25/10/2007
(EDUARDO LETIZIA) - Sabato il Napoli
ospiterà al San Paolo una delle compagini
più in forma del campionato, la Juventus.
Gli uomini di Ranieri arrivano a Napoli
galvanizzati dalla vittoria contro il Genoa
e dal secondo posto in classifica, contenti
del lieto fine della vicenda Del Piero e
fiduciosi dell’aver risolto i problemi
difensivi che erano stati il loro tallone
d’Achille ad inizio stagione.
I bianconeri dovrebbero schierarsi con il
collaudato 4-4-2. A centrocampo la pesante
assenza di Nedved dovrebbe lasciare spazio
al talento di Raffaele Palladino sull’out di
sinistra. In alternativa, ma questa è una
ipotesi meno probabile, potrebbe esserci
l’inserimento al centro del campo di Almiròn,
con lo spostamento sulla sinistra del
napoletano Nocerino. In attacco e in difesa
non dovrebbero esserci novità, pertanto
l’undici titolare dovrebbe essere composto
da: Buffon, Grygera, Legrottaglie, Chiellini
e Molinaro in difesa; Salihamidzic, C.
Zanetti, Nocerino e Palladino a centrocampo
ed in attacco la coppia classica
Trezeguet-Del Piero.
I maggiori problemi per il Napoli potranno
giungere sicuramente dal capitano bianconero
che, ogni volta che si trova ad affrontare
gli azzurri, riesce sempre ad esprimersi a
livelli eccezionali. Il fatto poi che,
proprio nella settimana scorsa, si siano
risolte le divergenze tra il calciatore e la
società, lascia presagire ancor di più un
Alex in grande spolvero. Ad affrontarlo in
campo ci sarà nella sua zona di competenza
probabilmente Andrea Cupi, che agisce sul
settore di centro destra della difesa
azzurra, il quale tecnicamente dovrebbe
poter possedere le caratteristiche
necessarie a frenare la verve, sempre
lucente, del “Pinturicchio” al cospetto dei
colori azzurri.
La Juventus, a differenza della Roma,
affrontata sabato scorso, è una formazione
molto solida, composta da un centrocampo
molto resistente che, con Nocerino e
Cristiano Zanetti, lascia pochi spazi agli
inserimenti centrali. Anche la difesa è
composta da elementi molto rocciosi,
soprattutto nei due centrali, molto abili
nel gioco aereo, ma non irresistibili dal
punto di vista della velocità, almeno per
quanto concerne il ritrovato Legrottaglie.
Gli esterni difensivi sono coperti, da una
parte, da Grygera che è molto bravo nella
fase difensiva e dall’altra da Molinaro,
abile nel proporsi sulla sua corsia di
pertinenza, ma che può lasciare qualche
spazio in fase d’interdizione, anche se
ultimamente sembra abbastanza migliorato
anche su questo aspetto.
Si diceva che la Juve è una squadra solida,
che raramente lascia enormi spazi agli
avversari, ma bisogna aggiungere che essa è
altresì molto brava a colpire l’avversario
in qualsiasi momento. Arma letale
dell’arsenale juventino è David Trezeguet,
centravanti che può rimanere in ombra per
l’intero arco della partita, ma che con un
solo acuto può risolvere il match grazie ad
una sua rete. Le azioni offensive del duo
offensivo di Ranieri saranno poi appoggiate
dall’estroso Palladino, che agirà sul
settore di sinistra, da dove potrà creare
qualche problema a quello che, tra Grava e
Garics, ricoprirà per il Napoli il ruolo di
esterno destro.
Una gara dunque per niente facile per gli
uomini di Reja, ma se lo spirito sarà quello
messo in campo a Roma nessun risultato potrà
essere precluso agli azzurri che
ritroveranno, tra l’altro, dopo diverse
settimane anche l’apporto dei propri tifosi
che accorreranno in massa al San Paolo per
assistere al match.
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