26/9/2008
(EDUARDO LETIZIA) - Quello che attende
domenica il Napoli in campionato potrebbe
sembrare un impegno facile sulla carta, ma,
paradossalmente, proprio le circostanze che
dovrebbero rendere “abbordabile” la gara
contro il Bologna, potrebbero diventare
delle insidie per la squadra di Reja.
Nello specifico gli azzurri, nello scorso
torneo, hanno trovato numerose difficoltà
proprio nell’affrontare le cosiddette
“piccole” del campionato, esaltandosi invece
contro le squadre più blasonate. Questa gara
ci potrà perciò dire se il Napoli è maturato
al punto tale da riuscire ad approcciare a
gare dal “fascino” minore, con la stessa
intensità di quando si incontrano le “big”,
o se non si è riuscito ancora a migliorare
questo inconsueto difetto.
Lo stato di crisi in cui versa il Bologna,
proveniente da tre sconfitte consecutive,
dopo la vittoria contro il Milan a San Siro
che aveva illuso i tifosi emiliani, potrebbe
inoltre regalare novi stimoli alla squadra
di Arrigoni, allenatore già sulla graticola
dopo quattro turni di campionato. D’altra
parte questa atmosfera da “ultima spiaggia”
potrebbe altresì provocare una tensione
eccessiva sulla squadra, della quale
potrebbe giovarsi il Napoli che, all’opposto
del suo avversario, arriva al Dall’Ara con
il morale molto alto per l’ottimo andamento
della sua stagione.
Dal punto di vista tattico Arrigoni dovrebbe
disporre la sua squadra con un 4-4-2
canonico, leggermente differente dal 4-2-3-1
mandato in campo contro l’Udinese.
In difesa Arrigoni dovrà sopperire alle
assenze di Castellini (infortunato) e Britos
(squalificato), cosicché, davanti
all’esperto portiere Antonioli dovrebbero
agire l’ex partenopeo Terzi a fianco del
colosso greco Moras, a costituire una coppia
di centrali obiettivamente non insuperabile.
Nel ruolo di terzino destro agirà l’ex
blucerchiato Zenoni, mentre sulla sinistra
Bombardini, che negli ultimi tempi ha
indietreggiato notevolmente il suo raggio
d’azione, potrebbe essere preferito a
Salvatore Lanna.
Il centrocampo sarà guidato dall’esperienza
e dalla qualità in fase di costruzione di
gioco di Sergio Volpi, che in cabina di
regia avrà il compito di dettare i tempi e
dare il via alle azioni della squadra, così
come Liverani nel Palermo, incontrato
mercoledì scorso. È perciò probabile che
anche domenica Reja deciderà di chiedere ad
una delle sue punte di sacrificarsi in fase
di non possesso, in un’azione di disturbo
sul regista avversario, come fatto contro i
rosanero. Al fianco dell’ex capitano della
Sampdoria dovrebbe essere schierato, in
veste di “frangiflutti”, Gaby Mudingayi,
l’ex laziale che è stato uno dei pezzi
pregiati della campagna acquisti dei
rossoblù. Sulla fascia destra ci sarà
Marchini, esterno pericoloso soprattutto in
fase di spinta, mentre, vista l'assenza di
Valiani, sulla sinistra con caratteristiche
del tutto diverse dall’ex cagliaritano, ci
sarà Amoroso, che nasce come centrocampista
centrale, ed avrà per questo una forte
tendenza ad accentrarsi nel corso della
gara, anche per lasciare spazio alle discese
di Bombardini (o Lanna) alle sue spalle.
In avanti Marazzina e Bernacci dovrebbero
essere relegati in panchina per lasciare il
posto ad Adailton e Di Vaio. È questa una
coppia in cui sembra mancare una prima punta
forte fisicamente, capace di fare da boa in
avanti. Le azioni di attacco bolognesi
saranno pertanto incentrate sulla rapidità e
mobilità dei due attaccanti, che cercheranno
di mettere in difficoltà i difensori
napoletani non dando loro alcun punto di
riferimento.
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