7/3/2008
(EDUARDO LETIZIA) - In un San Paolo
stracolmo, proprio come domenica scorsa, il
Napoli si prepara ad accogliere un’altra big
del campionato, probabilmente la formazione
attualmente più in forma del nostro calcio,
la Roma. Entrambe le squadre sono reduci da
due eccellenti risultati. Gli azzurri, com’è
noto, hanno il morale a mille dopo la
vittoria contro l’Inter capolista e cullano,
nemmeno tanto segretamente, il sogno di
richiudere il campionato, dopo averlo aperto
la settimana scorsa. La Roma, da parte sua,
ha tutta l’intenzione di dar seguito al suo
momento d’oro, il cui apice è stato
rappresentato dalla vittoria in Champion’s
in casa del Real Madrid.
Spalletti sembra non aver intenzione di
rivoluzionare l’undici messo in campo a
Madrid, tuttavia potrebbero esserci alcune
novità.
La difesa manterrà la sua ossatura consueta,
con Doni a difendere la porta e Mexes e Juan
come centrali. Sugli esterni a destra
dovrebbe esserci l’inserimento di Panucci al
posto di Cicinho. Questo avvicendamento
potrebbe essere suggerito dall’esigenza di
tenere sul lato destro di difesa un terzino
con caratteristiche più difensive rispetto
al brasiliano, in grado di dare maggiore
copertura sul lato dove spesso si muove
l’argentino Lavezzi. Sul lato sinistro ci
sarà Tonetto, che con la sua velocità si
proporrà spesso anche in fase di appoggio,
sovrapponendosi a Mancini.
A centrocampo De Rossi guiderà il reparto
davanti alla difesa, infondendo equilibrio
alla squadra grazie alle sue note qualità
sia in fase di interdizione che di
costruzione. Al suo fianco sono in
ballottaggio per un posto da titolare
Aquilani e Pizarro. Il numero otto romano è
reduce dalla grande prestazione contro il
Real, dove è stato protagonista di una serie
di pregevoli tiri dalla distanza, e potrebbe
dare un maggiore contributo in fase di
inserimento. Il cileno invece potrebbe
offrire al centrocampo più fosforo e una
maggiore attenzione nel possesso palla e
nella costruzione ragionata della manovra,
senza con questo svilire le caratteristiche
del gioco giallorosso, permeate sulla
rapidità degli scambio e delle ripartenze.
Il reparto offensivo sarà come al solito
composto dai tre trequartisti alle spalle
dell’unica punta, atipica, Totti. Il
capitano dei capitolini farà da riferimento
centrale in avanti, ma soprattutto avrà il
compito di arretrare sulla trequarti per
scambiare con il suoi compagni e lanciare
gli inserimenti dei giocatori che si
inseriscono da dietro. I tre centrocampisti
offensivi alle spalle del “Pupone” saranno
Taddei, Mancini e probabilmente Giuly. Il
francese, ex Monaco e Barcellona, dovrebbe
essere preferito a Perrotta che non è parso
particolarmente brillante nella gara
infrasettimanale di Coppa. Con Giuly la Roma
ne guadagnerà sicuramente sotto l’aspetto
tecnico e nella rapidità. Rispetto a
Perrotta, abile negli inserimenti e più
propenso al “sacrificio”, il francese è
temibilissimo palla al piede quando punta
gli avversari e quando può dialogare in
velocità con i compagni, oltre a possedere
anche lui buoni tempi di inserimento senza
palla. I due esterni brasiliani dovranno
invece impegnarsi nel doppio compito di
attaccare e dare una mano in copertura ai
centrocampisti. Spesso le sorti della Roma
sono legate alla vena di Mancini. L’esterno
sinistro è dotato di qualità eccezionali nel
dribbling e nella velocità per cui si
prospetta una giornata di grande sacrificio
per Mannini sull’out destro.
Un’altra arma letale di Spalletti, eroe
della gara contro il Real, sarà Mirko
Vucinic, che dovrebbe partire dalla
panchina. Il montenegrino può costituire
un’alternativa ottima sia sulla fascia
sinistra, sia nel ruolo di prima punta al
posto di Totti, donando una maggiore
presenza e fisicità in area, più consona al
ruolo classico di prima punta.
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