3/10/2008
(EDUARDO LETIZIA) - Dopo la delusione
infrasettimanale in Coppa Uefa, il Napoli è
richiamato all’immediato riscatto in
campionato, dove però si troverà a dover
affrontare un impegno tutt’altro che facile,
dovendo scontrarsi al Marassi con il Genoa
di Gasperini.
I rossoblù sono sempre stati un avversario
che ha creato molti problemi agli azzurri,
l’ultima vittoria sul loro campo risale
infatti alla stagione 2001/02 e lo scorso
campionato il Genoa fu una delle poche
formazioni che riuscì a battere il Napoli al
San Paolo, in un momento, come quello
attuale, molto positivo per gli uomini di
Reja.
Quello di oggi è un Genoa diverso negli
uomini, ma praticamente uguale dal punto di
vista tattico rispetto a quello dello scorso
anno. Gasperini dovrebbe infatti riproporre
il consueto 3-4-3, abbandonando il 4-4-2 che
aveva messo in campo contro la Fiorentina.
Il 3-4-3 genoano è un modulo sulla carta
molto offensivo, ma l’allenatore dei Grifoni
lo ha saputo plasmare nel tempo,
trasformandolo in un sistema di gioco che sa
essere molto pragmatico ed accorto anche in
fase difensiva. Da 3-4-3 può infatti
tramutarsi in 5-4-1 in fase di non possesso
palla, con gli esterni di centrocampo che
vanno a supportare i tre difensori centrali
e le ali che si allineano ai centrocampisti,
per dare adeguata copertura alle corsie
esterne. Chiaramente questo sistema di gioco
così camaleontico può essere molto
imprevedibile, soprattutto grazie ai rapidi
capovolgimenti di fronte, affidati alla
velocità dei giocatori di fascia.
Contro gli azzurri Gasperini dovrebbe
abbandonare esperimenti ed eventuali
turn-over ed affidarsi al suo undici
migliore. In avanti ci sarà dunque spazio
per il bomber ritrovato, Diego Milito,
apparso scatenato nei minuti finali in cui è
stato impiegato in settimana in Coppa
Italia, che ha subito ripreso il feeling con
il gol nel campionato italiano, lasciando
qualche rimpianto nei tifosi partenopei che
avevano visto più volte il suo nome
accostato alla maglia azzurra, nella scorsa
estate. Al fianco del “Principe”, viste le
assenze di Olivera e Gasbarroni, ci saranno
Palladino, anche lui vicino a vestire
l’azzurro quest’estate, e Giuseppe Sculli.
L’ex attaccante di Livorno e Juventus non ha
avuto un inizio facile della sua avventura a
Genova. Spesso rilegato in panchina non è
ancora riuscito ad integrarsi perfettamente
all’interno degli schemi d’attacco di mister
Gasperini, per cui questa contro il Napoli
potrebbe essere la giusta opportunità per
mettere in mostra il suo indubitabile
talento. Sculli è invece un elemento
prezioso per gli schemi del suo tecnico, in
virtù della sua propensione a sacrificarsi
anche in copertura, che spesso lo hanno
fatto preferire rispetto a giocatori anche
più dotati tecnicamente.
Il centrocampo è l’unico reparto dove
Gasperini dovrebbe avere ancora qualche
dubbio di formazione. In attesa di poter
recuperare Paro ed il neo-acquisto Motta,
nel cuore del campo dovrebbero agire
Milanetto, che rimane anche quest’anno la
mente della squadra, ed uno tra Juric e
Vanden Borre. Il giovane belga è stato
protagonista di buone prestazioni, nelle
ultime uscite, nel ruolo di centrocampista
centrale e per questo potrebbe essere
preferito al più collaudato Juric. Sulle
corsie esterne dovrebbe invece agire l’ex
coppia di laterali della Reggina di due
stagioni fa, Mesto e Modesto, entrambi
giunti a Genova nel corso dell’ultima
sessione estiva di mercato. Al posto di uno
dei due potrebbe essere però preferito uno
dei veterani dei rossoblù, ovvero Marco
Rossi, che potrebbe comunque trovare spazio,
nel corso nel match, anche al centro del
campo, vista la sua grande duttilità
tattica.
In difesa, davanti al portiere brasiliano
Rubinho, agiranno Biava sul centro-destra,
il nazionale Under 21 Criscito sul
centro-sinistra, e l’ex romanista Matteo
Ferrari al centro, a formare un reparto di
sicuro affidamento che può vantare anche
ottime alternative come l'altro Under 21
Bocchetti ed il giovane greco
Papasthatopoulos.
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