• L'AVVERSARIO - SCOPRIAMO IL CAGLIARI •
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24/8/2007
(MAURIZIO
LONGHI) - "Speriamo che non facciano
molti acquisti". Questo è stato il commento
di Massimo Cellino alla stesura dei
calendari, quando ha saputo che il primo
incontro sarà a Napoli si è subito lasciato
andare a questa frase. Probabilmente avrà un
po' di timore del "San Paolo", anche perché
gli acquisti sono arrivati e la squadra si è
rinforzata notevolmente. Il presidente
rossoblu ha poi ricordato che, affrontare
gli azzurri alla prima giornata, in passato
ha portato fortuna al suo Cagliari che
adesso alle prime due gare dovrà vedersela
contro due neopromosse. Infatti, dopo la
trasferta napoletana verrà il turno di
fronteggiare una Juventus che, dopo aver
assaggiato il purgatorio della cadetteria,
vuole ritornare grande nella massima serie.
Non è affatto agevole l'inizio di campionato
dei sardi, ai quali ci vorrebbe ancora
qualche ritocco per completare una squadra
che denuncia delle carenze palpabili.
Soprattutto in attacco manca qualcosa, la
partenza di Suazo ha inevitabilmente
lasciato un vuoto incolmabile, non è mai
bello dare l'addio ad un campione, l'honduregno
ha dato molto ai rossoblu, era arrivata
l'ora che indossasse la maglia di una
squadra con obiettivi come lo scudetto e la
Champions League. Si riuscirà a non sentire
la cessione di Suazo? Oppure, quanto si
sentirà la mancanza di una freccia in grado
di seminare panico nelle difese avversarie?
I tifosi cagliaritani dovranno prepararsi
perché sentiranno un brivido di nostalgia
nel vedere il loro ex beniamino sfrecciare
con la maglia dell'Inter anziché esaltare il
"Sant'Elia" che per anni ha ammirato le sue
sgroppate imprendibili, si faceva persino
fatica a seguirlo quando partiva in
velocità. Ora si dovrà pensare solo al
futuro e sperare che i nuovi acquisti in
attacco non facciano rimpiangere l'assenza
dell'attaccante africano. Chi ha avuto il
coraggio di assumersi le responsabilità di
ricoprire il buco lasciato dal neogiocatore
nerazzurro, è un giovane che mostra
sicurezza e spavalderia, caratteristiche
essenziali per entrare nel cuore dei tifosi.
Lui è Robert Acquafresca che è arrivato dal
Treviso via Inter ed è un giocatore su cui
mister Giampaolo (nella foto)
punta molto. È entrato nell'affare che ha
portato Suazo in via Durini, la società ha
spinto molto per averlo, ora si aspetta che
questa fiducia venga ripagata sul campo,
anche se bisogna avere pazienza vista la sua
giovane età e l'inesperienza in massima
serie. Ma ci sono state altre cessioni
eccellenti, anche Mauro Esposito ha dovuto
salutare la Sardegna, la sua strada ha preso
la via di Roma, dopo che sembrava ad un
passo dal Napoli. Comunque, dopo un
campionato difficile in cui sono state
allontanante in extremis le tenebre della
retrocessione, l'obiettivo principale di
quest'anno sarà quello di ottenere una
tranquilla salvezza. Finora, però, il
mercato dei rossoblu non ha offerto grandi
colpi, sicuramente si vigilerà fino
all'ultimo giorno per cercare di fare
qualcosa in chiusura.
DIFESA - A difesa della porta del
Cagliari ci sarà Marco Fortin che per tutto
l'arco della stagione dovrà giocarsi il
posto con Vincenzo Marruocco, indisponibile
per la gara del "San Paolo". Per il momento
è in vantaggio l'ex portiere del Siena a
ricoprire il ruolo di titolare, anche se il
napoletano vorrà ritagliarsi il suo spazio.
