Ancora una volta Rimini ed
Avellino hanno dato dimostrazione di forza vincendo
le loro partite. La formazione emiliana ha ottenuto
un importantissimo successo allo “Zaccheria” contro
un Foggia oramai allo sbando totale. Il gol segnato
da Ricchiuti durante il primo tempo ha consentito
agli uomini di Acori di tirare un gran respiro di
sollievo visto che l’Avellino stava già vincendo
contro il Martina. Un successo fondamentale che
consente al Rimini di restare davanti meritatamente
per quanto fatto vedere finora. Una squadra
costruita per vincere che continuerà a creare
problemi a chiunque da qui a fine stagione. Oggi è
la favorita numero uno, non soltanto perché è prima.
L’Avellino non ha avuto nessuna difficoltà contro il
Martina. La partita si è messa subito in discesa
anche se c’è voluto un calcio di rigore che Ghirardello ha trasformato senza problemi per
sbloccare il risultato. Dopodiché i giovanotti di
Chiancone hanno praticamente mollato ed è stato
facilissimo andare ancora a segno. Forse mister
Cuccureddu si aspettava un esito diverso di
Foggia-Rimini per ritornare subito davanti, però
ancora una volta si è avuta la consapevolezza che il
gruppo è ben collaudato e si andrà sino in fondo.
Grande ribaltone invece in zona play-off con il
Lanciano adesso solo al terzo posto ad inseguire le
due dominatrici. Nonostante qualche affanno iniziale
provocato dal vantaggio del Sora con il solito
Magliocco, per il Lanciano è stato facile non
perdere la concentrazione e ribaltare il risultato
grazie all’ennesimo gol di Soncin e dell’altro
attaccante Nassi. Anche gli abruzzesi a questo punto
cominciano a credere nella promozione ed ora non
lasceranno più nulla a nessuno. Pareggiano invece
Reggiana e Padova. I granata di Bruno Giordano
vengono fermati sullo 0-0 dal Benevento in una
partita dove gli stregoni non hanno osato più di
tanto così come la Reggiana. Comunque è da
considerarsi un risultato positivo anche perché il
Benevento resta sempre un avversario difficile da
affrontare che lascia veramente pochi spazi, specie
al “Santa Colomba”. Il Padova invece ha visto a
Fermo gli spettri della sconfitta, che sarebbe stata
una brutta battuta d’arresto. La Fermana ancora una
volta ha dimostrato grande forza e soltanto nel
finale la formazione di Ulivieri è pervenuta al
risultato di parità. Una domenica andata storta che
però è addolcita dal fatto che la classifica è
rimasta corta, almeno per la zona play-off. Questa
situazione consola ancora di più la Sambenedettese
sconfitta al “San Paolo” dopo aver sperato di uscire
almeno con un pareggio. Invece è arrivata in
extremis una sconfitta che ha praticamente
rilanciato il Napoli nelle zone alte della
classifica. Una partita molto sonnacchiosa nel primo
tempo dove le due squadre non hanno osato più di
tanto. Poi è arrivato il vantaggio dei ragazzi di
Ballardini ed in molti già pensavano all’ennesima
giornataccia degli azzurri ed a Ventura che nessuno
più avrebbe potuto salvare. Invece a salvare baracca
e burattini è stato un difensore, Ignoffo, che si è
vestito da bomber pareggiando prima e poi regalando
il vantaggio sfruttando una fortunosa deviazione.
Non sappiamo se alla fine il Napoli ha realmente
meritato il successo, però ai fini della classifica
era troppo importante portare a casa i tre punti,
che adesso fanno sperare nuovamente di agganciare le
prime, anche se le battistrada hanno vinto entrambe.
Gli stessi punti del Napoli li ha anche la Spal,
vincitrice sul difficile campo del Giulianova. Non è
mai facile per nessuno uscire vittoriosi contro
queste squadre che giocano sempre fino all’ultimo
minuto per guadagnare punti salvezza. Invece i biancazzurri hanno dominato la partita ed alla fine
hanno vinto meritatamente. Parallelamente al Napoli
anche qui c’era una panchina da salvare, quella di
Massimiliano Allegri. Gli ultimi risultati avevano
cominciato a surriscaldare l’ambiente ed in molti
pensavano ad un suo esonero se a Giulianova non
fosse arrivato un risultato favorevole.
Chi invece
ha rinunciato alla panchina consegnando la lettera
di dimissioni è stato Giuseppe Giannini. Il suo
Foggia è incappato in una nuova sconfitta che a
questo punto lo toglie definitivamente di mezzo
dalla lotta alla promozione. Una situazione molto
particolare quella foggiana, la squadra è ottima
però non riesce proprio ad emergere e a scalare
posizioni. Non sappiamo fino a dove le colpe sono
dell’allenatore (così come non lo sa nemmeno la
società che ha momentaneamente respinto le
dimissioni, invitando Giannini a proseguire la sua
avventura), però il Principe così ha cercato di dare
uno scossone all’ambiente per cercare di invertire
la tendenza. A questo punto a Foggia è difficile
anche scegliere il successore di Giannini. Non si sa
infatti se inseguire ancora il sogno promozione
oppure concentrarsi su una salvezza tranquilla per
poi provarci l’anno prossimo. Diciamo che al momento
la società non ha ancora sondato altre piste in
quanto crede fortemente nel lavoro di Giannini, però
come prima ipotesi i maggiori candidati a sedere
sulla panchina dei diavoletti sembrano due:
Osvaldo Jaconi e Salvatore Vullo. Due tecnici che
hanno molta esperienza in C1 ed hanno ottenuto
grandi risultati. Non sono escluse anche le piste
che portano a Dellisanti, Cadregari e Specchia.
Soprattutto il primo potrebbe aiutare molto la causa
foggiana, soprattutto a fine stagione, dove le sue
squadre sono state sempre protagoniste con rimonte a
volte assurde. Staremo a vedere.
Dopo questa
parentesi doverosa sul Foggia ritorniamo alla
consueta rubrica analizzando la zona salvezza. Ci
balza subito davanti agli occhi la vittoria del
Teramo. Un successo che tutti ci aspettavamo dopo la
bella prestazione vista con il Napoli. La cura
Zecchini sembra aver rigenerato la formazione
abruzzese, la quale in questo momento è fuori
persino dalla zona play-out. Sicuramente la vittoria
riporta grande entusiasmo nell’ambiente, ma per
vedere fino in fondo bisognerà attendere le prossime
partite. Non c’è sempre il Cittadella, ultimo
classificato, di fronte.
Perdono invece Giulianova e
Sora. Vince la Vis Pesaro con il Chieti e così ha
scavalcato Cittadella e Martina, ora desolatamente
ultime. Come è strano il destino dei pugliesi.
Pensate che due anni fa sarebbero dovuti finire in B
al posto della Fiorentina ripescata, invece oggi sono
ad un passo dalla C2. Una squadra formata pressoché
da giovani ed affidata nelle esperte mani di Chiancone. L’inizio era stato discreto, ma poi alla
lunga i problemi sono venuti fuori.