3/4/2008
(EDUARDO LETIZIA) - Dopo un girone di
ritorno non certo positivo il Catania ha
deciso, proprio alla vigilia della gara col
Napoli, di dare una scossa alla propria
situazione negativa chiamando Walter Zenga
in panchina, per infondere un cambio di
rotta alla squadra che possa portare alla
conquista della salvezza.
Il compito per l’ex numero uno della
nazionale italiana si presenta senza dubbio
ostico, ma non impossibile, visto che il
Catania si trova al terzultimo posto della
classifica, a ventinove punti, in
coabitazione con Parma, Livorno e Cagliari.
La lotta è dunque ancora totalmente aperta,
ma per raggiungere l’obiettivo i rossazzurri
dovranno assimilare al più presto le
indicazioni tattiche del nuovo allenatore e
riuscire ad esprimere con continuità un buon
gioco, che sia anche fruttuoso, che pure, in
talune circostanze, sotto la gestione
Baldini i siciliani hanno saputo mostrare.
È difficile ipotizzare quale sarà il modo on
cui Zenga deciderà di mandare in capo i suoi
uomini contro la squadra di Reja. Il tecnico
precedente, Baldini, amava disporre la
squadra con un 4-3-3, schema alquanto
offensivo che prediligeva il gioco sugli
esterni, fondandosi sulla qualità di
elementi come Martinez e Mascara. Per quanto
concerne il nuovo corso, anche
nell’amichevole infrasettimanale le
indicazioni sono state contrastanti. Zenga
ha infatti provato due moduli differenti: il
4-3-3 ed il 4-4-2. La scelta di quest’ultimo
modulo potrebbe essere favorita dall’assenza
di un elemento fondamentale come Mascara,
che nel tridente consueto agiva da esterno
sinistro. La sua assenza potrebbe dunque
propiziare il cambiamento che vedrebbe
schierato un duo d’attacco composto da
Spinesi e Martinez e, da quanto si è dedotto
dalle prove in allenamento, lo spostamento
di Vargas nella posizione di centrocampista
esterno da una parte e Alvarez o Colucci
dall’altra. Ma è bene precisare che mai come
in questo caso vaghiamo nel campo delle
ipotesi.
Ad avviso di chi vi scrive è più probabile
che l’”uomo ragno”, almeno al momento,
decida di non apportare stravolgimenti
eccessivi all’impianto tattico di Baldini.
In tal caso in un ipotetico 4-3-3 potrebbe
trovare spazio in attacco l’ex napoletano
Pià al fianco di Spinesi e Martinez, uno
degli uomini di maggior talento della
squadra sicula. Questa ipotesi prevedrebbe
un centrocampo composto da Edusei al centro,
con Tedesco ed uno tra Izco e Baiocco a
centrocampo.
In entrambe le ipotesi di modulo la difesa
sarà a quattro, con da destra verso sinistra
Sabato, Silvestre, Stovini e Vargas. Nel
caso in cui il peruviano dovesse essere
schierato a centrocampo, ad agire nel ruolo
di terzino sinistro ci sarà Sabato.
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