Il reparto difensivo, con ogni probabilità,
presenterà quattro uomini: sulla destra
dovrebbe prendere posto Michele Ferri,
mentre a sinistra c'è il pupillo di Marco
Giampaolo, ossia Cristiano Del Grosso che
anche ad Ascoli è stato alle dipendenze del
tecnico di Giulianova. La rosa cagliaritana
presenta altri giocatori in grado di
ricoprire al meglio le corsie esterne,
infatti per la fascia mancina c'è Alessandro
Agostini, mentre per quella destra occhio a
Francesco Pisano, soprannominato "Pisaneddu"
essendo un cagliaritano doc, entrambi
rappresentano due alternative di lusso. Al
centro i due giocatori che dovranno
comandare il reparto sono il veterano Diego
Lopez e Paolo Bianco. Però, è tutto da
vedere perché c'è sempre il gioiellino
Michele Canini che reclama un posto da
titolare, nonostante venga dato sul punto di
partenza, sembra che la sua cessione sia
stata solo rimandata, è probabile che già a
gennaio possa cambiare aria. Anche
l'uruguaiano Joe Bizera vuole far sentire il
fiato sul collo ai titolari, così come
Daniele Magliocchetti che è arrivato dal
Verona essendo stato tra i pochi a salvarsi
nella sciagurata stagione degli scaligeri.
CENTROCAMPO - Si può dire che la
mediana sia stata quella che ha subito i
maggiori ritocchi, insieme all'attacco, che
è stato rifondato di sana pianta. Tra chi
dovrebbe formare il quartetto di centrocampo
della vecchia guardia è rimasto solo
l'intoccabile Daniele Conti che rappresenta
sempre un elemento fondamentale per il
Cagliari. Le sue geometrie permettono alla
squadra di avere maggiore qualità in mezzo
al campo, poi il figlio del grande Bruno
(stella della Roma e della nazionale
italiana) ha un piede vellutato che si
esalta soprattutto in occasione di calci
piazzati, non è un caso che la sua
specialità siano proprio le punizioni. Per
completare il centrocampo, mister Giampaolo
punta su tre nuovi acquisti che ha già
allenato due anni fa ad Ascoli. Uno è Andrea
Parola che farà da spalla al regista romano
garantendo maggiore copertura e più muscoli.
Mentre sulle fasce Pasquale Foggia e Michele
Fini vorranno ripetere la grande stagione
disputata nelle Marche, quando i bianconeri
si rivelarono la sorpresa della massima
serie, poi l'anno scorso è stato cancellato
tutto con una brutta retrocessione.
Soprattutto il fantasista napoletano, che a
Cagliari sarà chiamato a ricoprire il ruolo
di esterno offensivo, avrà maggiori
responsabilità, visto che occuperà il ruolo
nel quale in questi ultimi anni ha incantato
Mauro Esposito. Si è passati da un
napoletano all'altro, i tifosi sardi sperano
che la musica non cambi, perché quello che
hanno fatto in coppia Esposito e Suazo ha
ottenuto risultati sensazionali. Per quanto
riguarda le fasce, attenzione alla
candidatura di Davide Marchini che è stata
la sorpresa dello scorso anno e ha avuto il
merito di addentrarsi subito nella serie A
dopo aver iniziato la stagione con la
Triestina. Non è da sottovalutare anche
Antonino D'Agostino, anch'egli un esterno
che predilige la fase offensiva. Per la
partita di domenica mancherà l'altro regista
dai piedi buoni, vale a dire Alessandro
Budel che non potrà aiutare i compagni in
quanto squalificato. Invece, chi vorrà a
tutti i costi rendersi protagonista è Davide
Biondini che mister Giampaolo vuole usare
come asso nella manica nei casi di
difficoltà. Poi la società ha deciso di
scommettere su due giocatori come Shala e
Mancosu, il primo si è messo in luce con la
maglia di Salernitana e Foggia, mentre il
secondo è un prodotto del vivaio del
Cagliari.
ATTACCO - Finché il calciomercato
sarà aperto si proverà ad acquistare una
prima punta che possa dare peso ad un
reparto troppo giovane per poter affrontare
una stagione lunga e faticosa. Si parla di
un forte interessamento per Erjon Bogdani
(seguito per un periodo anche dal Napoli) e
non sono da scartare le ipotesi relative ad
Adailton del Genoa e Obinna e Pellissier del
Chievo. Al momento, come già abbiamo
accennato, la punta di diamante è
rappresentata da Robert Acquafresca, che ha
tanta voglia di mettersi in luce in serie A
e ha tutte le carte in regola per poterlo
fare. Nella scorsa stagione a Treviso c'è
stato il suo boom, ha segnato ben 11 gol
entrando nel mirino delle grandi squadre. Il
ct della nazionale Under 21, Pierluigi
Casiraghi, non ha avuto esitazioni nel
convocarlo tra gli azzurrini. Per dirla
tutta, il centravanti torinese, ha un doppio
compito: fare tanti gol e permettere alla
piazza di dimenticare un campione come Suazo.
