• L'AVVERSARIO - SCOPRIAMO L'EMPOLI •

20/9/2007
 

(MAURIZIO LONGHI) - L'exploit dell'anno scorso ha messo sotto i riflettori l'avvio di stagione dell'Empoli. Ma sembra che la nuova stagione non sia partita sotto i migliori auspici visto che in tre gare è stato racimolato soltanto un punticino. Ma sotto il profilo del gioco la squadra dà segnali confortanti, anche se i limiti paiono evidenti. Un esempio è arrivato nella gara contro l'Inter in cui, nonostante sia stata prodotta una buona prestazione, il risultato è stato favorevole alla squadra di Mancini che, pur soffrendo, ha avuto la meglio al "Castellani". La manovra dei toscani non è imperniata sul difensivismo, ma prevede un gioco arioso derivante soprattutto dalle corsie esterne che rappresentano l'arma letale che rende l'Empoli una squadra davvero pericolosa. La rosa ha mantenuto l'ossatura dell'anno scorso, ma rispetto ad un anno fa ci sono delle differenze enormi. La più importante è che adesso il campionato è tutt'altra cosa e richiede uno sforzo maggiore per avere delle soddisfazioni. L'Empoli sembra non avere le risorse necessarie per ripetere la splendida stagione scorsa che è stata culminata con la meritata qualificazione in coppa Uefa, sia perché il livello di forza del campionato è aumentato notevolmente, sia per una campagna acquisti non proprio all'altezza della situazione. Sono arrivati giocatori importanti, ma nessuno in grado di permettere alla squadra di compiere il salto di qualità per poter affrontare a dovere anche la coppa Uefa. Nell'entourage empolese si afferma che è sempre il campionato l'obiettivo principale, nonostante non si voglia vanificare subito tutti gli sforzi fatti l'anno scorso per conquistare un traguardo storico. Comunque la squadra non è stata smantellata e non ha il problema di trovare l'assetto giusto, solo a centrocampo la partenza di Almiron ha alterato un po' gli equilibri, ma sostanzialmente i sincronismi sono quelli giusti. Però, la squadra dimostra una certa carenza in attacco, reparto in cui ci si affida troppo alla fantasia di qualche singolo. Ma, nonostante la partenza ad handicap, non regna il grigiore generale nello spogliatoio biancoblu, perché le prime tre sfide sono state considerate proibitive a priori ed era nell'aria che arrivassero dei risultati negativi. La gara contro il Napoli sarà l'occasione per riscattarsi, ma sarà dura al cospetto di una squadra che è in piena forma e sta mostrando un gioco veramente piacevole. "Adesso inizia il nostro campionato", così è stata evitata una piccola crisi dopo l'infruttuoso avvio di stagione, la speranza è che possano iniziare ad arrivare punti importanti per raggiungere l'obiettivo prefissato: la salvezza. Visto quello che si profila in questo campionato, l'Empoli vorrà ottenere la permanenza in massima serie senza patemi d'animo, perché lo scopo è quello di stare il più lontano possibile dalle zone calde della classifica. Al momento non si può parlare ancora di falsa partenza, anche se dopo aver conquistato un punto in tre gare c'è poco da stare tranquilli, ma è prematuro fare processi prima che arrivino delle gare da cui poter trarre dei giudizi definitivi.
DIFESA - A proteggere la porta empolese c'è l'ex salernitano Daniele Balli che da una vita difende i pali dei toscani ottenendo buoni risultati. La sua esperienza gli consente di essere uno dei leader della squadra e non fa mai mancare il suo sostegno ai suoi. Il reparto arretrato varia a seconda del modulo che decide di proporre Gigi Cagni, ma l'ossatura è quella: sulla destra agisce Andrea Raggi, 24enne granatiere che in passato ha fatto parte anche della Nazionale italiana Under 21. I due battitori centrali si completano a vicenda formando una coppia ben assortita. Infatti, da una parte c'è l'esperienza di Richard Vanigli, dall'altra l'agilità e la freschezza di un giovane come Lino Marzoratti. Il centrale di proprietà del Milan è in forza all'Empoli cercando di diventarne un elemento importante con la speranza di mettere in mostra le sue qualità. In sostanza questa è la base solida della difesa dell'Empoli, poi se si decide di schierare 4 uomini, sulla sinistra viene impiegato Vittorio Tosto a cui è affidato il compito di spingere sulla corsia mancina. Poi l'ex napoletano viene proposto indifferentemente sia in difesa che a centrocampo, ma le sue mansioni sono sempre quelle di offendere il più possibile sulla sua fascia di competenza. L'Empoli è salito alla ribalta anche per avere una particolare attenzione ai giovani talenti, ne ha sfornati tanti pescando soprattutto nel napoletano, ora setaccia le rose