4/4/2008
(GIUSEPPE PALMIERI) - E' la Roma post
batosta contro il Manchester ad aprire il
trentaduesimo turno del campionato di serie
A, ennesima tappa della volata scudetto tra
i giallorossi e l'Inter. La squadra di
Luciano Spalletti riceve il Genoa,
sicuramente in un momento non
favorevolissimo. Gli infortuni e la
sconfitta con gli inglesi hanno gelato gli
animi a Trigoria, ma contro i rossoblu la
Roma, con Vucinic in avanti con Brighi
probabilmente titolare al posto di Pizarro,
č chiamata al pronto riscatto per non
perdere anche il treno scudetto. Il Genoa al
contrario dalla trasferta all'Olimpico
arriva con serenitā, e con la voglia di chi
non vuol smettere di stupire. Cominciando
dal capocannoniere Marco Borriello.
In serata, partita calda a San Siro tra il
Milan e il Cagliari. I rossoneri, vittime di
una clamorosa e duratura crisi nelle gare
interne, cercano di gettarsi alle spalle
questo momentaccio superando i sardi.
Ancelotti spera che il ritorno di Kakā alle
spalle di Gilardino e Pato asciughi le
polveri bagnate dell'attacco rossonero,
mentre Ballardini č a caccia di pesanti
punti salvezza, continuando la scia positiva
della sua squadra, con Acquafresca e Jeda
inamovibili in prima linea.
Nel pomeriggio di domenica in campo la
capolista Inter, sul difficile campo dell'Atalanta.
Mancini fa rifiatare Ibrahimovic, ancora
alla prese con il dolorante tendine rotuleo,
e lancia la coppia Crespo-Cruz per tenere a
distanza la Roma e battere gli orobici,
mentre Del Neri punta sul suo gioiello
Floccari, che dopo il Milan vuole stendere
anche i cugini, assistito da capitan Doni.
Le fatiche europee non hanno giovato nemmeno
al morale della Fiorentina, fermata giovedi
in casa dal Psv, che ora tentano di mettere
altri tre punti pesanti a quelli che servono
per difendere il preziosissimo quarto posto.
Al Franchi arriva la Reggina, che sarā
ricevuta da una Fiorentina titolare con Mutu
e Pazzini in avanti, nonostante la gara
infrasettimanale che li ha visti impegnati.
I calabresi sono in acque torbide e cercano
punti salvezza a tutti i costi, puntando
sulla prolifica coppia di queste settimane,
quella formata da Amoruso e Brienza. La
corsa Champions coinvolge anche l'Udinese,
impegnata a Siena con la difesa da
reinventare per gli infortuni, schierata da
Marino con Lukovic e Zapotocny, contro i
bianconeri toscani privi di Codrea e Frick e
disposti con Maccarone unica punta, e la
Sampdoria che saluta il ritorno di Cassano,
al posto dello squalificato Bonazzoli, e
riceve il Livorno, con Camolese che punta su
Rossini, preferito a Bogdani e Tristan.
Oltre a Catania-Napoli, si gioca un
Parma-Lazio fondamentale soprattutto per gli
emiliani, impantanati nella zona salvezza.
Cuper deve fare a meno di Lucarelli e
schiera Budan come unico terminale
offensivo, mentre Delio Rossi non cambia
modulo, nonostante l'assenza di Dabo e
schiera il consueto tridente con Pandev,
Rocchi e Bianchi. Chi ha una buona chance
per uscire definitivamente dai bassifondi
della graduatoria č il Torino, impegnato in
casa contro il fanalino di coda Empoli.
Novellino sembra aver trovato la formula
giusta con Recoba e Rosina a sostegno di
Stellone, mentre Cagni, tornato sulla
panchina toscana, punta su Saudati assistito
da Vannucchi, con Giovinco che parte dalla
panchina.
Alle 20.30, interessante posticipo a
Palermo, dove č di scena la Juventus. I
bianconeri inseguono il secondo posto, non
ponendo limiti alla Provvidenza, e Ranieri
potrebbe accentrare Camoranesi al fianco di
Sissoko, preferendolo a Tiago e Nocerino,
lanciano Salihamidzic sulla fascia destra di
centrocampo, con Trezeguet e Del Piero in
attacco. Il Palermo, con Colantuono che fa
il suo ritorno al Barbera, conferma l'undici
battuto in extremis dal Napoli domenica
scorsa, con Zaccardo sulla destra che ha
recuperato e Biava al centro della difesa al
fianco di Barzagli. In avanti ci sarā Amauri
come unica punta, desiderata da mezza
Italia, compresa proprio la Juventus.
La volata č nelle sue fasi calde prima dello
sprint finali, č il momento di stringere i
denti e non perdere posizioni. Per tutti,
sia in testa che in coda.
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