Per il momento è lui quello che sembra
godere di un posto fisso in squadra, poi a
contendersi la maglia da titolare accanto a
lui, ci sono altri due nuovi acquisti come
Larrivey e Matri. Quest'ultimo l'anno scorso
ha disputato una buona stagione a Rimini
ritagliandosi il suo spazio tra giocatori
più esperti come Jeda e Moscardelli. Invece,
la punta argentina gode della fiducia della
società, è arrivato dall'Huracan, compagine
del campionato argentino che ha conquistato
la promozione nella Primera División
argentina proprio grazie alle sue reti. La
curiosità è che l'hanno ribattezzato "El
Bati" per le sue similitudini con Batistuta,
ex bomber di Fiorentina e Roma.
Domenica inizierà per il Napoli questa nuova
esperienza in serie A, ma stavolta non sarà
come qualche anno fa, la società punta a
conquistare l'Europa nel giro di pochi anni,
però, adesso bisogna concentrarsi su questa
stagione che dovrà essere un trampolino di
lancio per gli azzurri. Sarà il Cagliari il
primo avversario della squadra di Reja, con
il tecnico goriziano che quando ha allenato
i rossoblu ha lasciato un buon ricordo di
sé, ora vorrà vincere la sua personale sfida
contro il suo glorioso passato.
• IL CAGLIARI SI AFFIDA AL SUO
NUOVO BOMBER: ACQUAFRESCA •
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24/8/2007
(MAURIZIO LONGHI)
- Ci siamo quasi. Con
gli anticipi di sabato
si potrà dare inizio al
nuovo campionato di
serie A che stavolta
avrà un sapore
particolare visto che ci
sono quasi tutte le
squadre più blasonate
del nostro paese. Il
ritorno tra le grandi di
Juventus, Napoli e Genoa
ha nobilitato ancora di
più la massima serie che
non è mai stata così
ricca. Il Napoli
inaugurerà la sua
definitiva rinascita
ospitando il Cagliari in
un "San Paolo" che
dovrebbe presentare
ancora una volta una
cornice di pubblico
invidiabile. I successi
ottenuti in queste prime
uscite in coppa Italia
hanno entusiasmato la
piazza che si aspetta
segnali importanti anche
in campionato. Il
debutto non è
proibitivo, il Cagliari
è un avversario alla
portata degli azzurri
che vorranno iniziare
nel migliore dei modi
dando una bella
soddisfazione ai propri
tifosi. Si vuole
incominciare la nuova
stagione come è finita
quella precedente, ossia
all'insegna del trionfo,
perché una città come
Napoli si esalta con
poco ma non si stanca
mai di vincere. Ci sarà
da lottare già contro la
squadra di mister
Giampaolo, i rossoblu
hanno dei problemi in
attacco e per il momento
si affidano alla verve
di Robert Acquafresca
arrivato dal Treviso via
Inter. L'ex
biancoceleste è
cresciuto nelle
giovanili del Torino,
poi i nerazzurri quando
si sono accorti del suo
talento non hanno perso
tempo ad assicurarsi il
suo cartellino. Viene
un'ottima stagione
trascorsa in serie B a
Treviso, paradossalmente
non aveva iniziato la
stagione da titolare
perché si considerava
intoccabile la coppia
Beghetto-Fava, poi
quando ha avuto il suo
spazio ha mostrato le
sue qualità
conquistandosi il posto
fisso in squadra. Così
ha iniziato a segnare
gol a grappoli, i
trevigiani avevano un
rendimento discontinuo,
la squadra mostrava
delle gravi pecche, se
non ci fosse stato
Acquafresca le cose si
sarebbero complicate
fino a diventare
incolmabili. Perché è
stato proprio lui che in
molte circostanze ha
salvato la sua
compagine, nonostante la
tenera età si è
trasformato da leader ed
ha trascinato i suoi
lontano dalle sabbie
mobili della bassa
classifica che si
