19/12/2008
(EDUARDO LETIZIA) - Tenendo conto solo dei
risultati ottenuti fino a questo punto del
campionato dalle due squadre, quella tra
Torino e Napoli potrebbe considerarsi poco
più che un’amichevole per la squadra di
Reja. Tuttavia ci sono delle circostanze
contingenti che infondono nuove speranze nei
tifosi granata.
In primis ci sono le pesanti assenze in casa
Napoli, che costringeranno Reja a fare a
meno di giocatori del calibro di Cannavaro,
Lavezzi ed Hamsik (in attesa della sentenza
della Wada su Mannini). Altro segnale
incoraggiante per i piemontesi è la vittoria
infrasettimanale conquistata contro la
Fiorentina in Coppa Italia, risultato che ha
donato una boccata di ossigeno a tutto il
tribolato ambiente granata.
Inoltre in casa Toro saranno determinanti le
forti motivazioni della squadra e del suo
nuovo allenatore, Walter Novellino,
ritornato a Torino dopo un primo esonero
nello scorso campionato, che però ha già
pesantemente steccato la prima gara dopo il
suo ritorno, contro il Bologna.
Novellino cercherà di imprimere ancora una
volta il suo consueto credo tattico, fondato
sul 4-4-2, alla squadra. Per risalire la
classifica l’ex allenatore del Napoli ha
deciso di puntare decisamente su un elemento
che aveva trovato poco spazio con De Biasi,
Rolando Bianchi. L’attaccante, che era stato
il “colpo” del mercato estivo del presidente
Cairo, fin dalla sua partenza da Reggio
(quando nell’estate rifiutò proprio l’arrivo
a Napoli), non è mai riuscito a ritrovare i
gol e la qualità nel rendimento che ci si
aspettava da lui. Novellino spera ora di
riuscire a riportare Bianchi sui suoi
passati livelli, magari affiancandolo ad
Amoruso, suo compagno di squadra ai tempi
della Reggina.
Saranno proprio Bianchi e Amoruso a guidare
l’attacco granata contro il Napoli, anche
se, optando per questo tandem offensivo,
Novellino rinuncerà a due tra gli elementi
più positivi di questa sfortunata prima
parte di stagione del Torino: Rosina,
comunque debilitato dalla febbre, e l’ex
partenopeo Stellone.
Il centrocampo sarà guidato dallo svizzero
Dzemaili, una delle sorprese più liete di
questo campionato, abile sia in fase di
costruzione della manovra, sia in quella di
rifinitura dell’azione offensiva. Al suo
fianco, viste le assenze di Barone e Corini,
ci sarà uno tra Saumel e Paolo Zanetti, con
quest’ultimo che sembra essere in vantaggio
sull’austriaco.
Le corsie esterne del centrocampo saranno
presidiate da Abate e Rubin. L’ex napoletano
potrebbe essere l’arma in più del Torino,
essendo in possesso di una velocità ed
un’abilità in progressione che potrebbe
mettere in seria difficoltà la difesa
azzurra, spesso in affanno al cospetto di
giocatori di fascia con queste
caratteristiche. Si dovrà comunque prestare
la dovuta attenzione anche al giovane Rubin
che, pur essendo adoperato solitamente nel
ruolo di terzino, è in possesso di
eccellenti qualità fisiche ed in più sarà
utile nel dare supporto nel contrastare le
avanzate di Maggio sulla sua corsia di
competenza.
La difesa, orfana dello squalificato Pratali,
si fonderà sulla potenza fisica dei due
centrali, Natali e Di Loreto, che dovranno
probabilmente scontrarsi con il tandem
d’attacco, altrettanto fisico, del Napoli
formato da Zalayeta e Denis. È superfluo
sottolineare quanti danni avrebbe potuto
provocare un giocatore veloce come Lavezzi
ad una difesa con queste caratteristiche.
Concluderanno il reparto difensivo, davanti
all’ottimo Sereni, i due terzini che saranno
Colombo a destra, che solitamente veniva
impiegato da De Biasi in una posizione più
avanzata, e Pisano sulla sinistra.
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