16/7/2008
(EDUARDO LETIZIA) - Come oramai è noto
saranno i greci del Panionios coloro che
contenderanno agli azzurri la qualificazione
alla Coppa Uefa.
I greci hanno eliminato non senza difficoltà
i serbi dell’Ofk Belgrado in una doppia
sfida che li ha visti sconfitti all’andata
per 1-0 e vittoriosi per 3-1 al ritorno,
allorquando sono riusciti a ribaltare il
risultato del primo match, imponendo il
proprio gioco per lunga parte della gara
sugli avversari, parsi solo raramente in
grado di impensierire gli elleni.
Prevedere il grado di difficoltà
dell’impegno che attende degli azzurri non è
facile. Il Panionios negli ultimi anni non è
mai riuscito ad imporsi tra le grandi del
calcio greco. Anche nelle sfide contro l’Ofk
la squadra non ha messo in mostra
particolari individualità tali da mettere da
soli in difficoltà gli azzurri. Tuttavia il
tecnico tedesco Ewald Lienen è riuscito ad
infondere alla sua squadra un gioco
aggressivo e prevalentemente muscolare,
seppur non spettacolare.
Solitamente i greci si dispongono in campo
con un modulo sulla carta abbottonato, ma
che sa camaleonticamente ben svilupparsi
anche in fase offensiva. Il 4-4-1
generalmente vede protagonista in avanti il
solo Choutos, vecchia conoscenza del calcio
italiano, che non ha mai lasciato segni
tangibili della sua presenza nelle squadre
in cui ha militato. Al Panionios Choutos
sembra aver trovato una seconda giovinezza,
autore di 10 gol nello scorso torneo greco,
riesce ad essere sia il terminale delle
azioni del club del Pireo, sia un elemento
abile a favorire il gioco di tutta la
squadra, creando spazi per gli inserimenti
di centrocampisti ed esterni.
Il centrocampo è un misto di giocatori bravi
negli inserimenti, ma soprattutto validi dal
punto di vista fisico. Tra questi si
distingue il ghanese Kumordzi, pericoloso
nelle sortite aeree, ma per lo più dedito
alla fase difensiva, e Barkoglou, abile
nell’inserirsi negli spazi senza palla.
Makos è tra i centrali quello che
solitamente dà un maggiore apporto a Choutos
in avanti, ma il giocatore di maggiore
pericolosità è sulla fascia destra Skoufalis.
Il biondo esterno è colui dai piedi del
quale nascono le azioni più interessanti
della squadra di Lienen. Il suo movimento
palla al piede ad accentrarsi è utile a
creare spazi succulenti per le discese del
terzino destro, altro giocatore a cui
prestare attenzione, Maniatis. Sarà
importante per gli azzurri riuscire ad
arginare le offensive dei greci sul binario
destro, anche, e soprattutto, in virtù della
momentanea assenza di interpreti validi del
ruolo di esterno sinistro nell’undici di
Reja.
La difesa, a quattro davanti al portiere
Kresic, è composta da giocatori abbastanza
forti fisicamente, che hanno però dimostrato
di poter andare in difficoltà se messi sotto
pressione. A differenza del terzino destro
Maniatis, a sinistra Majstorović mantiene
maggiormente la posizione, in modo da non
lasciare in inferiorità numerica i due
centrali Koutsopoulos e Diawara.
Il Panionios pare in definitiva un
avversario da non sottovalutare, ma che non
bisogna commettere l’errore di
sopravvalutare al di là di quelle che sono
le sue effettive potenzialità. Dal punto di
vista tecnico gli azzurri dovrebbero essere
largamente favoriti, ma sarà fondamentale
tenere un adeguato approccio alla partita,
il resto lo deciderà la tenuta fisica delle
due formazioni.
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