• L'AVVERSARIO - AZZURRI AL COSPETTO DELLA ROMA, LA PIU' BELLA DEL CAMPIONATO • 

18/10/2007

(EDUARDO LETIZIA) - Dopo l’Inter il Napoli si troverà, sabato, ad affrontare un’altra grande del nostro campionato. La squadra che senza dubbio, da un paio di stagioni, esprime il miglior calcio d’Italia e tra i migliori d’Europa. La Roma.
Quella di Spalletti è una compagine unica per il suo modo di giocare, che trova pochissimi esempi simili nel panorama calcistico mondiale. Una formazione che fa delle giocate in velocità la sua caratteristica più evidente, contraddistinte da una ottima qualità tecnica dei suoi interpreti e dalla assenza di punti di riferimento per le difese avversarie, giocando in pratica senza una prima punta di ruolo. Nel ruolo di attaccante centrale, com’è noto, viene infatti schierato Francesco Totti che, considerando sue caratteristiche, interpreta il ruolo in maniera atipica. Il “Pupone” infatti non ricopre il ruolo di colui che deve soltanto finalizzare le azioni costruite della sua squadra, seppur anche da questo punto di vista egli non faccia per niente mancare il suo contributo, riuscendo ad andare in rete con eccellente continuità, ma ama spesso arretrare il suo raggio d’azione, venendo incontro ai compagni e fornendo preziosi assist per i centrocampisti che si gettano con notevole tempismo negli spazi. Proprio per questa sua peculiarità la Roma si è spesso messa in luce come una squadra letale nelle ripartenze, grazie alle qualità di giocatori come Taddei, Mancini, De Rossi e, soprattutto, Perrotta, plasmato da Spalletti nel ruolo di mezza punta, bravissimi ad attaccare gli spazi in profondità.
A differenza dell’Inter, sua diretta concorrente per il tricolore, la Roma si presenta dunque come una formazione meno muscolare, meno forte fisicamente, ma d’altra parte molto più rapida e con degli automatismi più accurati. Una squadra più bella da vedere, ma non per questo meno pericolosa.
Ma vediamo nel dettaglio quella che dovrebbe essere la compagine giallorossa che affronterà sabato il Napoli.
A difesa dell’ottimo brasiliano Doni tra i pali, la retroguardia, rigorosamente a quattro, dovrebbe essere composta, da destra verso sinistra, da Panucci, Mexes, Juan e Tonetto. Panucci, preferito a Cicinho, sarà rinfrancato dalla bella prova in nazionale, dopo un inizio di stagione non facile. Juan, rivelazione di questo inizio di torneo, rientrato nelle ultime ore dall’impegno con la nazionale brasiliana, è parso un po’ affaticato, ma dovrebbe essere regolarmente in campo, anche se rimane in preallarme, per qualsiasi necessità, Matteo Ferrari.
Il duo di centrocampo, essendo ancora indisponibile Aquilani, sarà formato da Pizarro e De Rossi, non dovrebbero esserci dubbi. Il trio di “mezzepunte” è un po’ da inventare viste le assenze di Taddei e quasi certamente di Perrotta, che ha ricominciato ad allenarsi con i compagni ma, vista la brutta distorsione al ginocchio rimediata contro il Parma, dovrebbe essere a disposizione solo per la panchina. In campo spazio dunque al terzetto formato da Mancini, Giuly e Vucinic. Probabilmente questi tre sarebbero comunque stati i migliori uomini da schierare in questo momento, visto l’ottimo momento di forma che sta attraversando Vucinic e le eccelse qualità di Giuly, che andrà a sostituire un Perrotta che nelle ultime settimane era parso molto impreciso sotto porta. Unica punta ovviamente sarà Francesco Totti che, ahinoi, nonostante qualche problema fisico accusato in settimana, sarà regolarmente in campo.
Sarà davvero arduo il compito della retroguardia azzurra che si troverà, con i suoi cinque elementi, ad affrontare un attacco che non le darà punti di riferimento e punterà tantissimo ad infilzare alle spalle Garrics (o Grava) e Savini con gli inserimenti dei suoi esterni, sia di attacco, Mancini e Vucinic, sia di difesa, Panucci e, soprattutto, Tonetto. Gli azzurri, da parte loro, dovranno cercare di sfruttare al massimo la superiorità numerica in mezzo al campo e con Lavezzi sarà importante inserirsi negli spazi lasciati talvolta scoperti dai terzini, soprattutto sul loro lato sinistro, dove Tonetto risulta molto più efficace in fase di spinta che di copertura. Juan e Mexes sono una coppia di difensori estremamente affidabile ed è facile presumere che poco concederanno al “Panteron” Zalayeta, ma non è detto che non possano andare in difficoltà sulle giocate in velocità di Lavezzi. Infine bisognerà stare attenti ad evitare l’”effetto Ibrahimovic”, ovvero, sarà importante che i tre difensori non ripetano l’errore commesso contro l’Inter, quando la retroguardia azzurra, preoccupata eccessivamente del fuoriclasse svedese, lasciava troppo liberi gli altri attaccanti avversari. Fare lo stesso errore con la Roma, e con Totti in particolare, significa fare il gioco degli avversari e mandare costantemente a tu per tu col portiere tutti gli altri centrocampisti giallorossi, come detto, bravissimi negli inserimenti da dietro.

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