5/12/2008
(EDUARDO LETIZIA) - Per il Napoli è giunto
il momento il cui ogni passo falso potrebbe
ridimensionare drasticamente le ambizioni
della squadra . Se i cattivi risultati
ottenuti nelle ultime gare potevano
attribuirsi alla difficoltà degli impegni in
trasferta ed il pareggio interno con il
Cagliari va iscritto nel registro delle
partite “maledette” (i sardi sono l’unica
squadra che gli azzurri non sono mai
riusciti a battere nell’era De Laurentiis),
nelle prossime gare la squadra di Reja dovrà
conquistare il maggior numero di punti
possibili per cercare di solidificare, e
magari migliorare, l’attuale posizione in
classifica, in vista del girone di ritorno.
Il primo avversario di questa tranche finale
di girone è il Siena.
I bianconeri toscani sono una squadra che
non vanta nel proprio organico grandi
campioni, ma è tuttavia formata da buoni
giocatori, ben allenati dal giovane tecnico
Giampaolo.
L’allenatore di origine svizzera ama far
giocare la propria squadra in maniera
alquanto offensiva, disdegnando le barricate
difensive e lasciando immutato il suo
4-3-1-2 anche nelle gare in trasferta più
ardue. Questo atteggiamento sta ripagando
ampliamente Giampaolo, che vede attualmente
la sua squadra tenersi a ben otto punti di
distacco dalla zona retrocessione, in una
posizione di classifica estremamente
soddisfacente.
Anche a Napoli il Siena non muterà il
proprio modo di giocare. Dell’undici toscano
gli azzurri dovranno prestare particolare
attenzione alla punta Maccarone che,
nonostante un periodo poco felice in zona
rete patito ad inizio torneo, rimane
l’elemento offensivo più pericoloso della
sua squadra, ed al marocchino Kharja, che
agisce tra le linee di centrocampo ed
attacco. Con le sue qualità tecniche, e
l’ottimo tempismo negli inserimenti, Kharja
è l’elemento che dona maggior fantasia ed
imprevedibilità alla manovra offensiva
senese.
A fianco a Maccarone dovrebbe giocare il
franco-algerino Ghezzal, una delle scoperte
più interessanti del Siena di quest’anno,
che dovrebbe essere preferito a Calaiò, il
quale potrebbe comunque avere spazio durante
il match, per tentare di creare qualche
dispiacere ai suoi ex compagni.
Il centrocampo bianconero è formato da
elementi di ottimo dinamismo e discrete
qualità tecniche. Tra questi l’esperto
Vergassola. uno dei pilastri della squadra,
agirà sul settore di centro destra.
Centralmente, vista l’assenza di Codrea,
agirà l’ex genoano Coppola, meno dotato
tecnicamente rispetto al rumeno, ma più
forte fisicamente ed abile negli
inserimenti. Sul centro-sinistra ci sarà il
giovane Galloppa, centrocampista che lo
scorso anno si è rivelato uno dei più
interessanti giovani italiani del
campionato, aggiudicandosi anche la vittoria
del torneo di Tolone con la nazionale
olimpica.
La difesa sarà guadata dall’ex azzurro
Daniele Portanova che, oltre ad essere la
colonna portante della retroguardia, è un
elemento particolarmente temibile anche
quando si spinge in avanti per sfruttare le
sue qualità aeree sui calci da fermo. A
fianco di Portanova ci sarà Rossettini,
mentre sulle corsie laterali agiranno Del
Grosso sulla sinistra e il colombiano Zuniga,
paragonato da alcuni al brasiliano Cafu,
sulla destra. La porta sarà difesa dall’ex
romanista Curci, numero uno dalle discrete
potenzialità, ma che talvolta si concede
delle gravi indecisioni.
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