23/11/2008
(MARIO IPRI) – La tredicesima giornata di A
vede rallentare praticamente tutte le
squadre della fascia sinistra della
classifica ad eccezione della Fiorentina,
vittoriosa nell’anticipo pomeridiano di
sabato contro i bianconeri dell’Udinese, e
dell’Inter sempre più capolista.
Al Franchi sono gli ospiti a passare in
vantaggio, con una prodezza di Floro Flores.
Ma gli uomini di Marino sprecano troppo, e
vengono travolti dal ciclone viola: vanno a
segno prima Mutu su rigore, poi Montolivo
per ben due volte, e infine il solito
Gilardino.
Nell’altro anticipo del sabato è andato di
scena il derby d’Italia a San Siro,
Inter-Juventus. Gli uomini di Mourinho si
sono imposti per una rete a zero su Del
Piero e compagni, grazie a una fortunosa
rete di Muntari, su tiro sbagliato dell’ex
di turno Ibrahimovic. E’ apparsa comunque
netta la differenza tra le due compagini,
soprattutto sotto l’aspetto della tenuta
fisica.
La domenica di oggi potrebbe invece essere
soprannominata come la giornata dei
rallentamenti davanti, e delle accelerate
dietro.
Il Napoli di Reja, sempre vittorioso tra le
mura amiche, non riesce a scrollarsi di
dosso i fantasmi del passato e si fa
raggiungere nel quarto minuto di recupero
dal Cagliari di Allegri, che nelle ultime 8
giornate ha racimolato addirittura un punto
in più dei partenopei. A passare in
vantaggio erano stati i padroni di casa, su
piattone chirurgico di Hamsik. Al 5’ della
ripresa il pareggio di Lopez, che approfitta
di una respinta di Iezzo su un precedente
tiro degli isolani. A partita quasi
conclusa, il primo goal su punizione di
Lavezzi nel Napoli fa credere a tutti che
sia finita. Ma mai fidarsi del Cagliari, che
a partita praticamente conclusa segna il
goal del definitivo pareggio con Conti.
Nell’altro big-match del pomeriggio, andato
di scena all’Olimpico di Roma tra Lazio a
Genoa, a vincere è soprattutto la noia,
almeno nei primi 45 minuti. Poi succede di
tutto. Prima Milito si vede annullare un
goal regolare, poi grazia Carrizo dal
dischetto, sparando alto un rigore a dir
poco dubbio concesso dal direttore di gara.
Ma il Principe non si arrende mai, e porta
in vantaggio i rossoblù di Gasperini a venti
minuti dal termine. Il pareggio laziale
arriva dieci minuti dopo, grazie a una gran
botta dalla distanza.
A Lecce la Roma continua la sua rinascita,
facendone tre ai “cugini giallorossi” di
Beretta. Le segnature portano la firma
dell’ex di lusso Vucinic, del difensore
brasiliano Juan e del ritrovato capitano
capitolino Totti. Mai in gara i padroni di
casa. La banda Spalletti pare essere
tornata.
Anche l’altra squadra rimasta a sorpresa
indietro in classifica, la Sampdoria, sta
iniziando a inanellare una non trascurabile
striscia di risultati utili consecutivi. A
farne le spese oggi è stato il Catania di
Zenga, che al Ferraris ha visto i suoi
uomini uscire sconfitti per 3-0. Come
prevedibile gran parte del merito dei
blucerchiati di Mazzarri è di uno strepitoso
Antonio Cassano, che realizza una doppietta,
e del compagno di reparto Claudio Bellucci,
che apre le marcature.
Ancora non decifrabile la “cura” Mihajlovic
a Bologna, che pareggia la terza partita
consecutiva. A impattare con i felsinei è il
Palermo di Ballardini, che deve ringraziare
il subentrato Succi, andato a segno in pieno
recupero della ripresa, se l’istrionico
presidente Zamparini resisterà per altri
sette giorni alla sua voglia di confermarsi
mangia-allenatori. Per i padroni di casa la
segnatura porta la firma dell’ormai solito
Di Vaio, l’unica costante positiva di questa
squadra.
Ma oggi si giocavano anche due partite molto
delicate per due delle ultime della classe,
Reggina e Chievo. I calabresi ottengono la
seconda vittoria consecutiva, e travolgono
l’Atalanta per 3-0. Il Granillo sta tornando
a diventare la fortezza di Cozza e compagni.
E proprio il capitano amaranto apre le
marcature nei primissimi minuti di gioco,
seguito da una doppietta del bomber Corradi,
tornato titolare dopo qualche turno di
epurazione. Il goal degli ospiti, segnato
anche in questa partita nel recupero del
secondo tempo, è del capitano nerazzurro
Doni.
Nell’altro scontro salvezza tra Chievo e
Siena al Bentegodi, a festeggiare è la
squadra di Mister Giampaolo, che sancisce
ufficialmente (qualora ce ne fosse ancora
bisogno)la nomina dei clivensi a
“Cenerentola” della categoria. Vittoria di
rigore suggerirebbe il tabellino, visto che
i senesi passano in vantaggio con Galloppa
su rigore a dieci minuti dal termine del
match, e raddoppiano sempre dagli undici
mentri con Maccarone pochi minuti dopo.
Tutto questo in attesa del posticipo serale
tra Torino e Milan al Comunale, che potrebbe
ulteriormente aumentare nei rossoneri la
consapevolezza di essere l’unico e vero
spauracchio dell’Inter, in questo
campionato. Viste le partite di oggi, vi
consigliamo di seguire il match fino ala
fine, recupero compreso.
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