• L'AVVERSARIO - ALLA SCOPERTA DELLA SAMPDORIA •

8/2/2008

(EDUARDO LETIZIA) - Dopo la confortante prestazione contro l’Udinese, che sembra aver allontanato la crisi in casa Napoli, gli azzurri si trovano a dover confermare quanto di buono espresso nell’ultima gara a Genova, al cospetto della Sampdoria di Cassano.
Sarà una gara molto importante per le due formazioni soprattutto in chiave Europa, visto che le due compagini sono entrambi a ridosso della zona utile per l’approdo in Coppa Uefa, ma anche altre ragioni tecniche pongono in risalto questa delicata sfida. Il motivo più ricorrente nella settimana che precede la sfida è quello legato al confronto tra i due fuoriclasse che si troveranno l’uno contro l’altro domenica prossima: il barese della Sampdoria Cassano ed il Pocho Lavezzi. Del talento argentino in casa nostra sappiamo ovviamente tutto, compreso l’ottimo periodo di forma che sta attraversando; si veda a tal proposito la sua prestazione, con tanto di rete, in nazionale pochi giorni fa. Il talento di Bari vecchia è invece tornato agli onori della ribalta negli ultimissimi mesi, grazie ad una serie di buone prestazioni che hanno catalizzato nuovamente su di lui le attenzioni degli addetti ai lavori, comprese quelle di Donadoni che però, almeno per il momento, ha preferito non convocarlo nella sua nazionale. Cassano domenica sarà colui che ispirerà le azioni offensive doriane. Partendo dalla posizione di seconda punta è facile prevedere che abbasserà costantemente il suo raggio d’azione per entrare in possesso di palla sulla trequarti, in modo da poter mandare in porta i compagni che s’inseriranno dalle retrovie. Al fianco del numero 99 della formazione di Mazzarri agirà l’ex napoletano Claudio Bellucci. Anche lui non presenta le caratteristiche proprie di una prima punta, dunque lo si vedrà, al pari di Cassano, spesso partire da posizioni defilate, per poi tagliare al centro pronto a sfruttare le verticalizzazioni del suo compagno di reparto.
Una valida alternativa di gioco è rappresentata da Bonazzoli che, inserito a gara in corso, potrebbe offrire soluzioni diverse all’attacco della Samp, grazie alla sua prestanza atletica e la sua forte presenza in aria di rigore.
Il centrocampo di Mazzarri presenta, numericamente, le stesse caratteristiche di quello schierato fino a questo punto del torneo dal Napoli, con la differenza che gli esterni doriani, Maggio e uno tra Pieri e Ziegler mostrano caratteristiche molto più offensive rispetto a quelli adoperati da Reja. I due sono infatti molto abili nell’inserirsi negli spazi creati per loro dai movimenti di Bellucci e Cassano, e risultano inoltre molto bravi nello scodellare palloni insidiosi in mezzo all’area di rigore avversaria.
Nei tre centrali di centrocampo Delvecchio è quello che più si spinge in appoggio alle due punte, tanto da risultare spesso un attaccante aggiunto nello schieramento blucerchiato, al quale infonde la potenza fisica in avanti che le due punte di ruolo non possiedono. Palombo è invece il vertice basso della mediana, l’uomo che sta a protezione della difesa e dà gli equilibri alla squadra. Al suo fianco ci sarà Franceschini, che in questa stagione ha accentrato il suo raggio d’azione, trasformandosi da esterno offensivo di centrocampo ad interno, adattandosi così ai dettami tattici di Mazzarri.
La difesa a tre, davanti al portiere Castellazzi, dovrebbe vedere schierati Campagnaro sul centro destra, difensore dalle ottime qualità tecniche che spesso ama anche proporsi in fase offensiva, al centro uno tra Gastaldello e Sala, con il primo favorito, e sul centro sinistra Accardi, in vantaggio rispetto a Lucchini reduce da problemi fisici.
Per gli azzurri, che probabilmente cambieranno modulo, passando al 4-3-3, questo contro la Sampdoria sarà un test importante sì dal punto di vista tattico, ma innanzitutto per mettere fine alle cattive prestazioni in trasferta fornite negli ultimi mesi, in secondo luogo poi per confermare come, con la gara contro l’Udinese, si sia messo fine al periodo nero post natalizio.

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