• L’AVVERSARIO – SCOPRIAMO IL LIVORNO • 

25/9/2007

(MAURIZIO LONGHI) - Le sorprese arrivano quando meno te l’aspetti. Nei momenti di maggiore difficoltà bisogna avere la forza di rialzarsi e cercare di intraprendere la strada meastra, il Livorno ci ha provato contro l’Inter sfiorando di un soffio l’impresa al cospetto dei campioni d’Italia in carica. Hanno tremato i nerazzurri che hanno pensato di rimetterci le penne al “Picchi”, invece, quando in squadra si hanno i campioni c’è da aspettarsi tutto, e per la banda di Mancini la differenza l’ha fatta il solito Ibrahimovic che, con i suoi colpi di genio, ha permesso ai suoi di racimolare un punto in Toscana evitando una crisi che era pronta a venire fuori in caso di sconfitta. Eppure il Livorno era passato due volte in vantaggio, però, questo pareggio potrebbe fungere da carica per gli uomini di mister Nando Orsi che hanno preso la consapevolezza di potersela giocare anche contro grandissime squadre. Quindi, sono arrivati i segnali che la piazza attendeva, l’inizio di stagione è stato catastrofico, già dopo due giornate di campionato si erano incominciati a fare processi, perché contro Juventus e Palermo, i labronici hanno incassato ben nove gol cadendo nel buio più totale. Così erano venute fuori mille preoccupazioni, ma poi la terza giornata ha permesso agli amaranto di incamerare il primo punto, arrivato a “Marassi”contro un Genoa che non sembra aver trovato ancora la mentalità della massima serie. Ora, c’è la speranza che le prossime partite possano portare dei sorrisi nell’ambiente livornese, dopo la bufera iniziale, almeno si iniziano a vedere le prime luci. Non è che dopo il pari con l’Inter si sia già cancellato il deludente avvio, ma c’è la curiosità di vedere quale sia il vero Livorno, quello che ha incassato cinque reti dalla Juventus? O quello in grado di competere quasi alla pari contro l’Inter? Beh, nella gara di Napoli si potrà avere una risposta. Un Napoli che ha già affrontato al “San Paolo” il Livorno nel terzo turno di coppa Italia, la partita è finita 1-1 nei tempi regolamentari (reti di Tavano e Domizzi), poi il risultato è rimasto inchiodato sul punteggio di parità anche nei tempi supplementari e gli azzurri hanno avuto la meglio grazie alla lotteria dei calci di rigore. Mercoledì le due squadre si ritroveranno nuovamente a confronto, l’atmosfera sarà la stessa visto che si giocherà di notturna come è avvenuto anche in coppa Italia, ma la differenza è che si giocherà la quinta giornata di campionato, dove ogni punto è importante. Il Livorno vorrà approfittare dell’occasione sia per rilanciarsi in classifica che per riscattarsi dall’eliminazione subita proprio per mano della compagine di Reja e cercheranno di ripetere quanto di buono fatto contro l’Inter provando a smussare i lati negativi. La squadra sembra in miglioramento, ma ci sono molte cose da valutare, perciò, i prossimi impegni saranno importanti e indicativi. Comunque si profila un campionato difficile per i toscani che in estate hanno allestito un organico di tutto rispetto. Il presidente, Aldo Spinelli, dopo la cessione di una bandiera come Cristiano Lucarelli, ha voluto rinforzare la rosa intervenendo in maniera poderosa sul mercato. Ma, è meglio andare a spulciare l’organico dei labronici.
DIFESA – Dopo un lungo ed estenuante tira e molla, alla fine è rimasto a Livorno, si parlava di un suo trasferimento all’estero o in Italia alla Lazio, ma Marco Amelia è ancora un portiere del Livorno ed è lui a ricoprire i pali dei toscani. La retroguardia amaranto si dispone a tre: al centro spicca la presenza di Simone Pavan, ai cui lati agiscono Fabio Galante e il croato Dario Kznevic, al suo secondo anno in Toscana dopo aver abbandonato la sua patria. Ma in difesa si fanno spesso e volentieri delle staffette che permettono a mister Orsi di fare un turn over senza alterare più di tanto gli equilibri. Infatti, si può contare anche su altri due elementi molto importanti come Alessandro Grandoni, che in fase di marcatura garantisce sempre un buon apporto in virtù anche della sua esperienza accumulata in massima serie, e l’iraniano Rahman Rezaei che viene impiegato al centro della difesa dove può far valere la sua forza fisica. Ormai conosce bene il campionato italiano, avendo già indossato le maglie di Perugia e Messina, ma al momento gli viene preferito Pavan. Quindi, come schieramento la difesa del Livorno ha molte affinità con quella del Napoli, dato che si punta su tre uomini difensivi che possano reggere l’urto degli attacchi avversari.
