18/1/2008
(EDUARDO LETIZIA) - Per la terza volta gli
azzurri di Reja si troveranno ad affrontare
gli aquilotti biancocelesti di Delio Rossi,
dopo la sconfitta ed il pareggio in casa che
li ha costretti ad uscire dalla Coppa
Italia.
Sarà una Lazio che avrà sete di vittoria,
visti gli ultimi risultati poco felici
ottenuti in campionato ed in più, la squadra
sarà galvanizzata dal successo in coppa che
ha donato una iniezione di fiducia a tutto
l’ambiente.
Rossi presenterà al San Paolo una formazione
non molto diversa da quella di giovedì sera.
Rispetto ad allora i biancocelesti
dovrebbero recuperare un solo elemento,
quello di maggior valore, Goran Pandev. Sarà
lui a guidare gli assalti alla porta di
Iezzo, cercando di scardinare una
retroguardia che, se ha avuto problemi a
contenere le iniziative di Vignaioli,
potrebbe essere messa in seria difficoltà
dalle sue eccellenti qualità tecniche. Al
fianco del macedone ci sarà l’eroe di coppa,
l’albanese Igli Tare. Il possente
centravanti cercherà con le sue qualità
aeree e con la sua abilità nel gioco di
sponda di creare spazi utili alle giocate
del suo compagno di reparto e di favorire
gli inserimenti dei centrocampisti.
Così come in coppa Rossi dovrebbe proporre
nuovamente il centrocampo a rombo che fece
le fortune della sua squadra lo scorso
torneo. L’unico assente del reparto dovrebbe
essere l’ottimo Mudingayi. Ad agire nella
sua posizione ci sarà però un giocatore di
pari, se non superiore, valore, lo svizzero
Behrami, già autore di una prestazione
ottima giovedì sera. Dall’altra parte
dovrebbe esserci Mutarelli, uomo di estremo
dinamismo e di eccezionale temperamento,
molto valido anche negli inserimenti senza
palla, che ha già avuto modo di ingaggiare
un duello muscolare tutto personale con
Emanuele Blasi, nel corso degli ultimi
scontri tra azzurri e laziali. Il vertice
basso della mediana sarà l’argentino Ledesma,
che della Lazio è colui che detta i ritmi,
dà il via alle azioni e si presenta sulla
palla in occasione dei calci piazzati,
disegnando traiettorie sempre molto
insidiose per le difese avversarie. Sarà lui
il giocatore da infastidire maggiormente in
fase di pressing, così da non permettere
alla Lazio di sviluppare con tranquillità il
proprio gioco.
Il vertice alto che concluderà il rombo di
centrocampo sarà Stefano Mauri. Giocatore a
lungo nel giro della nazionale, Mauri, è un
elemento che sa rendersi molto pericoloso
con i suoi inserimenti, che, se in giornata,
è capace di inventare ottime giocate per i
compagni ed è molto abile anche in zona gol.
Talvolta però tende ad estraniarsi dalle
azioni della sua squadra e, se non coinvolto
costantemente nel gioco, rischia di rimanere
avulso dalla gara.
La difesa, a cominciare dal portiere, ruolo
in cui Ballotta riprenderà il suo posto di
titolare a discapito di Muslera, dovrebbe
presentare variazioni rispetto a quella
schierata in coppa. Non sembrano infatti
recuperabili Siviglia e Zauri, che avevano
dovuto abbandonare il campo per infortunio
nel corso del match di ritorno contro il
Napoli. Pertanto la difesa laziale dovrebbe
veder schierati Cribri e Stendardo nel ruolo
di centrali, con il giovane talento De
Silvestri sulla destra e il serbo Koralov
sulla sinistra a completare il reparto.
Gli azzurri avranno dunque subito la
possibilità di vendicare l’eliminazione
dalla Coppa Italia e di mettere a segno un
buon risultato, in un momento della stagione
in cui la squadra sembra aver smarrito la
brillantezza dei primi mesi…
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