(MAURIZIO
LONGHI) - Che confusione! In seguito ai
fatti di Catania, il mondo del calcio sta
andando letteralmente in rovina, c’è voglia
di ripulire un ambiente che è alla deriva,
ma bisognerà cambiare tutto dalla radice. I
campionati sono stati bloccati, di
conseguenza Treviso-Napoli non si è giocata,
e non si sa se gli azzurri scenderanno in
campo contro il Piacenza. Perchè è stato
deciso che gli stadi non a norma con il
decreto Pisanu, dovranno essere chiusi, e
pertanto il Napoli rischia di non giocare al
“San Paolo” per molto tempo, il che potrebbe
inevitabilmente rallentare il cammino dei
partenopei verso il sogno promozione. Tutto
questo ha scatenato l’ira del presidente
azzurro, Aurelio De Laurentiis, che,
minacciando di fare uno sciopero e di non
far giocare la propria squadra, sta
seriamente prendendo in considerazione tale
ipotesi. Comunque il Napoli, nel prossimo
turno, dovrebbe affrontare il Piacenza di
Iachini che, a causa di questo blocco dei
campionati, non ha potuto disputare la gara
contro il Brescia. Gli emiliani all’andata
riuscirono ad imprigionare la compagine di
Reja vincendo per 2-1, una sfida dalla quale
è iniziato un grande filotto di risultati
positivi che ha catapultato il Piacenza alla
ribalta. Ora si sta trascorrendo un periodo
non proprio felice, ma la squadra è ben
affiatata con una rosa di buon livello, che
ci accingiamo ad analizzare.
DIFESA – La porta del Piacenza è in buone
mani, dato che si può contare su un portiere
di sicuro affidamento che per la B è un
lusso, ovvero Nando Coppola. Il portiere
napoletano, dopo la grande esperienza di
Ascoli nella massima serie, con la maglia
piacentina sta vivendo un’altra buona
annata. Il reparto difensivo dei biancorossi
è composto quasi sempre da quattro pedine:
la corsia di destra è occupata dallo
svizzero Nef, il quale è dotato di un fisico
da gigante ed è molto pericoloso sulle palle
alte. Sulla sinistra, invece, c’è Gemiti,
che sulla sua fascia di pertinenza è molto
pericoloso per la sua dedizione alla fase
offensiva, ma in questo ruolo c’è anche
Michele Anaclerio che di certo non si può
definire una riserva. Al centro, Olivi e
Campagnaro, formano una coppia ben
allestita, ma vi sono anche Miglionico e
Iorio, due centrali sui quali si punta
molto.
CENTROCAMPO – Questo è un reparto
fondamentale per gli schemi di Iachini,
infatti è proprio grazie ai sincronismi dei
centrocampisti che il Piacenza sta lottando
per i primi posti. I pericoli arrivano sia
dalle fasce che dal centro. Partiamo dalla
zona centrale. Qui troviamo un gioiello del
calcio italiano che risponde al nome di
Antonio Nocerino. Lui, napoletano doc, non
solo è un perno della Nazionale Under 21, ma
è un giocatore per il quale le big farebbero
follie pur di acquistarlo, la Juve
(proprietaria del suo cartellino) non vuole
assolutamente mollarlo. Oltre a lui, ci sono
due giocatori come Riccio e Patrascu. Il
primo, anch’egli napoletano, è un mediano
sia di rottura che talvolta di impostazione
con il vizietto del gol, il secondo, crea
molte difficoltà agli avversari con le sue
incursioni in area. Passando alle corsie
laterali, bisogna dire che chi può diventare
veramente un elemento di disturbo è lo
svizzero Padalino, a cui bisognerà non
concedere tanto spazio. Però, ci sono anche
Stella e Stamilla i quali hanno la
caratteristica di spingere a più non posso,
mentre il francesino Rantier è un attaccante
che Iachini impiega come esterno per
sfruttare la sua incredibile rapidità.
Questo calciomercato di gennaio, ha spinto
la società ad assoldare un altro esterno
pregiato, lui è Andrea Lazzari che nella
cadetteria può risultare uno dei migliori,
d’altro canto l’ha dimostrato anche in
questa prima parte di stagione a Cesena.
ATTACCO – Il reparto avanzato del Piacenza,
dispone di buoni giocatori, ma la punta di
diamante di cui non si può fare a meno è
Daniele Cacia, un bomber giovane (24 anni)
appetito da mezza serie A. Quest’estate
sembrava ad un passo dalla Fiorentina, ma la
dirigenza piacentina ha deciso di non
privarsi del suo ariete e lui, ancora una
volta, sta dando conferme di quanto sia
migliorato negli ultimi anni. Poi c’è un
attaccante che quando è in giornata diventa
devastante mentre ci sono delle gare in cui
non gliene va bene una: lui è Degano che
comunque è da tenere sempre in
considerazione. Ci si aspettava qualcosa in
più dal giovane argentino Simon (classe
’86), ma è probabile che l’inesperienza gli
stia facendo brutti scherzi. Si puntava
molto su Pellicori, ma non si è mai adattato
a dovere al gioco di Iachini, questa è la
ragione per cui nel corso del mercato di
gennaio è stato ceduto al Cesena.
In tutto questo bailamme che sta
attanagliando il mondo del calcio, non si sa
ancora con certezza se le gare verranno
disputate regolarmente, ma pare che ormai la
decisione di far giocare a porte chiuse chi
non ha gli stadi a norma sia definitiva.