• L'AVVERSARIO - ZOOM SUL MILAN DI KAKA E RONALDINHO •

31/10/2008

(EDUARDO LETIZIA) - Una sfida per il primo posto in perfetto stile anni ’80; uno scontro tra due tra le squadre più in forma del campionato; una gara tra due filosofie societarie totalmente opposte, l’una incentrata sulla progettualità finalizzata alla maturazione di giovani di prospettiva, l’altra sull’acquisizione di campioni dal nome blasonato, che spesso prescinde dall’utilità tattica e dalla carta d’identità.
Questi è molti altri saranno i motivi della partita di domenica sera tra Milan e Napoli, l’impegno finora più impegnativo che si troverà ad affrontare la squadra di Reja.
L’undici di Ancelotti è reduce da una serie di risultati positivi che ne hanno cancellato l’avvio un po’ stentato.
I rossoneri appaiono in questo periodo una squadra in piena salute, che ha saputo aggirare le problematiche relative ai vari infortuni, trovando una buona quadratura tattica, nonostante i vari campioni schierati in campo.
Tuttavia il Milan, al di là dei buoni risultati ottenuti, nelle ultime due uscite contro Atalanta e Siena, ha palesato alcuni limiti dal punto di vista della qualità del gioco ed è riuscito ad avere la meglio sugli avversari grazie prevalentemente a giocate dei singoli. Così come negli anni passati, il rendimento dei rossoneri pare molto legato al tipo di sfida che si trovano ad affrontare ed alla mentalità con cui si avvicinano ad essa. Ecco che quindi Kakà e compagni si esaltano nelle gare di Champions o al cospetto di avversari del calibro dell’Inter, ma possono trovare più difficoltà del previsto contro squadre come Siena, Atalanta o Cagliari.
Le sorti della sfida tra Milan e Napoli saranno dunque legate alla considerazione che i rossoneri avranno della squadra di Reja, mentre da parte degli azzurri sarà fondamentale un’attenzione ed esperienza difensiva che in altre occasioni fondamentali, ad esempio nella doppia sfida di Coppa contro il Benfica, sono venute a mancare.
Dal punto di vista tattico Ancelotti dovrà sperare in una grande serata da parte di Kakà, vero trascinatore della squadra, che con una singola giocata ha dimostrato più volte di poter cambiare la storia di una partita. Al suo fianco dovrebbe tornare titolare Ronaldinho che, sotto le luci del San Siro, ha espresso finora il meglio del suo potenziale.
I due fuoriclasse brasiliani supporteranno Borriello, che fino a questo punto del campionato si è rivelato fondamentale per la sua squadra, fornendo al gioco di Ancelotti la possibilità di trovare nuove soluzioni tattiche, essendo l’ex giocatore del Genoa la prima punta forte fisicamente, capace di dare profondità e far salire la squadra, che mancava ai rossoneri fin dai tempi di Oliver Bierhoff.
Dovrebbe partire dalla panchina Pippo Inzaghi, nonostante il suo eccellente stato di forma che lo ha portato a realizzare gol a raffica nelle ultime partite.
Allo stesso modo anche Pato non dovrebbe partire titolare, almeno che Ronaldinho non dovesse avere problemi a recuperare dai suoi guai fisici che l'hanno tenuto fermo contro il Siena.
In mezzo al campo, vista la lunga assenza di Pirlo, dovrebbero esserci Gattuso, Seedorf ed Ambrosini. I dubbi sono legati esclusivamente alle posizioni che i tre avranno all’interno del centrocampo. Contro l’Inter Seedorf nella posizione di regista risultò uno dei migliori in campo, ma è probabile che contro il Napoli Ancelotti deciderà di schierare davanti alla difesa uno tra Ambrosini e Gattuso, per garantire maggior copertura alla difesa.
Per quanto riguarda la retroguardia negli ultimi giorni c’è stato un sensibile miglioramento di Nesta, tuttavia le possibilità di vedere l’ex laziale in campo domenica sera sono limitate. Considerando le assenze di Kaladze e Senderos, la coppia di centrali dei rossoneri, davanti ad Abbiati, dovrebbe essere composta da Bonera a fianco dell’immortale Maldini. Sulle corsie esterne difensive ci saranno invece regolarmente i due titolari Zambrotta e Jankulovski.
Non ci resta dunque che attendere domenica sera, per scoprire se questo Milan-Napoli consentirà ai rossoneri di conquistare il primo posto in classifica (Udinese permettendo), o se sarà più utile agli azzurri al fine di continuare questo bellissimo sogno ad occhi aperti…

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