delle grandi squadre italiani per ottenere dei prestiti di qualche promessa. Dopo Marzoratti con il Milan, si è deciso di puntare anche su Felice Piccolo che è arrivato in comproprietà dalla Juventus. C'è molta fiducia anche su Nicola Ascoli, un difensore molto duttile che in passato ha lasciato un ottimo ricordo a Catanzaro. Al momento è fermo ai box un elemento molto importante come Daniele Adani, la cui assenza arreca un danno alla squadra che non può beneficiare della sua esperienza in serie A. Inoltre, la rosa, oltre all'esperto Francesco Pratali (sul quale si è aperto un caso molto intricato), contempla anche due giovani interessanti come Simone Iacoponi e il brasiliano Rincon.
CENTROCAMPO - Ormai il modulo dell'Empoli prevede già da alcuni anni a questa parte una mediana composta da due giocatori, uno dedito alla fase difensiva, l'altro capace di impostare il gioco. Per quest'ultimo compito l'anno scorso se ne occupava Sergio Bernardo Almiron che ha fatto impazzire il pubblico del "Castellani" con i suoi piedi argentini e le sue bordate al fulmicotone. La società toscana ha creduto molto nel regista sudamericano che quest'estate è passato alla Juventus, della quale è diventato subito un giocatore molto prezioso. Mister Cagni per sostituire il play maker di Santa Fe, ha virato su Guillermo Giacomazzi, che ha le stesse caratteristiche del suo predecessore, anche se potrebbe giocare qualche metro più avanti vista la sua attitudine con il gol. Quindi, in mezzo al campo, l'Empoli non ha perso la classe sudamericana, perché partito un argentino come Almiron, è arrivato un uruguagio come Giacomazzi, che viene da una stagione travagliata passata tra Lecce e Palermo. L'altro componente del centrocampo toscano è Davide Moro, un "frangiflutti" che conosce molto bene l'ambiente empolese e, partito come gregario, si è conquistato grazie a tanto lavoro un posto in pianta stabile in squadra. Però, le difficoltà che sta riservando questo avvio di campionato, stanno spingendo mister Cagni a modificare l'assetto tattico inserendo un altro centrocampo per irrobustire la mediana. Perciò, è sempre in allarme Claudio Marchisio, che è chiamato a confermare l'ottima stagione di serie B trascorsa con la maglia della Juventus. Un mediano "tuttofare" è anche Francesco Marianini, molto utile soprattutto per la sua versatilità e la capacità di offrire alla squadra una buona copertura, anche se in questo periodo non è disponibile a causa di qualche malanno fisico. Comunque, il punto di forza di questa squadra è la spinta che arriva dalle fasce: sulla destra c'è il napoletano Antonio Buscè che già da qualche anno incanta il pubblico del "Castellani" con le sue sgroppate micidiali. Mentre sulla sinistra, se si rivolge l'attenzione alla fase d'attacco, il favorito è Sebastian Giovinco, invece. la scelta ricade su Luca Antonini nel caso si punti al contenimento. Per la gara col Napoli, a partire dal primo minuto dovrebbe essere il gioiellino di proprietà della Juventus che è il giocatore più osannato dalla tifoseria empolese. Attenzione all'ex Ignazio Abate che ha l'opportunità di far vedere il suo valore anche in serie A e sicuramente non vuole sprecare un'occasione tanto succulenta.
ATTACCO - Affidandosi ciecamente alla spinta che arriva dalle due corsie esterne, ad accendere la luce della fantasia ci pensa Ighli Vannucchi, un trequartista dai piedi fatati che già da qualche anno risulta tra i migliori della massima serie. È uno specialista sui calci da fermo, può risolvere le partite in qualsiasi momento grazie alle sue ottime qualità tecniche. A rappresentare la boa centrale è Luca Saudati, una prima punta che regge il peso di tutto l'attacco e garantisce una buona quantità di gol. L'anno scorso ha disputato un ottimo campionato realizzando ben 14 reti e in questa stagione punta a ripetere la grande annata scorsa. L'alternativa all'ex bomber atalantino è Nicola Pozzi, uno dei primi acquisti del Napoli dell'era De Laurentiis, mentre, sempre restando sulla scia dei giovani di prospettiva, si fa affidamento su Rey Volpato, 22enne centravanti che l'anno scorso riuscì a segnare al "San Paolo" con la maglia dell'Arezzo. A completare il reparto offensivo c'è il brasiliano Eder, anch'egli 22enne che vuole sfruttare un ambiente senza pressioni come quello di Empoli per affacciarsi nel grande calcio.
Per la squadra di Cagni, la sfida con il Napoli è l'occasione per ottenere il riscatto dopo un inizio non esaltante, ma i partenopei stanno volando sulle ali dell'entusiasmo e andranno alla volta di Empoli per incamerare un altro risultato positivo.
 
