• ANTEPRIMA SERIE A - ULTIMA GIORNATA, LA RESA DEI CONTI •

16/5/2008
 

(GIUSEPPE PALMIERI) La resa dei conti. Ultima giornata in serie A da thriller. Tutto è ancora aperto. Tutto può ancora accadere in novanta drammatici minuti finali.
Inter e Roma si giocano lo scudetto, le loro avversarie dirette, Parma e Catania, la salvezza. I nerazzurri saranno di scena in Emilia, contro una formazione ducale che deve assolutamente vincere e sperare che il Catania non faccia lo stesso. Al Tardini, il tecnico Manzo, esonerato Cuper prima dell'ultima di campionato, punterà su Cristiano Lucarelli e Budan, con Pavarini tra i pali in luogo di Bucci per rovinare la festa all'Inter. Mancini, dopo l'incredibile pareggio col Siena, avverte la paura di non farcela dopo aver dominato il campionato. La Roma fa sentire il suo fiato sul collo del biscione nerazzurro e il tecnico jesino si affiderà ancora a Balotelli e Cruz per cercare il gol scudetto, con Ibrahimovic che si rivede in panchina, pronto ad essere lanciato nella mischia. C'è lo spettro del 5 maggio 2002 da scacciare. La Roma, invece, è al settimo cielo per una rimonta che ha dell'incredibile e vola a Catania per vincere e sperare in un passo falso di Mancini e trovare il clamoroso sorpasso. Partita tutt'altro che facile per la banda Spalletti, che si trova davanti una squadra etnea che ha bisogno di vincere per salvarsi matematicamente e non rischiare nella bagarre finale. Un pareggio basterebbe in caso di mancato successo del Parma, una sconfitta potrebbe favorire addirittura l'Empoli, impegnato contro il Livorno, già retrocesso. Zenga non vuole scherzi, dopo quello di Del Piero all'89' di domenica scorsa che ha strappato dalle sue mani la salvezza, ma dovrà fare a meno di Spinesi e Mascara, puntando tutto sul ritorno dal primo minuto di Martinez, affiancato da Colucci e Vargas. Spalletti invece crede nell'entusiasmo dei suoi ragazzi e conferma Perrotta largo a destra, in luogo di Taddei, con Aquilani alle spalle di Vucinic. Saranno 90' di fuoco per il titolo.
Dicevamo dell'Empoli, i toscani non sono ancora fuori dai giochi salvezza, hanno tre punti da recuperare e in caso di sconfitta in contemporanea di Parma e Catania e loro successo sui labronici. Quindi Cagni sa che la sua squadra deve fare il suo dovere fino alla fine e schiera Giovinco e Vannucchi alle spalle di Saudati, contro un Livorno già tristemente retrocesso, che non ha nulla da chiedere all'ultima giornata.
Ma non è solo lotta incrociata tra scudetto e salvezza. C'è un posto Champions da conquistare e la Fiorentina ha il match point per accedere alla massima competizione continentale a scapito del Milan campione d'Europa. I viola hanno approfittato dello scivolone napoletano di Ancelotti, e ora vanno a Torino, contro i già salvi granata, per chiudere il contro. Con la vittoria la Champions è matematica. Prandelli, privo di Mutu, conferma Pazzini e Osvaldo in avanti, e schiera Kuzmanovic largo a sinistra, lasciando in panchina Semioli. Mentre il Toro ha solo da festeggiare la salvezza e dovrebbe schierarsi con Di Michele e Stellone di punta, cercando magari di fare un bel regalo al Milan. E' all'Olimpico di Torino che saranno concentrate le attenzioni del popolo rossonero, ma la squadra di Ancelotti deve prima fare il suo dovere battendo l'Udinese, che ha ottenuto il Uefa e non può più nulla in chiave Champions. Il tecnico rossonero conferma la formazione distrutta a Napoli con Pirlo che rientra al posto di Gattuso e Simic che sostituisce lo squalificato Nesta al centro della difesa. Non si può sbagliare, Kakà, Seedorf e Inzaghi lo sanno e scenderanno in campo con la voglia di riscatto. Ma potrebbe non bastare se i viola espugnassero anche la Torino granata, dopo quella bianconera. Udinese comunque in formazione tipo, pronta e decisa a vendere cara la pelle al Diavolo.
Ultimo motivo di interesse di classifica, ma con il Genoa che ha già fatto sapere di aver rinunciato all'Intertoto, è la lotta per l'ottavo posto tra i liguri e il Napoli. Gasperini vuole chiudere bene la stagione a Bergamo contro l'Atalante, che invece vuole ben figurare e salutare degnamente i propri sostenitori. Bergamaschi in formazione tipo con Doni accanto a Floccari e rossoblu che dovrebbero giocare con Wilson accanto a Borriello e Leon. Mentre il Napoli difenderà il suo ottavo posto, che vale l'Europa attraverso l'Intertoto sul campo della Lazio che vuole salutare i tifosi, che potrebbero non esserci, visto che l'Olimpico sarà aperto solo per gli abbonati e gli ultrà biancocelesti stanno pensando di lasciare sola la squadra. Reja col solo dubbio Sosa-Calaiò, con Bogliacino che sostituirà lo squalificato Hamsik, mentre Delio Rossi è senza Pandev e giocherà col tandem Rocchi-Bianchi, con Mauri a sostegno.
Match senza patemi di classifica tutti gli altri, a cominciare da Sampdoria-Juventus, in programma sabato pomeriggio, per la visita del Papa nel capoluogo ligure, con il faccia a faccia tra i due discussi candidati all'Europeo, Cassano e Del Piero, con quest'ultimo, insieme a Trezeguet e Borriello, impegnato a rincorrere il titolo di capocannoniere. Cosi anche Siena-Palermo, con Amauri al passo d'addio in rosanero, e Cagliari-Reggina, con entrambe a festeggiare la promozione, con i tifosi sardi che dovranno osannare le imprese del tecnico Ballardini e del bomber Acquafresca.
Tutto il resto è pathos, tensione, emozione da vivere allo stato puro per altri novanta minuti. Soltanto al fischio finale, tra lacrime e gioia, conosceremo trionfatori e vinti. Alta tensione. E' la resa dei conti.

 

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