29/10/2007
(EDUARDO LETIZIA) - La Fiorentina è, senza
dubbio, una delle squadre che meglio si sta
esprimendo in questo campionato. Si tratta
di una formazione composta da giovani dal
roseo avvenire e da un altrettanto piacevole
presente costruita, un po’ come il Napoli,
con la precisa volontà di entrare, nel giro
di qualche anno, nel manipolo delle
grandissime del nostro calcio.
Attualmente i “viola” sono l’outsider per
eccellenza delle big di questo torneo. La
squadra non è cambiata molto da quella che,
nello scorso torneo, stupì gli addetti ai
lavori grazie al suo gioco brioso e ad una
serie di risultati che furono privati di
grandi traguardi solo a causa della
penalizzazione post-calciopoli. Ad essa sono
stati aggiunti alcuni giovani interessanti
come il belga Vanden Borre, l’ex leccese
Osvaldo e l’under 21 Lupoli. A questi sono
stati affiancati giocatori di sicuro talento
come Semioli e Vieri, che dovrà, in qualche
modo, dividere insieme a Pazzini la pesante
eredità di Luca Toni.
Quella che affronterà il Napoli Mercoledì
sarà una formazione dalle spiccate
attitudini offensive, ma non spregiudicata.
Prandelli ama schierare i suoi uomini con un
4-3-3 che si affida molto al gioco sugli
esterni, in particolare alle iniziative di
Semioli sulla destra, agli inserimenti di
Pasqual sulla sinistra e alle giocate di
alta scuola di Adrian Mutu che, dalla fascia
sinistra, ama accentrarsi per andare alla
conclusione o per creare gioco alle spalle
di Pazzini.
È nel cuore del campo che però nascono le
azioni fiorentine. Grande importanza per gli
schemi di Prandelli ha, infatti, Fabio
Liverani che gioca nel ruolo di regista
davanti alla difesa. Dai suoi piedi nascono
tutte le iniziative della squadra. É lui con
la sua ottima visione di gioco e la sua
abilità nei lanci e passaggi, a dettare i
ritmi della squadra. Altro giocatore
importantissimo per il centrocampo gigliato
è il giovane Riccardo Montolivo. Dei tre
centrocampisti è quello che dà maggiore
appoggio alle punte. Risulta bravissimo sia
negli inserimenti, sia nelle giocate palla
al piede, essendo dotato di una classe
estrema. Dalle sue invenzioni potrebbero
nascere i pericoli maggiori per la
retroguardia partenopea, anche considerando
l’assenza tra le fila azzurre di un
centrocampista di contenimento come Blasi,
tra l’altro ex viola, che sicuramente
avrebbe potuto mettere un bavaglio all’estro
del talentino di Prandelli.
La difesa è un reparto molto ben
organizzato, che non è per nulla cambiato
rispetto allo scorso torneo. Frey, il
portiere, ne è l’assoluto fuoriclasse,
mentre elementi come il nazionale Gamberini,
il capitano Dainelli e il ceko Ujfalusi ne
assicurano la giusta solidità.
In sintesi la Fiorentina che affronterà il
Napoli mercoledì si schiererà con: Frey tra
i pali; Ujfalusi, Gamberini, Dainelli
(favorito su Kroldrup) e Pasqual in difesa;
Liverani, Donadel e Montolivo a centrocampo:
Semioli, Pazzini e Mutu in attacco.
Sicuramente sarà uno scoglio ostico da
superare i ragazzi di Reja, ma sappiamo che
è proprio nelle sfide più ardue che emerge
il carattere e il talento dei giocatori
azzurri. Speriamo possa accadere così anche
questa volta.
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