecniche e civili confronti di opinioni, gli azzurri potranno giocarsi l’ennesima chance di sfuggire alla crisi interna, andando a fare risultato in casa dell’ultima in classifica.
Sarà una gara che i partenopei non dovranno certamente prendere sotto gamba, ma che si presenta senza dubbio come la più agevole di questo periodo, non solo perché si affronterà il fanalino di coda del campionato, ma anche perché al Cagliari mancheranno domenica alcuni elementi importati.
All’andata sgomentò i tifosi azzurri l’esterno napoletano Pasquale Foggia, autore di una gara eccellente, che mise in evidenza, già da allora le carenze azzurre sulle corsie esterne. Per nostra fortuna l’ex laziale domenica non dovrebbe essere della partita, a causa di un affaticamento all'adduttore della gamba destra. A causa di ciò, e anche perché a differenza della gara di andata Reja potrà schierare la sua difesa titolare, possiamo prevedere che quella in Sardegna sarà una gara del tutto diversa da quella del San Paolo. Quanto meno lo speriamo.
Come si diceva la squadra Ballardini, tecnico chiamato alla difficile impresa di salvare i rossoblù, dovrebbe presentare alcune importanti defezioni in vista del match contro gli azzurri. Se da una parte sono certi i recuperi dalle squalifiche di Conti e Larrivey, numerose saranno le grane legate ai tanti acciacchi. Detto di Foggia, le altre assenze riguarderanno il difensore Canini, che soffre di una distorsione alla caviglia sinistra, Bizera (dolore al tendine d’Achille della gamba destra), Pisano, in più in dubbio saranno Acquafresca e Del Grosso. Le scelte per Ballardini dovrebbero perciò essere in gran parte obbligate.
Nel consueto 4-4-2 la difesa sarà comandata dal portiere, ex azzurro e neoacquisto della compagine sarda, Marco Storari. Davanti a lui agiranno sugli esterni Ferri ed Agostini ed al centro Bianco e Lopez che dalla fascia destra passerà nel mezzo per ovviare all’assenza di Canini.
A centrocampo dovrebbero agire Biondini sull’out di destra e Fini sulla sinistra. Sarà proprio quest’ultimo il giocatore da tener maggiormente d’occhio per il Napoli. Già autore di una buona prestazione a Napoli, Fini è giocatore di enorme intelligenza tattica, che partendo dalla destra è bravissimo ad inserirsi senza palla, cogliendo di sorpresa le difese avversarie. Inoltre sono ben note le sue qualità palla al piede e la sua precisione nei cross. A completare la mediana ci saranno i due centrali Conti, che dei rossoblù è il cervello, e Parola.
In attacco, a cercare di scalfire la difesa napoletana, agirà la coppia formata dal nuovo arrivato Jeda e Matri, con Acquafresca e Larrivey eventualmente pronti a subentrare dalla panchina.
Quella di Ballardini è però una formazione camaleontica, capace di mutare in corso d’opera il proprio assetto, modificando il proprio schieramento in un 4-3-3, con l’avanzamento Fini sulla linea delle punte ed allargando Jeda su uno dei lati dell’attacco. Potrebbe essere questo un modo per mettere in difficoltà la difesa a tre di Reja, che d’altra parte dovrà cercare di fare del suo meglio per respingere le numerose critiche piovute su di essa nelle ultime settimane.

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