14/11/2008
(EDUARDO LETIZIA) - Dopo un inizio esaltante
la squadra di Del Neri ha avuto un netto
calo nelle ultime giornate, questo però non
può far abbassare la guardia ai partenopei,
in quanto negli ultimi anni le trasferte in
terra bergamasca (tra Albinoleffe e Atalanta)
sono state tra le più ostiche per la squadra
di Reja.
L’anno scorso i cinque gol subiti contro
Doni e compagni furono il punto più basso
toccato dal Napoli nell’intero campionato,
cosicché la gara di domenica potrà fornirci
ulteriori indicazioni sulla maturazione
degli azzurri, oltre che servire da
“rivincita” per cancellare il ricordo di
quel pessimo risultato.
L’Atalanta è una di quelle squadre che, per
caratteristiche tattiche, il Napoli soffre
maggiormente. Come fu evidente nella gara di
Bergamo dello scorso torneo, il veloce gioco
sulle corsie esterne del 4-4-1-1 dei
nerazzurri, consente di incentrare gli
attacchi su una zona del campo in cui il
3-5-2 di Reja offre minore copertura.
Nell’ultima circostanza sulle corsie esterne
del Napoli c’erano Garics (che sarà ancora
protagonista dell’incontro, ma con la maglia
avversaria) e Savini, due elementi che, pur
possedendo spiccate caratteristiche
difensive, subirono atrocemente le
iniziative degli allora esterni bergamaschi,
Ferreira Pinto e Langella. I laterali
azzurri di quest’anno, Maggio e Mannini,
sono in possesso di caratteristiche molto
più offensive rispetto ai loro predecessori,
e questo potrebbe sia lasciare maggiore
spazio ai due esterni avversari, ma anche
costringere questi ultimi ad una maggiore
attenzione difensiva, cosicché da limitare
la loro pericolosità.
Le insidie dell’Atalanta non risiedono,
tuttavia, solo nell’abilità di Ferreira
Pinto e Padoin, esterno sinistro divenuto
titolare dopo la partenza di Langella, sulle
fasce. La difesa azzurra dovrà infatti
prestare estrema attenzione ai movimenti ed
alle invenzioni del capitano degli orobici
Doni. Nella sua zona di competenza dovrebbe
agire Walter Gargano, almeno che Reja non
scelga di schierare in quella posizione
Blasi per avere maggiore copertura
centralmente. Sarà questo nella zona
centrale uno dei duelli che potranno
decidere l’esito della gara. Anche qui
vincerà chi riuscirà meglio ad arginare le
azioni dell’altro. È infatti prevedibile
che, così come l’azzurro avrà il compito di
limitare le giocate di Doni, allo stesso
modo quest’ultimo potrebbe avere il compito
di fare pressione sul “Mota” azzurro, al
fine di impedire che dai suoi piedi nascano
azioni pulite e ragionate per il Napoli.
Massimo riguardo dovrà essere inoltre
rivolto alla prima punta bergamasca Floccari.
L’attaccante atalantino ha infatti iniziato
al meglio la stagione con la sua squadra,
mettendo a segno cinque reti. Tuttavia un
occhio di riguardo deve essere volto
necessariamente anche alla panchina, dove
siederà un redivivo Christian Vieri, sempre
ben predisposto a risorgere in occasione
delle sfide contro i partenopei.
Del Neri deve però fare i conti con due
pesanti assenze, proprio nel cuore del
campo. Cigarini e Guarente, i due
centrocampisti centrali titolari, saranno
assenti nella gara di domenica. Prenderanno
il loro posto il giovanissimo Giacomo
Bonaventura e l’esperto De Ascentis.
Non ci sono problemi invece in difesa.
Davanti al napoletanissimo portiere Coppola
agiranno come al solito Rivalta e Manfredini,
quest’ultimo, elemento fondamentale per la
retroguardia, recuperato dopo i recenti
problemi fisici. Nel ruolo di terzino
sinistro ci sarà regolarmente Bellini,
mentre a destra, l’ex azzurro Garics, sarà
mosso dallo stimolo di dimostrare ai suoi ex
compagni tutti i miglioramenti fatti con la
maglia nerazzurra.
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