• VANNUCCHI, IL "BDASILIANO" DELL'EMPOLI •

21/9/2007
 

(MAURIZIO LONGHI) - Quando la classe fa la differenza. Avere dei piedi magici è un dono che si possiede dalla nascita, e questo dono regala l'affascinante prospettiva di diventare un calciatore professionista, perché chi nasce con dei piedi fatati ha un vantaggio non indifferente. Da bambini si sogna di essere un domani al centro di uno stadio mentre un pubblico in delirio applaude alle tue prodezze, è successo ai grandi campioni e succederà sempre a chi di mestiere fa il fantasista. Ad infiammare Napoli ci sta pensando Ezequiel Lavezzi, mentre il re di Empoli è Ighli Vannucchi. Il trequartista di Prato fa intravedere numeri di alta scuola, e si può dire che per lui il sogno si è avverato, perché ogni qualvolta c'è lui in campo gli applausi dei tifosi empolesi acquistano sempre più fragore ad ogni sua elegante giocata. Ha talento da vendere, anche in serie A risulta sempre tra i migliori, dopo gente del calibro di Kaka, Totti e altri mostri sacri, viene subito lui che ha dimostrato sul campo quello che è il suo enorme potenziale. L'anno scorso ha preso per mano la squadra e l'Empoli ha iniziato ad esprimere un calcio piacevole ma soprattutto redditizio ed efficace. Cosa ne è uscito fuori? Che i toscani hanno reso ha tutte la vita difficilissima, tanto che verso la fine del campionato non si parlava più di salvezza, ma di un obiettivo ben più prestigioso. Quale? La città non credeva a quello che stava per accadere, ma si è riusciti a raggiungere un traguardo insperato come la qualificazione per la coppa Uefa grazie ad una stagione indimenticabile. Gran merito dell'impresa lo si deve proprio a lui: Ighli Vannucchi che con la sua ispirazione ha contagiato tutta la squadra facendo in modo che se ne giovasse anche una bocca da fuoco come Luca Saudati, il quale ha realizzato una caterva di gol per merito di chi gli stava dietro ad inventare occasioni assai succulente. Ormai anche quest'anno la formula è quella: Saudati punta centrale e Vannucchi qualche metro più indietro, i due hanno formato un binomio perfetto che, sorretto anche dalla preziosa spinta proveniente dalle fasce, rende ancora più convincente il modo in cui si schiera la squadra. Quindi, Empoli ha eletto il suo re, rispondente al nome di Ighli Vannucchi, la sua corona è la fascia di capitano che porta al braccio. Quest'anno è in buona compagnia tra i giocatori più acclamati, dal momento che c'è un altro tassello, arrivato nel mercato di quest'estate, che ha rubato i cuori dei tifosi empolesi. Si tratta di Sebastian Giovinco che, in virtù della sua impressionante velocità, ha un'estrema facilità nel saltare gli avversari e di conseguenza esaltare un'intera tifoseria. Ma se il gioiellino di proprietà della Juventus non è mai certo di avere un posto fisso nell'undici titolare, Vannucchi è un elemento da cui non si può prescindere. Viene chiamato il "brasiliano di Empoli" proprio per le sue capacità tecniche grazie alle quali può impreziosire una partita a favore della sua squadra. È uno specialista sulle punizioni, fa assumere un effetto strano al pallone che trafigge inesorabilmente i portieri senza che possano evitare dei gol magistrali. Le sue segnature sui calci da fermo ormai non si contano più, ma per giunta quando insacca il pallone in rete riesce ad accarezzarlo con tutta la sua classe sopraffina. Un vero e proprio numero 10. Il fantasista toscano ha avuto il suo trampolino di lancio a Salerno, dove si è messo in mostra ad una tenera età dando dimostrazione dei suoi numeri strabilianti. Dopo Salerno ha avuto due esperienze importanti con le maglie di Venezia e Palermo, ma il suo ambiente ideale l'ha trovato ad Empoli. Con i biancoblu si sta togliendo grosse soddisfazioni e punta ad issarsi ancora una volta accanto ai migliori fantasisti che quest'anno vanta la serie A. Ce ne sono davvero molti in questa stagione, per cui di certo non si potrà dire che manchi la fantasia in un campionato che darà tantissime emozioni.
Si prevede una sfida molto agonistica tra Empoli e Napoli, i toscani hanno bisogno di far punti, ma la squadra di Reja viene da due vittorie fantastiche che hanno reso incontrollabile l'entusiasmo in città. Però, bisogna andare cauti perché la trasferta di Empoli nasconde delle insidie pericolose ed è il caso di mantenere sempre questa mentalità senza eccedere con gli entusiasmi. Gli azzurri, finora, hanno steso Udinese e Sampdoria, due squadre che non annoverano in squadra un fantasista puro, mentre sono andati in difficoltà contro il Cagliari di Pasquale Foggia, non a caso uno dei fantasisti che è partito col piede giusto. Pertanto, alla luce di questo dato, bisogna che si tenga un occhio particolare a Vannucchi impedendo che la sua classe possa salire in cattedra. I partenopei si preparano a questo tour de force settimanale dal quale c'è la voglia di ricavare il massimo, e al "Castellani" c'è una tappa fondamentale per proseguire il cammino nel migliore dei modi.
 

 

 

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