• L’AVVERSARIO – SCOPRIAMO IL PIACENZA •

8/2/2007

(MAURIZIO LONGHI) - Che confusione! In seguito ai fatti di Catania, il mondo del calcio sta andando letteralmente in rovina, c’è voglia di ripulire un ambiente che è alla deriva, ma bisognerà cambiare tutto dalla radice. I campionati sono stati bloccati, di conseguenza Treviso-Napoli non si è giocata, e non si sa se gli azzurri scenderanno in campo contro il Piacenza. Perchè è stato deciso che gli stadi non a norma con il decreto Pisanu, dovranno essere chiusi, e pertanto il Napoli rischia di non giocare al “San Paolo” per molto tempo, il che potrebbe inevitabilmente rallentare il cammino dei partenopei verso il sogno promozione. Tutto questo ha scatenato l’ira del presidente azzurro, Aurelio De Laurentiis, che, minacciando di fare uno sciopero e di non far giocare la propria squadra, sta seriamente prendendo in considerazione tale ipotesi. Comunque il Napoli, nel prossimo turno, dovrebbe affrontare il Piacenza di Iachini che, a causa di questo blocco dei campionati, non ha potuto disputare la gara contro il Brescia. Gli emiliani all’andata riuscirono ad imprigionare la compagine di Reja vincendo per 2-1, una sfida dalla quale è iniziato un grande filotto di risultati positivi che ha catapultato il Piacenza alla ribalta. Ora si sta trascorrendo un periodo non proprio felice, ma la squadra è ben affiatata con una rosa di buon livello, che ci accingiamo ad analizzare.
DIFESA – La porta del Piacenza è in buone mani, dato che si può contare su un portiere di sicuro affidamento che per la B è un lusso, ovvero Nando Coppola. Il portiere napoletano, dopo la grande esperienza di Ascoli nella massima serie, con la maglia piacentina sta vivendo un’altra buona annata. Il reparto difensivo dei biancorossi è composto quasi sempre da quattro pedine: la corsia di destra è occupata dallo svizzero Nef, il quale è dotato di un fisico da gigante ed è molto pericoloso sulle palle alte. Sulla sinistra, invece, c’è Gemiti, che sulla sua fascia di pertinenza è molto pericoloso per la sua dedizione alla fase offensiva, ma in questo ruolo c’è anche Michele Anaclerio che di certo non si può definire una riserva. Al centro, Olivi e Campagnaro, formano una coppia ben allestita, ma vi sono anche Miglionico e Iorio, due centrali sui quali si punta molto.
CENTROCAMPO – Questo è un reparto fondamentale per gli schemi di Iachini, infatti è proprio grazie ai sincronismi dei centrocampisti che il Piacenza sta lottando per i primi posti. I pericoli arrivano sia dalle fasce che dal centro. Partiamo dalla zona centrale. Qui troviamo un gioiello del calcio italiano che risponde al nome di Antonio Nocerino. Lui, napoletano doc, non solo è un perno della Nazionale Under 21, ma è un giocatore per il quale le big farebbero follie pur di acquistarlo, la Juve (proprietaria del suo cartellino) non vuole assolutamente mollarlo. Oltre a lui, ci sono due giocatori come Riccio e Patrascu. Il primo, anch’egli napoletano, è un mediano sia di rottura che talvolta di impostazione con il vizietto del gol, il secondo, crea molte difficoltà agli avversari con le sue incursioni in area. Passando alle corsie laterali, bisogna dire che chi può diventare veramente un elemento di disturbo è lo svizzero Padalino, a cui bisognerà non concedere tanto spazio. Però, ci sono anche Stella e Stamilla i quali hanno la caratteristica di spingere a più non posso, mentre il francesino Rantier è un attaccante che Iachini impiega come esterno per sfruttare la sua incredibile rapidità. Questo calciomercato di gennaio, ha spinto la società ad assoldare un altro esterno pregiato, lui è Andrea Lazzari che nella cadetteria può risultare uno dei migliori, d’altro canto l’ha dimostrato anche in questa prima parte di stagione a Cesena.
ATTACCO – Il reparto avanzato del Piacenza, dispone di buoni giocatori, ma la punta di diamante di cui non si può fare a meno è Daniele Cacia, un bomber giovane (24 anni) appetito da mezza serie A. Quest’estate sembrava ad un passo dalla Fiorentina, ma la dirigenza piacentina ha deciso di non privarsi del suo ariete e lui, ancora una volta, sta dando conferme di quanto sia migliorato negli ultimi anni. Poi c’è un attaccante che quando è in giornata diventa devastante mentre ci sono delle gare in cui non gliene va bene una: lui è Degano che comunque è da tenere sempre in considerazione. Ci si aspettava qualcosa in più dal giovane argentino Simon (classe ’86), ma è probabile che l’inesperienza gli stia facendo brutti scherzi. Si puntava molto su Pellicori, ma non si è mai adattato a dovere al gioco di Iachini, questa è la ragione per cui nel corso del mercato di gennaio è stato ceduto al Cesena.
In tutto questo bailamme che sta attanagliando il mondo del calcio, non si sa ancora con certezza se le gare verranno disputate regolarmente, ma pare che ormai la decisione di far giocare a porte chiuse chi non ha gli stadi a norma sia definitiva.
 

INDIETRO