CENTROCAMPO – Neanche a farlo apposta, le similitudini con il Napoli diventano molteplici. Il centrocampo del Livorno, oltre a comprendere cinque elementi come quello degli azzurri, al momento, come centrali titolari, confida su tre nuovi acquisti, mentre sulle corsie esterne è rimasto tutto invariato rispetto alla scorsa stagione, sembrano fatte apposta queste somiglianze con i partenopei. Ad accendere la luce nella mediana livornese c’è una sorpresa piacevole come Massimo Loviso, che viene impiegato come play maker e sta facendo vedere ottime cose, abbinate ad una classe davvero pregevole. Al fianco dell’ex mediano del Bologna c’è un interdittore come Nico Pulzetti e un regista quale Daniele De Vezze (che dovrebbe essere riconfermato nell’undici titolare vista la buona prestazione, condita da un gol, offerta contro l’Inter). Quest’ultimo gode di ottimi piedi, ma non è affidata a lui la regia della squadra, anche se le sue geometrie non mancano, poi ci pensa Pulzetti ad inserirsi e fare legna a centrocampo. Il centrocampista riminese è stato seguito anche dal Napoli quest’estate, poi il Livorno è riuscito ad essere più tempestivo dei partenopei, ma la sua personale promozione in massima serie era inevitabile dal momento che con la maglia del Verona aveva dimostrato largamente di essere di categoria superiore. Mister Orsi punta molto su di lui visto che lo preferisce anche ad un giocatore molto esperto come Antonio Filippini, che si ritrova un’altra volta in squadra con il fratello Emanuele. Sulle corsie esterne la spinta è affidata a David Balleri (che è in ballottaggio proprio con Emanuele Filippini) e Giovanni Pasquale. Il primo ricopre la corsia di destra, mentre il secondo è chiamato a dare il suo apporto sulla fascia mancina. Ma, la società, nelle ultimissime ore di calciomercato, ha messo a segno un colpo importante assoldando l’honduregno Edgar Alvarez dalla Roma, un incursore di destra, sulle cui orme si era tuffato anche il Napoli. Nel corso del mercato di quest’estate, è stato rinforzato soprattutto il reparto nevralgico del campo acquistando mediani in grado di darsi il cambio qualora se ne presenti l’occasione. Sono arrivati Giuliano Giannichedda e Vikash Dhorasoo (che sembrano pienamente recuperati dai rispettivi acciacchi), i quali si sono andati ad aggiungere al confermato Josè Luis Vidigal, che a Napoli ha lasciato un buon ricordo di sé e per la gara del “San Paolo” si gioca il posto con De Vezze.
ATTACCO – Partito Cristiano Lucarelli, si è dato vita ad una rifondazione generale che ha fatto cambiare completamente volto all’attacco del Livorno. Per far dimenticare la partenza della bandiera livornese, trasferitosi in Ucraina allo Shakhtar Donetsk, è stato acquistato subito Francesco Tavano, che ha scelto di accettare la Toscana, regione per lui fertile visto che i suoi anni migliori li ha trascorsi ad Empoli. Ma, in quanto a caratteristiche, l’alter ego di Lucarelli è arrivato alla fine del calciomercato, si tratta di Erjon Bogdani, la cui prestanza fisica gli permette di essere un pericolo incombente in area di rigore. Il bomber albanese sembrava in procinto di accasarsi proprio nel Napoli, ma poi l’attenzione dei partenopei si è rivolta su Zalayeta lasciando il via libera al Livorno per prelevare il possente attaccante dal Chievo Verona. Ma la dirigenza labronica non ha avuto titubanze nel produrre colpi a ripetizione per l’attacco: si è puntato sullo spagnolo Diego Tristan che ha fatto vedere ottime cose con la maglia del Deportivo la Coruna, così come su Fausto Rossini, una punta di peso che cerca stabilità dopo che negli ultimi anni ha cambiato spesso maglia non avendo la possibilità di conoscere bene il suo futuro, adesso il suo cartellino è interamente di proprietà del Livorno, dove l’ex catanese spera di restare e stupire. Nella gara contro l’Inter si è scoperto di poter fare affidamento su un elemento molto interessante che finora non è mai riuscito a salire alle luci della ribalta. La verve di Alessandro Diamanti ha creato molti grattacapi ai nerazzurri e da ora in poi si potrà contare su un peperino che sembrava non poter trovare spazio, invece, ha dimostrato di avere le qualità per meritarsi un posto in squadra. Per completare il reparto offensivo c’è il napoletano Francesco Volpe, 22enne attaccante che l’anno scorso si è messo in luce con il Ravenna ritagliandosi il suo spazio al cospetto di attaccanti più esperti come Chianese e Succi contribuendo alla promozione in serie B dei romagnoli.
Il Livorno visto contro l’Inter è apparso in netta ripresa rispetto alle prime gare, a Napoli si vorrà giocare la gara alla pari, ma gli azzurri hanno intenzione di fare bottino pieno sia con i labronici che domenica contro il Genoa per affrontare al meglio le sfide improbe che presenterà il mese di ottobre.