stavano avvicinando
minacciose. La filosofia
dei giovani è sempre la
stessa, hanno bisogno di
giocare con continuità
per migliorare, così il
centravanti torinese ha
trovato a Treviso
l'ambiente giusto per
esprimere le sue doti e
quando per la prima
volta gli è stata data
una fiducia
incondizionata non ha
deluso le aspettative,
anzi, si è rivelato una
piacevole sorpresa. Che
fosse un buon
attaccante, lo si sapeva
bene, ma la sua
esplosione ha stupito
tutti, si è guadagnato
un posto nelle zone alte
della classifica
marcatori dove si
potevano leggere nomi
come Trezeguet, Del
Piero, Calaiò, Bellucci,
Di Vaio e tanti altri
super bomber. La serie B
dell'anno scorso ha
completamente oscurato
la massima serie, per
vedere i duelli più
avvincenti si guardava
la cadetteria dove
Juventus, Napoli e Genoa
sono riuscite a mettere
in secondo piano Inter,
Roma e Milan, può
sembrare assurdo, ma è
stato veramente così. La
formazione del Treviso
della scorsa stagione ha
sfornato delle giovani
promesse, due delle
quali possono veramente
fare strada e percorrere
una carriera brillante.
Perché, oltre ad
Acquafresca, si è messo
in luce anche Andrea
Russotto che è entrato
nel mirino del Napoli e
molto probabilmente sarà
il "San Paolo" il suo
prossimo teatro dove
poter sfoggiare le sue
giocate da campione. I
due, dopo aver incantato
Treviso, hanno preso
strade diverse, ma ci ha
pensato Pierluigi
Casiraghi ha
ricongiungerli. Il ct
della nazionale Under 21
li ha messi nella lista
dei suoi preferiti, così
la coppia che tanto ha
fatto bene in Veneto
potrà stupire anche a
livello mondiale. Adesso
il pensiero principale
di Acquafresca è
iniziare nel migliore
dei modi la sua
avventura con la maglia
del Cagliari. È la prima
volta che si appresta ad
affrontare da
protagonista una
stagione di serie A,
tutte queste
responsabilità non le ha
mai avute, pertanto si
sta dando da fare per
non deludere. La società
sarda punta molto su di
lui, l'ha voluto far
rientrare nella
trattativa che ha
portato Suazo all'Inter,
e dovrà essere proprio
lui a non far
rimpiangere la partenza
dell'honduregno. Si è
detto pronto e sicuro
per prendere il posto
dell'ex bandiera
rossoblu cercando di
garantire tanti gol con
l'obiettivo di stupire e
conquistare quanto prima
la salvezza. Però, è
palese che gli serva un
partner d'attacco con
cui si possa completare,
al momento in rosa ci
sono Larrivey e Matri,
entrambi giovani e
inesperti come lui. Il
primo, pur avendo ottime
qualità, è una scommessa
e non conosce il
campionato italiano, il
secondo, invece, viene
da una buona stagione
trascorsa a Rimini, ma
non offre le garanzie
che occorrono. Pertanto
c'è urgente bisogno di
una punta, per la quale
si fanno tanti nomi, da
Adailton del Genoa a
Bogdani del Chievo,
quando arriverà questo
attaccante, ma
soprattutto arriverà? La
squadra incontrerà
numerosi problemi in
mancanza di un altro
centravanti, è bene che
la dirigenza si attivi
per dare ai rossoblu
l'acquisto che serve. Su
Acquafresca c'è una
cieca fiducia, il
giocatore sembra
caricato a mille e si
candida a diventare una
delle rivelazione della
serie A, Napoli sarà un
buon banco di prova per
lui anche perché potrà
avere un impatto contro
una squadra che ha già
affrontato l'anno scorso
in cadetteria. La
squadra di Reja non
dovrà concedere spazi al
20enne attaccante
rossoblu, perché la sua
voglia di stupire
potrebbe riservare
brutte sorprese.
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