20/3/2008
(EDUARDO LETIZIA) - Si è finalmente concluso
il ciclo di ferro per gli azzurri, in cui i
ragazzi di Reja sono riusciti a sfoderare
una serie di ottime prestazioni guadagnando
ben sei punti in quattro partite.
A questo punto il Napoli dovrà dimostrare di
poter riuscire ad imporre il proprio gioco
anche contro squadre sulla carta più
abbordabili, contro le quali gli azzurri
hanno mostrato più volte difficoltà.
Il primo esame di maturità per Lavezzi e
compagni ci sarà da subito sabato prossimo,
in casa contro un avversario che sta
attraversando un buon periodo di forma, la
Reggina.
La squadra di Reggio Calabria ha sempre
messo in mostra un buon gioco nell’arco di
questo campionato, solo che la maggior parte
delle volte alle buone prestazioni non sono
seguiti i risultati. Con l’esonero di
Ulivieri e l’arrivo di Orlandi gli amaranto
sembrano aver raggiunto anche un maggior
pragmatismo. La vittoria contro il Siena e
il pareggio di Livorno confermano questo
trend.
Quella di Orlandi è una formazione che
presenta ottime individualità, capaci di
mettere in difficoltà qualsiasi difesa. Su
tutti spicca il nome del trequartista Franco
Brienza. L’ex palermitano è giunto a Reggio
nel corso del mercato di riparazione
invernale e da quando è arrivato ha fornito
una serie di eccellenti prestazioni, andando
anche con continuità in rete. Brienza è
stato l’uomo che ha cambiato il volto
dell’attacco reggino, che prima del suo
arrivo fondava la sua forza sulle sole
capacità di un altro buonissimo elemento,
Nicola Amoruso. Ora i due formano una coppia
d’attacco che si completa perfettamente.
L’ex punta di Juventus e Napoli è il punto
di riferimento centrale, che con le sue
qualità fisiche e tecniche riesce sia a
giocare di sponda per i compagni, sia a
concludere l’azione; Brienza invece è la
variante imprevedibile dell’attacco
calabrese, grazie alla sua rapidità ed alla
sua classe. La Reggina può poi contare in
attacco anche sulle qualità del nigeriano
Makinwa, elemento impiegato soprattutto nei
secondi tempi, quando gli spazi si
allargano, per sfruttare la sua velocità e
la sua progressione.
Contro il Napoli Orlandi dovrebbe adottare
il suo consueto 4-3-2-1, modulo molto
camaleontico, che può variare durante la
partita a seconda dei movimenti dei suoi
interpreti. A supportare le punte ci sarà
Ciccio Cozza, che partendo prevedibilmente
dalla corsia destra del centrocampo, spesso
si accentrerà al fianco di Brienza per
formare una coppia di rifinitori,
estremamente dotati tecnicamente, al
servizio della sola punta Amoruso.
A centrocampo, oltre a Cozza che partirà da
una posizione ibrida, a metà strada tra
l’esterno ed il trequartista, ci saranno in
veste di centrali Cascione, il regista della
squadra, e Barreto nel ruolo di interno
destro. A completare il reparto di
centrocampo, sulla sinistra agirà quello che
è stato il sogno sfumato dei tifosi
napoletani del mercato di gennaio, Francesco
Modesto. L’esterno sinistro è sicuramente
uno dei migliori elementi del nostro torneo
nel suo ruolo. Le sue caratteristiche sono
note, e la posizione più avanzata in cui lo
schiera Orlandi gli permette di dare
maggiore appoggio alla manovra offensiva,
rendendosi molto pericoloso con le sue
volate sulla fascia, i suoi traversoni e le
conclusioni dalla distanza.
La difesa amaranto, dinanzi al portiere
Campagnolo, si presenta come un reparto
composto da giocatori dalle buone qualità
fisiche, dediti soprattutto alla fase
difensiva, che spingono poco. I due centrali
sono Valdez e Cirillo, mentre sugli esterni
dovrebbero esserci Lanzaro sulla destra e
Aronica sulla sinistra (anche se in qualche
circostanza le posizioni di Cirillo e
Lanzardo sono state alternate, soprattutto
con Ulivieri in panchina). La particolarità
di questa retroguardia è quella di non
contenere terzini di ruolo, cosicché anche i
difensori laterali sono centrali abituati a
giocare da esterni prevalentemente in una
difesa a tre, che quindi potrebbero patire
la rapidità di un elemento come Lavezzi, di
gran lunga più veloce di loro.
Quella che attenderà il Napoli sarà quindi
una squadra ben organizzata e determinata a
dare battaglia fino all’ultimo minuto per
strappare i tre punti agli azzurri. Starà
agli uomini di Reja trovare una
determinazione pari a quella degli
avversari, trovando anche in una gara dal
fascino minore, ma non per questo meno
ostica, le motivazioni che li hanno portati
a disputare ottime partite contro le prime
quattro del campionato.
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