L’AVVIO DI STAGIONE HA RISERVATO UNA NOTA LIETA PER IL LIVORNO: LOVISO • 

25/9/2007

(MAURIZIO LONGHI) - Le chiavi del centrocampo del Livorno sono state affidate a lui che, dal canto suo, se le tiene ben strette e ha risposto alla grande al compito affidatogli, anche se l’avvio di stagione della sua squadra è stato deludente. Si è posizionato al centro della mediana livornese mostrando personalità e abnegazione, così i risultati si sono visti fin dal primo momento. Ha voluto dimostrare di essere all’altezza della situazione e avere le qualità per poter fronteggiare i grandi campioni della serie A. Il primo test di quest’anno l’ha messo subito alla prova: per la sua squadra è stata una disfatta la trasferta di Torino contro la Juventus, ma Massimo Loviso è stato l’unico a non arrendersi segnando la rete della bandiera per i labronici in una partita conclusa 5-1 a favore dei bianconeri. Il suo gol allo stadio “Olimpico” è stato di pregevole fattura: un tiro da fuori area che ha trafitto Buffon sul colpo, il risultato era già in archivio ma è innegabile la straordinaria bellezza della sua rete. Fare gol spettacolari è una caratteristica che può uscire spesso dal suo cilindro, infatti, gode di un’ottima tecnica che gli consente di poter avanzare di qualche metro il suo raggio d’azione. Comunque adesso sta ricoprendo alla grande la zona centrale di centrocampo e mister Orsi non vuole privarsi delle sue prestazioni. Finora ha rappresentato la nota lieta del Livorno e pare aver blindato il suo posto in squadra scalzando giocatori con più esperienza alle spalle. Quindi, in un ruolo così delicato ci si affida alla baldanza di un giovane come Loviso che si ispira particolarmente contro le grandi squadre. In queste prime quattro partite di campionato ha realizzato due reti, la prima contro la Juventus, mentre il bis è arrivato domenica scorsa contro l’Inter. Ma stavolta la sua segnatura stava permettendo ai livornesi di battere i nerazzurri, però, la classe di Ibrahimovic è salita in cattedra facendo in modo che i meneghini conquistassero un punto in terra toscana. Il 23enne centrocampista di Bentivoglio – provincia di Bologna – ha timbrato il suo marchio di fabbrica su calcio di rigore, visto che grazie alle sue doti tecniche gli vengono affidate le battute dei calci da fermo, in occasione dei quali può sfruttare il suo buon piede per fulminare i portieri. Non è roba da poco aver battuto Buffon e Julio Cesar, perciò, Gianello farebbe bene a stare bene attento per evitare che il regista bolognese possa rappresentare un pericolo costante per la porta del Napoli. Loviso, nel giro di un anno, è passato dalla serie C1 alla A, un doppio salto che gli ha fatto subito assaporare il profumo del grande calcio dopo aver sgobbato sui campi di terza serie. Ma il calcio che conta l’ha già toccato con mano, visto che nella Nazionale Under 21 si alternava con Alberto Aquilani per ricoprire il ruolo di regista degli azzurrini. Giocarsi il posto con il forte centrocampista della Roma è stata un’esperienza che gli è servita per farsi le ossa ed entrare subito nel meccanismo della concorrenza.
Quello che ha fatto l’anno scorso con la maglia della Sambenedettese ha spinto il Livorno a puntare su di lui che in passato aveva già saggiato la serie A con la maglia del Bologna. Ora vuole continuare a stupire il pubblico del “Picchi”, quest’anno deve essere un trampolino di lancio per lui visto che la sua giovane età gli può consentire di fare molta strada ed intraprendere una carriera brillante. Le qualità per poter affermarsi le possiede tutte, c’è bisogno che non paghi l’inesperienza in una squadra che deve puntare prima di tutto alla salvezza in un campionato difficilissimo come la serie A di quest’anno.
Al Napoli occorre conquistare l’intera posta in palio contro il Livorno, altrimenti si corre il rischio di dover vincere a tutti i costi nella gara di domenica contro il Genoa, anche perché il mese di ottobre sarà infuocato per i partenopei che affronteranno le squadre d’alta classifica. È importante continuare la striscia positiva, il pareggio di Empoli ha permesso agli azzurri di restare sempre a contatto con le big, ora è arrivato il momento di ritornare subito alla vittoria. Il Livorno è un avversario abbordabile ma sarà difficilissimo spuntarla, poi il Napoli non deve dimenticarsi dell’inciampo subito con il Cagliari proprio al “San Paolo”, per cui bisogna mantenere umiltà e concentrazione per avere ragione di un Livorno apparso in fase di miglioramento

 

INDIETRO